La ventiquattresima giornata di campionato ha confermato che solo il primo e l’ultimo posto in classifica sono assegnati. Solo l’Inter può perdere lo scudetto, solo un altro miracolo come quello successo qualche anno fa potrà salvare il Crotone. Il Parma a quindici punti spera ma sono troppe le partite senza vittorie. In sei squadre (Milan, Atalanta, Juventus, Roma, Napoli, Lazio) si giocano la zona Champions stando in 9 punti.
Come abbiamo scritto stamattina, ogni risultato dalla 25° giornata può cambiare la classifica dal decimo posto (Sampdoria) al terzultimo (Cagliari): 12 punti che si possono ingrassare con due vittorie consecutive ma anche dimagrire con due sconfitte. Il trittico di gare, anzi il duetto di mercoledì e del prossimo weekend, potrebbe scrivere un DPCM del calcio con zone gialle, arancioni e rosse. Il campionato è ancora lungo, nessuno alla Trapattoni può e deve dire: “non dire gatto se non c’è l’hai nel sacco”.
Altra pregiudiziale in queste ultime 15 gare di campionato potrebbe essere ancora il virus. I 10 contagiati del Torino e la sospensione della gara col Sassuolo (e anche di Lazio-Torino se non riceveranno l’OK nel pomeriggio dell’ASL piemontese) allarmano la FIGC, pronta ad entrare in gioco con playoff e playout, valutato che il primo e ultimo posto sono già aggiudicati. Al Virus bisogna aggiungere che tra dieci giorni, visti i risultati di Champions e Europa League del primo turno, qualche squadra potrebbe avere solamente l’obiettivo campionato. La Quaresima per stanchezza da Europa potrebbe finire come la Pasqua per chi doveva giocare contro.
Alla ventiquattresima giornata di campionato siamo arrivati con le solite notizie delle beghe in Lega calcio per i Diritti TV, figurarsi quando incominceranno a parlare e discutere di Fondi. E l’ultima notizia a tenere banco è stata l’apparizione di un arbitro in TV, ieri nel tardo pomeriggio. Tutti si aspettavano il nuovo corso di Trentalange e invece quasi tutti sono rimasti delusi dell’intervista di Orsato, il numero uno degli arbitri italiani. Tanta fuffa, parole che erano già conosciute, e ricordare l’episodio successo nel 2018 con la non espulsione di Pjanic è stato inutile. Tutti si aspettavano che il conduttore facesse qualche domanda specifica (non un giudizio), magari una delucidazione sull’utilizzo del VAR durante la giornata in corso. La cosa più bella che Orsato ha ricordato a Tiziano Pieri, il moviolista, che suo padre Claudio era stato il suo maestro, come tanti altri che attualmente sono nella lista dei referee internazionali.
Dopo le ultime gare di Coppe Europee sorge un dubbio: il Var esiste ancora a livello di manifestazioni europee o arriva la conferma che continua ad essere indigesto all’Uefa e agli arbitri internazionali fuori dallo Stivale? Infine, dopo 10 anni è stato assolto Signori Beppe dall’accusa di aver truccato partite. Nel 2011 era stato arrestato e dopo finito ai domiciliari.
In pillole le gare giocate, ma già domani sera in campo la venticinquesima giornata.
Spezia-Parma 2 a 2: recuperano due reti gli Aquilotti. Ducali che non sanno gestire il doppio vantaggio e confezionano un pari che suona campane da addio.
Bologna-Lazio 2 a 0: Aquila strapazzata dal Bayern e dal Bologna che ha approfittato della crisi di fiato di Immobile e compagni.
Sampdoria-Atalanta 0 a 2: la Dea sbanca il Ferraris dopo aver sofferto per un tempo. I cambi di Gasperini hanno dato risultati, quelli di Ranieri no e non sono stati capiti dopo il bel primo tempo in svantaggio sul gong finale solo per un errore difensivo.
Crotone-Cagliari 0 a 2: il Crotone fa la partita ma vince il Cagliari con tattica e cose Semplici, ritrovando la vittoria che mancava da 16 gare. Attenti sardi: sono stati i giocatori a fare la differenza, ma non il gioco.
Udinese-Fiorentina 1 a 0: partita da zero a zero, brutta. Preparare le partite per il risultato ad occhiali non rende a Prandelli punito nel finale. Viola all’ottava sconfitta su 12 trasferte.
Napoli-Benevento 2 a 0: torna Mertens dal lungo infortunio e tutto diventa facile per il Ciuccio. Gattuso dopo le delusioni delle varie coppe italiane ed europee ora deve risalire la classifica. Una tisana per il Ciuccio, una camomilla per le Streghe di Inzaghi .
Roma-Milan 1 a 2: il Diavolo prova a tenere il passo dei cugini aiutato da una Roma che con le squadre della parte sinistra della classifica ha fatto sempre cilecca. Non ha cantato Ibra per non sforzare l’ugola in vista di Sanremo.
Verona-Juventus 1 a 1: Juric fa venire la depressione a Pirlo che si allontana dalla vetta e ha anche paura dello Spezia domani sera.
Inter-Genoa 3 a 0: tutti ai piedi di Hulk-Lukaku. Il Genoa ha alzato bandiera bianca dopo solamente 40 secondi di gara. La squadra tosta con la “cazzimma” delle precedenti giornate si è subito afflosciata. 17 gare vinte per Conte, 60 reti realizzate, 24 subite sono la via che porta allo scudetto.