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Occhi su Genoa-Hellas Verona: a tu per tu con Simone Antolini (L’Arena)

Sabato pomeriggio il Genoa di Ballardini affronta al Ferraris l’Hellas Verona di Juric, reduce da una vittoria contro il Parma e attualmente a pieno centro classifica con 33 punti. Abbiamo chiesto a Simone Antolini, giornalista de L’Arena, un parere sulla squadra gialloblu e sulla partita in programma al Ferraris.

“Mi aspetto una partita libera, leggera, da giocare a testa aperta. Il Genoa sta vivendo una seconda vita con il cambio di allenatore, ora ha assunto una posizione di classifica più tranquilla ma solamente più tranquilla, perché lo stesso Verona sta ancora pensando alla salvezza dall’alto dei suoi 33 punti. Il Verona se la giocherà contro il Genoa come contro Inter o Juventus, cercherà di essere propositivo e di cancellare la brutta partita dell’anno scorso, quel 3-0. Il Genoa aveva bisogno di vincere, di vivere in qualche modo. Quella di lunedì sera contro il Parma è stata una vittoria sporca di un Verona che quest’anno non aveva quasi mai concesso cali di pressione e concentrazione. Ci siamo abituati all’eccezionalità del campionato dell’Hellas, in cui perdere a Roma ci sta e contro l’Udinese un po’ meno, ma lì la squadra era un po’ stanca. Potrei sbagliarmi ma prevedo una partita partita piacevole e non bloccata”.

Lazovic a sinistra è stato sdoganato da Ballardini. Lo ritroveremo a sinistra anche sabato? Difesa a tre abbastanza rodata, Lasagna scelta obbligata. Possibile invece una chance dal 1′ per Miguel Veloso?

“Tenendo conto che per Miguel è una partita particolare, penso di sì. Il fatto di averlo messo in campo negli ultimi scampoli è un segnale, sarà bravura nostra capire – visto che ormai siamo lontani dal campo un po’ tutti – se possa schierarlo dal primo minuto. Juric ha tempi tecnici e mentali diversi dai nostri, perché quando ti aspetti che faccia giocare uno fa giocare un altro. Credo che Faraoni torni a destra, in mezzo giochino Tameze e Ilic, favorito su Veloso. Lazovic torna a sinistra. La difesa a tre sarà con Cetin, Gunter, Lovato, contando che Ceccerini è out e Dawidowicz non ancora al meglio. Davanti Zaccagni e Barak con Lasagna. Il vero problema Juric l’avrebbe avuto con la presenza di Dimarco, che rende più alto a sinistra”. 

Come è cambiato il campionato di Serie A? “Il Covid e il nuovo modo di vivere il mondo ha accorciato le distanze, creando situazioni per cui nel limbo può succedere di tutto. Il Verona ne è un esempio. Io non mi sarei mai aspettato un Milan così davanti rispetto all’anno scorso, così come non mi sarei mai aspettato una Juventus così tanto in difficoltà come si è visto anche ieri sera in Champions League. Il Napoli ha grandissime potenzialità e vediamo quanta fatica sta facendo con Gattuso. Vedere squadre che qualitativamente sono assolutamente superiori come Fiorentina, Torino, Sampdoria o lo stesso Genoa, Cagliari e Parma, ti fa capire come questo campionato sia davvero strano, tenendo conto che ci sono state belle risposte finora da parte di Spezia e Benevento, che non era scontato finissero lì davanti”. 


Parte destra #4: a tu per tu con Claudio Testoni


 

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