La ventinovesima partita giocata tutti insieme alla Vigilia di Pasqua nell’Uovo di Pasqua con poche sorprese, già conosciute. La sosta per le Nazionali e il Coronavirus non hanno rimescolato le carte del campionato.
Si trema solo per la conquista della zona Champions, dove ballano in cinque/sei squadre, e in fondo alla classifica. La Roma ci proverà tramite l’Europa League da vincere. Il Diavolo KO fisicamente e psicologicamente
Lukaku più che l’Inter utilizza il Decreto anti-Covid applicando il distanziamento: otto punti in più sulla seconda, il Milan, che ha una partita in più giocata. Inter alla Nereo Rocco, pratica e vincente. Un merito per Conte, non un’offesa: riporta uno scudetto ad Appiano Gentile dopo 9 anni.
Per gli Agnelli juventini è una triste Pasqua dopo aver vinto 9 scudetti consecutivi. Non vincere il decimo scudetto poteva succedere, ma rischiare la zona Champions come il Milan per palloni e passaggi non da Serie A, non per colpa della partenza dal basso, dovrà far riflettere Agnelli e chi lo consiglia nella prossima campagna acquisti che dovrà essere corposa anche nelle vendite.
Napoli e Roma non hanno ancora risolto il problema difensivo. Mercoledì Juventus-Napoli il recupero al veleno, derubricato a spareggio per la Champions, l’occasione per “grinta” Gattuso di far graffiare il Ciuccio non solo contro Madama che trema, ma anche contro il suo Presidente. Gattuso deve registrare la difesa, mentre l’attacco dei piccoli è frizzante.
La Dea è una macchina da gol. Gasperini alla seconda panchina d’oro consecutiva conferma il viaggio da crociera in primavera. Rientrato in zona Champions punta il secondo posto. Gasperini sarà studiato come Klopp e compagnia.
La Lazio (per il suo Presidente aiutino sui tamponi e sul campo contro lo Spezia dall’arbitro) è rimasta appesa al sogno Champions. Il Parma pareggia a Benevento puntino che serve solo alle Streghe e non a D’Aversa.
Cagliari un colabrodo con qualsiasi allenatore: è dura salvarsi se perdi 17 gare su 29, pur avendo a disposizione una squadra da parte sinistra della classifica. Semplici aveva illuso coi sette punti nelle prime tre gare, le tre sconfitte consecutive preoccupano. La Sampdoria è salva e Quagliarella aspetta di essere convocato non da Ranieri ma Ferrero per il rinnovo del contratto.
Funziona la cura Nicola e Sanabria, che compare a sprazzi dal nulla come ai tempi del Genoa e ha rischiato contro la Signora di portarsi il pallone a casa. Sanabria un colpo di mercato voluto dal tecnico, l’unico fatto bene dai granata da inizio stagione. Il recupero con la Lazio, quando fisseranno la data, altra vergogna di Lega e FIGC a nove giornate dal termine, sarà un jolly che Nicola non potrà sbagliare.
Alla Fiorentina è tornato Iachini e si spera, visto il gioco di Mister Cappellino, di fare 6 pareggi su nove gare per salvarsi.
Al Genoa mancano 6 punti alla salvezza. La notizia che fisicamente ci sono. Per vincere bisogna tirare da fuori e ottenere anche qualche calcio di punizione diretto. E non fasciarsi la testa per le due trasferte con Juventus e Milan.
Il peperoncino di Cosmi funziona in Calabria, peccato che sia arrivato in ritardo. In fondo alla classifica contano più i palloni dove non batte il sole che il gioco. Cosmi è un motivatore.
In queste nove giornate alla fine del campionato conteranno ed entreranno in gioco anche i direttori di gara. Poca fiducia, non per cattiva fede ma perché qualcuno degli scorsi anni continua a non avere i mezzi e le qualità per dirigere in Serie A. Sabato scorso nonostante la tecnologia non dati due rigori e uno inventato. Non si può continuare, oltre applicare il Regolamento in modo difforme, a farlo anche il VAR. Punite le squadre liguri in modo pesante. Il rigore di Eysseric, per una volta consacrato da tutti, se realizzato avrebbe salvato il Grifone a nove giornate dal termine del campionato, quello contro lo Spezia inventato da Giuia contro la Lazio avrebbe fatto volare meglio gli Aquilotti in questo sprint finale per la salvezza.
Rizzoli deve valutare bene le prossime designazioni: meglio i giovani delle prime 20 giornate di campionato che i tromboni, qualcuno anche internazionale solo per caso e che continua a sfiatare.
L’Uefa ha imposto che senza pubblico non si gioca l’Europeo di calcio , Pronta a cambiare le città e la Nazione. La FIGC subito al lavoro per non perdere l’occasione di riaprire gli Stadi presenterà in questa settima un’app da scaricare sul dispositivo dal nome “Mitiga” per accedere alle gare dell’Europeo che si giocherà a Roma . App che dovrà certificare di essere vaccinati o tampone negativo di 24 ore prima. Sugli spalti il 50% degli spettatori. Se Il Governo accetterà la soluzione della FIGC per l’Europeo sarà probabilmente anche quella per il campionato 21/22.
La Nazionale di Mancini con risultati rosei, tre vittorie consecutive ma con gioco grigio/scuro, se recupererà le forze nei 25 giorni dalla fine del campionato al debutto Europeo, potrebbe essere la sorpresa.