Davide Nicola ha presentato la partita contro il Genoa ai microfoni di Torino Channel. L’allenatore dei granata, subentrato a Marco Giampaolo conquistando tre rimonte (contro Benevento, Fiorentina e Atalanta) nelle prime tre partite sotto la sua gestione, domani pomeriggio affronterà la sua ex squadra, che nella passata stagione ha traghettato fino alla salvezza dopo averne preso le redini in fondo alla classifica. “Il Genoa sta tenendo un ritmo da Champions, i numeri e i dati sono questi. La partita di domani per noi rappresenta un’opportunità. Uno step impegnativo, una partita in cui dovremo essere abili a far quello che abbiamo preparato nel migliore dei modi senza pensare troppo, ancorandoci a quello che stiamo cercando di portare come identità. Mi aspetto una partita difficile, il Genoa è fra le squadre più in forma e dobbiamo avere gusto a giocarcela. Dal primo giorno parlo ai ragazzi di un percorso di crescita. In un percorso di crescita, se si vuole crescere, bisogna essere convinti. L’intensità che mettiamo in campo durante la settimana e la metodologia non sono in funzione dei risultati, sennò non ci sarebbe crescita. Noi seguiamo un programma di step incrementale, di inserire qualcosa che ci manca: non siamo euforici, a me piace l’entusiasmo. Vogliamo essere consapevoli e pronti a migliorare”.
Sulla formazione: “Baselli è pronto, quel che conta è il fatto che un giocatore abbia la volontà di determinare nel tempo che gli è concesso. Questa squadra sta dimostrando con coerenza che il gruppo ci crede, perché la possibilità di determinare avviene anche per chi subentra a partita in corso e non parte dall’inizio. Izzo e Bremer? In tre partite abbiamo avuto il vantaggio di poter avere interpreti e soluzioni differenti, ma è chiaro che durante l’anno ci siano giocatori che giocheranno più di altri. Non è importante quante partite fai ma quanto riesci a incidere. Questa squadra ha un ampio margine di crescita ancora, ma dobbiamo cercare di esaurirlo quanto prima. Sono fiducioso del fatto che l’attenzione e la dedizione che stanno mettendo i ragazzi ci permetta di esaurirlo quanto prima. Ogni step ti porta a un’altra consapevolezza, ogni consapevolezza ti porta a un nuovo obiettivo.
Sulla sua esperienza al Genoa: “Di ciò che ho fatto nel passato ne ho parlato nel passato. L’importanza e la consapevolezza nostra è legata al fatto che un certo tipo di lavoro e un certo tipo di condizione, che stiamo portando avanti, ci porterà ad avere continuità. Prima ho parlato di processo di crescita, che non può essere schiavo di fattori esterni. Non vogliamo farci influenzare”. Qualcuno al Genoa si è sbagliato? “Qui nessuno giudica nessuno, ci sono solo persone che lavorano secondo i loro ruoli e competenze. D’altra parte io nella mia carriera ho sempre accettato sfide avvincenti, che mi hanno permesso di arrivare in un club come quello attuale. Ad oggi a me interessa solo vivere questa esperienza fino in fondo ed è quello che cerco di trasmettere ai miei ragazzi”.
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