L’ultima giornata di campionato si è giocata tra venerdì, sabato, domenica e lunedì grasso e lascerà molte ceneri sul proseguo del campionato. Se il calcio non si prenderà qualche pastiglia di “bromuro”, per intervenire sull’azione deprimente sedativa del sistema nervoso, troppo eccitato per i troppi problemi che affliggono il pallone, saranno guai, per di più non rendendosi conto che gli stadi sono vuoti.
La prima scena è della lite Kukaku- Ibrahimovic con annessa indagine della Procura Federale FIGC che ha messo un carico da 90 sui pettegolezzi. La seconda con il dito di Conte (allenatore) e le parolacce della dirigenza non da stile Juventus in Coppa Italia al tecnico nerazzurro. Tutto è continuato con gli altri complimenti…della coppia Nedved-Paratici all’arbitro di Napoli-Juventus. Nel mezzo la lite, anche montata, in Consiglio di Lega sui diritti TV e Fondi: una telefonata una volta allungava la vita, ora un telefonino allunga lo “sgobb”.
Dopo 12 anni è saltato all’aria il banco di Nicchi Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri considerato che è stato sonoramente bocciato da più del 60% dei delegati. Nuovo Presidente è Trentalange di Torino, non il nuovo che avanza considerato che è stato responsabile del settore tecnico arbitrale. Trentalange ha promesso progettualità e innovazione fondata sulla trasparenza, quello dichiarato da Nicchi prima di ogni mandato ma mai messo in atto. Trentalange nel suo discorso di insediamento ha detto: “siamo come alberi, possiamo perdere le foglie ma mantenere le radici“. Speriamo di no .
Ha parlato anche di meritocrazia. Il campionato attuale sta dimostrando che troppi giovani arbitri sono stati prigionieri nelle categorie inferiori e altri non per meritocrazia continuano a dirigere in Serie A per raccomandazioni, compresi i piemontesi sostenuti dal nuovo Presidente arbitrale.
La ventiduesima giornata il campionato continua a non avere un padrone: c’è stato il sorpasso milanese in testa alla classifica dell’Inter. Dando valore ai vecchi giudizi sul Diavolo di Pioli che farà fatica nella corsa allo scudetto, che la Juventus lo dicono i numeri non può essere da scudetto se non ci molleranno gli altri. Dodici punti da recuperare non sono pochi anche se ha una gara da recuperare con il Napoli, ma l’Inter oggi appare favorita.
In fondo spera addirittura anche il Crotone avendo solo 12 punti in classifica, mentre tremano Parma, Cagliari, Torino che dovranno alla svelta abituarsi alla lotta per non retrocedere.
Venerdì Bologna-Benevento 1 a 1 si sono tenuti stretti un punto ciascuno per tenere a distanza la zona rossa. Bene l’arbitro Ghersini di Genova, chissà perché poco utilizzato da Rizzoli e da chi l’ha proceduto con sole 14 gare in serie A comprese le tre di questa stagione dal campionato 2013/2014 quando si affacciò alla CAN.
Il sabato grasso 2021 è stato del Napoli che ha battuto la Juventus per 1 a 0. Maradona nel suo stadio ha fermato nuovamente la corsa della Signora allo scudetto. Premiato il sacrificio di Gattuso e della squadra, bocciata la presunzione della Signora rimasta dentro lo spogliatoio. Secondo tempo da Sab Gennaro per il portiere Meret e non da Pirlo nel cuore del gioco che in ventidue giornate di campionato non ha ancora trovato la quadra del centrocampo.
Spezia-Milan 2 a 0. Colato a Picco il Diavolo. Lo Spezia migliore della stagione anche per merito di un Milan inesistente e sconcertante, considerato che Pioli aveva ritrovato i grandi assenti Bennacer e Calhanoglu. La volata spezzina continua con il gioco di Italiano senza prime stelle. Al Picco chi è stata la capolista e chi la neopromossa?
Torino-Genoa 0 a 0. Nicola è Mister X, Ballardini non frena. La media inglese dei rossoblù non interessa alle statistiche dei media nazionali come i 18 punti in 9 partite e solo un gol incassato in 5 gare. Bene, i fari spenti non preoccupano Ballardini e il suo team, anzi li caricano.
Sampdoria-Fiorentina 2 a 1. Quagliarella e i cambi di Ranieri appassiscono la Viola di Prandelli e non per colpa del freddo. Senza Dragowski il numero uno che ha salvato tante volte gigliati e Prandelli. Il tecnico viola è imbarazzato, dà colpa agli errori ingenui ma dovrà interrogarsi se la squadra ha capito cosa vuole dire correre per la salvezza. Ranieri sale a 30 punti a manda bacini di San Valentino, come sempre preciso nella sua analisi dice di essere stato un poco fortunato dimenticandosi che i cambi di Quagliarella e Candreva hanno sparigliato la gara.
Cagliari-Atalanta 0 a 1. Ci pensa Muriel al 90’ risolvere la fatica della Dea. L’Atalanta rimette la faccia in Europa, il Cagliari spaventato dalla classifica non tanto per i risultati ma perché la fortuna ha abbandonato Di Francesco pur lasciando briciole di gioco a Gasperini. La domanda sull’isola sarda è quante sono le colpe del tecnico visto l’organico a disposizione, neanche resuscitato dalla mossa di avergli rinnovato in contratto in piena di crisi di risultati.
Crotone-Sassuolo 1 a 2. Allo Scida non è bastata la neve, un avvenimento sul mare Jonio calabrese, per svegliare il Crotone di Stroppa. Il Sassuolo non è stato corsaro vince dopo tanto tempo portandosi a 34 punti in classifica, mentre il Crotone sempre a 12 punti ci spera ancora. Stroppa alla svelta dovrà mettere in campo meccanismi da salvezza.
Roma-Udinese 3 a 0. La Lupa fatica con le squadre a sinistra della classifica, mentre è infallibile con quelle delle parte destra. Visti i risultati di S. Valentino la domenica non grassa ma magra delle Big, la Roma di Fonseca senza Dzeko sale al terzo posto in classifica. Gara a senso unico con i friulani assenti.
Inter-Lazio 3 a 1. Un treno freccia nera di nome Lukaku supera il Milan in testa alla classifica. Lukaku aspetta Ibra domenica alle 15 al Meazza. Sarà presentata una sfida all’OK Corral per tutta la settimana. La Lazio ha giocato bene, arrabbiata con il VAR che ha convalidato il rigore e la posizione di fuorigioco del belga. Il solito aggettivo cinico per il risultato dell’Inter senza tenere conto che non è il possesso a fare risultato se non tiri in porta. Conte se è tranquillo rimette in piedi squadra e giocatori: Eriksen con la fiducia del Mister inventa assist, ma la mossa che ha imprigionato Inzaghi Jr è stata quella di Perisic a fare le due fasi di gioco annullando la corsa di Lazzari. Senza Coppe da giocare il Biscione, vista la forza di Lukaku che conferma l’anno del Bufalo in Cina, potrebbe essere arrivato il momento per rivincere lo scudetto italiano, anche se sulle maglie ci sono i nomi scritti con calligrafia in Mandarino, cinese semplificato e tradizionale.
Verona-Parma 2 a 1. Juric fa piangere il Parma alla quarta sconfitta consecutiva. D’Aversa non sa che pesci prendere. Juric al terzo successo consecutivo casalingo. Il Parma non ha approfittato delle assenze di Zaccagni e Faraoni, due colonne del gioco di Juric insieme a Dimarco, che ammonito salterà il Genoa per squalifica.
Torna la Champions stasera e il nuovo vocabolario del calcio farà vedere per qualcuno le partite senza audio.