Domenico Criscito ha parlato ai microfoni di SkySport in vista della partita contro l’Inter, squadra di cui ha rifiutato un’offerta prima di tornare a vestire la maglia del Genoa. Il capitano rossoblu ha lanciato un messaggio d’amore alla città: “Sono arrivato a Genova vent’anni fa. Non conoscevo ancora questa città, che è ora sento mia. Non so quante volte ho attraversato queste strade per andare ad allenarmi. Certo che ricordo quel 14 agosto del 2018: io stavo andando in direzione contraria, ero sull’altra carreggiata in auto e stavo tornando dall’allenamento con mia moglie e i miei figli. Quando mi avvisarono della tragedia di Ponte Morandi, io lo avevo attraversato solo 10 minuti prima del crollo. Ogni giorno non potrà più essere lo stesso di prima. Percorrendo il nuovo viadotto San Giorgio, il pensiero va sempre alle 43 vittime, un dolore che non si cancella. Eppure, ancora una volta, ho avuto dimostrazione della forza di questa città, che non dimentica ma si rialza sempre. Se il legame era già fortissimo, ora lo è ancor di più. Mia moglie è genovese, io sono innamorato anche di Genova e mi sento genovese. Sono tifoso del Genoa e per questo, dopo 7 anni in Russia, feci di tutto per ritornare. Quando arrivo a Pegli la riconosco come la mia seconda casa, per questo feci di tutto per vestire di nuovo questa maglia. Contro l’Inter, se giocassi, sarà la partita numero 200 in Serie A, praticamente tutte in rossoblu”. 

Ancora Criscito: “Per tornare ho detto di no all’Inter, ma per il Genoa avrei detto di no a tutti. Ho detto no anche al rinnovo con lo Zenit, proprio perché volevo tornare a casa e sono molto felice di questa scelta. Il primo gol dopo il mio ritorno? Come faccio a dimenticarlo…era il 93′ contro la Lazio, una vittoria importantissima per noi in vista della salvezza. Ricordo le parole di Badelj dopo il suo gol contro l’Hellas Verona. Mi ha chiesto dove fossero i tifosi, perché lui in quel Genoa-Lazio c’era e aveva fatto pure gol. Si ricordava ancora del boato della gente dopo la mia rete al 90′. Sono molto orgoglioso della nostra reazione: dobbiamo continuare così. Giocare a Milano con l’Inter è sempre difficile. Arriviamo in un buon momento, siamo sereni e andremo per fare la nostra partita. Sappiamo di essere sfavoriti, ma per noi sarà una prova in più. L’ho sempre detto a tanti miei compagni, ho vinto contro tutti ma mai contro l’Inter. Ce la metteremo tutta”.

Domenica a San Siro mancherà Hakimi per squalifica. “Con lui in campo ci sarebbe voluta la moto, ma giocherà un altro altrettanto forte. Loro hanno campioni che vanno forte: bisogna stare attenti. Mercoledì c’è il derby, ma noi dobbiamo pensare partita per partita. Sappiamo che dopo 3 giorni ci sarà la partita contro la Sampdoria, ma prima c’è l’Inter e ci penseremo da lunedì. Sappiamo che a Genova la gente vive per il derby, speriamo di regalare grandi gioie ai nostri tifosi. Ballardini? Non l’ho trovato diverso, l’ho trovato uguale a come è sempre stato: una persona seria che ama il suo lavoro. Da quando è arrivato ci ha trasmesso quella carica che ci mancava e siamo molto contenti di quello che stiamo facendo con lui”. 


Genoa, Criscito taglia il traguardo delle 200 in Serie A