Recentemente abbiamo avuto la possibilità di intervistare il dott. Alberto Tagliapietra, fondatore del progetto “Atleti al tuo fianco“ che avvicina sportive e sportivi alle persone che stanno combattendo contro un tumore maligno. L’iniziativa, patrocinata da Arenbì Onlus, è stata sposata anche dalla prima squadra del Genoa Femminile. Come confidatoci a ridosso di una partita delle grifoncine, “Atleti al tuo fianco vuole muovere la capacità che ha lo sportivo di emozionare, attirare attenzione e riflessione nella direzione della comprensione della lotta contro il cancro“.
Ci racconti, come è nata, come si sta sviluppando l’iniziativa Alteti al tuo fianco?
“Atleti al tuo fianco è nata con un obiettivo dichiarato, ovvero avvicinare lo sport alla realtà della vita quotidiana delle persone che stanno affrontando un tumore, quindi siamo stati con le prime squadre femminili di Genoa e Pinerolo per far partecipare loro a una campagna fotografica che forse è l’emblema di Atleti al tuo fianco. Noi raccontiamo che, quando si nomina cancro, ci si debba ricordare che stiamo parlando di persone che stanno affrontando una malattia, quindi invece che concentrarsi sull’aspetto clinico cerchiamo di estendere la visione al mondo delle emozioni, della vita quotidiana, a volte con difficoltà, a volte anche con grandi emozioni e grandi gioie.
La campagna fotografica riassume questo perché portiamo sportivi singoli e squadre a essere rappresentati in una posizione caratteristica, le mani unite sotto il sorriso per dire: è molto importante restare vicini e sostenere chi sta lottando contro il tumore perché il supporto emotivo, la comprensione e la vicinanza sono ciò che hanno bisogno le famiglie e le persone che stanno affrontando il cancro in aggiunta alle terapie e alle cure che solo noi medici dare a tutti i pazienti. È importante rendersi conto, quindi, che c’è qualcosa che possiamo fare tutti e abbiamo coinvolto le squadre in un messaggio che porti il significato della lotta contro il cancro anche sulla vicinanza e sul sostegno che ognuno di noi può dare alle famiglie”.
Tempo era andato a Roma per intervistare Berrettini (giocatore di tennis) e Vincenzo Santopadre (allenatore di Berrettini): possono partecipare all’iniziativa gli atleti di qualunque disciplina, perché il focus è uno soltanto
“Esattamente così. Quando intervistiamo gli sportivi attraverso l’uso della metafora cerchiamo di raccontare quali emozioni ci siano all’interno del nucleo famigliare che affronta un tumore, e cerchiamo di spingere l’atleta a raccontare le sue emozioni con avversari difficili da battere, sfide che a volte sembrano impossibili da vincere, o raccontarci come mantengano la lucidità quando il mondo delle emozioni sembra prendere il sopravvento.
Lo sport è uno strumento per aiutare le persone ad avvicinarsi al tema della lotta contro il cancro con maggiore possibilità di comprensione, quindi ogni sport è utile. In questo momento abbiamo 25 discipline che partecipano ad atleti al tuo fianco, di recente è entrato l’hockey su ghiaccio. Atleti al tuo fianco vuole muovere la capacità che ha lo sportivo di emozionare, attirare attenzione e riflessione nella direzione della comprensione della lotta contro il cancro”.
Stelle nello Sport, all’asta la maglia di Radovanovic. Come partecipare