Parma-Genoa 1 a 2. In lontananza alla fine del primo tempo fra i nuvoloni c’era solo la speranza che Ballardini e il suo staff riparassero il guasto nel chiuso dello spogliatoio.
Nel secondo tempo invece oro con due gol di Scamacca. L’oro è un metallo prezioso che farà godere di felicità il popolo genoano che in questo weekend arancione non farà calcoli di classifica.
“Ché la diritta via era smarrita” è stato scritto non solo da Dante, ma da tanti altri dopo la penuria del gol e dei tiri del Genoa nel primo tempo contro il Parma, eccetto da Ballardini che alla partita a scopone contro D’Aversa si è giocato il suo asso di riserva: Scamacca.
La forza di Ballardini, del Genoa e dei calciatori è stata quella di non perdersi dopo un quarto d’ora veramente brutto condito da errori, dimenticandosi che il palleggio da dietro aveva fatto fuori due squadre italiane ai quarti di semifinale di Champions, oltre il primo gol di Pellè da campionato cinese.
Al Tardini dopo una ventina minuti di gioco i calciatori rossoblù a quarti hanno fatto vedere che i palloni erano al solito posto giusto e non sgonfi.
Tanta curiosità da parte di tutti davanti alla TV per conoscere l’ignoto, curve e angoli dietro ai quali non si sapeva cosa si potesse nascondere dopo il gol emiliano. Dopo il risultato al Tardini il futuro è roseo.
La vittoria nella terra del prosciutto e del parmigiano lascerà segni positivi perché il Genoa non è andato in Emilia come Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno come haavevanonno cercato di immaginare le cronache che raccontavano tutte le gare perse dal Grifone da quando il Parma era risalito in Serie A nel 2018 e le due triplette di Cornelius. Adesso la vittoria del Vecchio Balordo potrebbe lasciare un segno nel futuro de crociati mentre loro non ci sono riusciti con il Vecchio Balordo nelle cinque vittorie su cinque.
La forza del Genoa al Tardini è piaciuta non solo per la doppietta di Scamacca. Ballardini con le sostituzioni riuscite pronto a conservare non solo il risultato.
D’Aversa dopo i primi 15’ minuti frizzanti con il suo cuneo centrale e il falso 4-3-3, due linee compatte e strette di 4 e 5 uomini, dopo il gol regalo del Grifone a Pellè-Bicicli ha fatto male i suoi calcoli pensando di aver di fronte un’altra Roma simile a quella della precedente giornata di campionato, molto alta e allegra, che aveva lasciato molti spazi da sfruttare. Si è dimenticato che Ballardini e lo staff sono bravi nel leggere bene le gare in anticipo e decifrare le capacità dell’allenatore avversario.
Una vittoria che pesa quella del Grifone. Ballardini in ogni conferenza ha sempre fatto capire che ha in mano un gruppo che vale e questi tre punti daranno non solo morale.
Buon risultato che libera energie fisiche e nervose in grado di far fare un salto in classifica non da vertigini, ricaricando le pile e cercando l’identità definitiva con vista la ripresa dopo la sosta per la nazionale.
Quindici giorni per ricaricare le batterie dopo la corsa dalla quattordicesima giornata per uscire dal tunnel scuro della bassa classifica in vista dello sprint finale. In primavera la condizione fisica farà – come sempre nel campionato italiano – la differenza.
Che il Coronavirus, incubo tornato anche tra i calciatori, presto in giro per l’Europa con le nazionali, si dimentichi del Vecchio Balordo: ha già dato abbondantemente, anche se sarà la grande incognita per tutte le squadre in queste ultime 10 giornate da giocare.
Dai Balla, metti una bella sorpresa dentro l’Uovo di Pasqua e un Grifone come la Colomba in grado di volare verso la Serie A in anticipo!