Il Genoa torna all’Allianz Stadium per la seconda volta da quando Ballardini è tornato a sedere sulla panchina rossoblu. Avversaria la Juventus di Pirlo reduce dal successo nel recupero col Napoli. La squadra rossoblu è arrivata sotto la Mole a bordo della nuova Freccia, un pullman Volvo 9900, tredici metri di lunghezza, ultra-silenzioso, a basso impatto ambientale e dotato di tutti i comfort. In casa bianconera sarà la sfida numero 55, col Grifone che non vince in casa della Vecchia Signora da oltre trent’anni. Arbitrerà la sfida Di Bello della sezione di Brindisi, al VAR Giacomelli.


FORMAZIONI UFFICIALI 

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; Kulusevski, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Cristiano Ronaldo, Morata. A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Arthur, Ramsey, Dybala, Alex Sandro, McKennie, Demiral, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Fagioli. Allenatore: Pirlo

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi, Behrami, Badelj, Rovella, Zappacosta; Pandev, Scamacca. A disposizione: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Zajc, Ghiglione, Destro, Melegoni, Onguene, Pjaca, Shomurodov. Allenatore: Ballardini.


LA PARTITA

Non si prevedono piogge su Torino, dove la temperatura è primaverile, intorno ai 13/14 gradi. Questo scenario farà da contorno alla partita fra Juventus e Genoa. Cassata andrà regolarmente in panchina rispetto a quanto segnalato dalla distinta della Lega Serie A. Pandev affiancherà Scamacca nel reparto avanzato rossoblu. Rovella al posto di Strootman. Presenza numero 250 per Domenico Criscito con la maglia rossoblu in tutte le categorie.

Batterà il Genoa, in tenuta blu con numeri e nomi dorati, il primo pallone della gara. E fin dal primo giro di orologio appare chiaro l’atteggiamento delle due squadre che si affronteranno a viso aperto, con la Juventus che proverà a fare la partita. Al quarto di gioco, in una fase di equilibrio del match, con una finta Cuadrado salta Rovella sulla destra e serve a rimorchio Kulusevski, che col mancino sblocca la partita e batte Perin. Genoa tutto arroccato nella sua area bucato con troppa facilità.

Il Genoa prova a rispondere al settimo con Zappacosta, che tenta un’incursione in area dalla zona di sinistra e calcia con potenza trovando l’opposizione di De Ligt che propizia l’uscita di Szczesny. Al 10′ ci prova anche Ronaldo col mancino: Perin controlla e battezza fuori la conclusione, che terminerà sul fondo.

Il giocatore che il Grifone vuole attivare con più costanza è Zappacosta, che sulla corsia di sinistra sta tenendo testa a Cuadrado. Al minuto 14′ è Biraschi a tentare una conclusione dai trenta metri al termine di un’azione offensiva, ma il pallone finisce ampiamente alto.

Al 17′ primo tiro dalla bandierina della partita a favore della Juventus. Al 19′ primo giallo della partita per Cuadrado, che al limite dell’area ferma col braccio un suggerimento di Zappacosta. Braccio che era pressoché sulla riga dell’area di rigore, qualche centimetro più avanti, col resto del corpo fuori. Genoa che può sfruttare un calcio piazzato, calciato direttamente in porta da Scamacca: pallone che supera la barriera, ma alto sulla traversa.

Sul ribaltamento di fronte, al 21esimo e su errore di Radovanovic in possesso pallone a centrocampo, la Juventus raddoppia. Il centrale rossoblu si addormenta e si fa recuperare e strappare il pallone da Chiesa, che si invola verso la porta senza che Masiello rischi la chiusura (sarebbe stato ultimo uomo). Perin è strepitoso a chiudere in un primo momento sullo stesso Chiesa, Ronaldo sulla ribattuta colpirà il palo a porta vuota. Un palo che però fa ripiombare il pallone sui piedi di Morata, il quale calcia di forza e batte questa volta l’estremo difensore rossoblu.

Alla mezz’ora un altro calcio da fermo a disposizione del Genoa, questa volta dalla zona di destra e da scodellare in area di rigore vista la distanza. Sul pallone Badelj e Rovella, che calceranno in area di rigore dove Danilo anticiperà di testa Masiello. Al 35′ Perin si oppone a Rabiot che cerca l’angolo alto dal limite dell’area, ma trova attento il portiere rossoblu. Perin si ripeterà al 36′ su Kulusevski facendola sua in due tempi. Lo stesso Kulusevski verrà ammonito un minuto più tardi per aver trattenuto Zappacosta sulla corsia mancina. Per la stessa tipologia di fallo, al 38esimo ammonito anche Behrami.

Al 44′ la migliore occasione del Genoa nella prima frazione è frutto di una battuta rapida di una punizione all’altezza del centrocampo di Badelj, che trova Pandev. Il macedone serve subito Scamacca che si libera, spalle alla porta, sia di Danilo sia di De Ligt e calcia a botta sicura: Szczesny esce a valanga e con la gamba destra spedisce in angolo compiendo un intervento decisivo. Si chiuderà con questa chance rossoblu la prima frazione, e lo farà senza recupero concesso da Di Bello.

Alla ripresa Ballardini esegue subito due cambi: dentro Ghiglione e Pjaca al posto di Biraschi e Behrami. Anche Pirlo inserisce Alex Sandro per l’ammonito Cuadrado. E se Ghiglione va a piazzarsi a destra, Pjaca mantiene una posizione a metà strada fra il supportare Pandev alle spalle di Scamacca e quella di mezzala sinistra.

Al 48esimo il Genoa si presenta per la prima volta in questa seconda frazione dalla bandierina. E proprio sugli sviluppi del corner il Genoa accorcia le distanze con Scamacca, con la Juventus che lamenta una spinta ai danni di De Ligt che non c’è. E il VAR Giacomelli non ravvisa infatti che Di Bello abbia sbagliato nella valutazione e così il Girone va sul 2-1 ad inizio ripresa.

Ora è un Genoa che spinge e cerca di riportare la gara in equilibrio approfittando di una Juventus colpita a freddo. Al 52′ di gioco ammonito Rovella che interrompe una ripartenza in velocità di Chiesa e viene giustamente punito dall’arbitro.

Al 54′ miracoloso una seconda volta Szczesny, che questa volta chiude su Pjaca che calcia dalla distanza a fil di palo. E lo stesso Pjaca al 55esimo fallirà un rigore in movimento clamoroso spedendo alto sopra la traversa dopo aver eluso la difesa di Chiellini con una finta. Il Genoa ha creato più della Juventus in dieci minuti della ripresa che la formazione bianconera in tutto il primo tempo, però risultato che rimane fermo sul 2-1. Quantomeno c’è una partita all’Allianz Stadium.

All’ora di gioco le due panchine mandano a scaldare tanti giocatori, ma per adesso i due tecnici non modificano i rispettivi assetti. È comunque il Genoa a spingere con più decisione e precisione, ottenendo un altro corner esattamente al 60′, questa volta dalla zona di sinistra. Corner da cui scaturirà una ripartenza cinque contro tre della Juventus sprecata da Chiesa che di fatto passa il pallone a Perin anziché calciare.

Al 62′ dentro Zajc e Shomurodov al posto di Rovella e Pandev. Immediatamente prima dei cambi cartellino giallo pesante per il Genoa all’indirizzo di Criscito: salterà la gara col Milan perché diffidato. Al 67′ Pirlo risponde a Ballardini inserendo McKennie e Dybala al posto di Kulusevski e Morata. Al 68′ il Genoa esegue l’ultima sostituzione inserendo Melegoni per Scamacca.

Al 69′ di gioco la Juventus va sul 3-1 con McKennie lanciato in porta da Danilo e tenuto in gioco da Ghiglione, che sulla destra non sale col resto della difesa e tiene in gioco il neo-entrato bianconero, che a tu per tu col portiere rossoblu non fallisce.

Al 74′ Genoa che rimane in dieci uomini, come accaduto nella gara di Coppa Italia, sempre contro la Juventus, per un infortunio muscolare patito da Zappacosta, che esce sulle proprie gambe a colloquio col Professor Gatto. Avendo esaurito i cambi, Ballardini non potrà sostituirlo. Un quarto d’ora nel quale la Juventus, forte di due gol di vantaggio, potrà controllare la gara. Pirlo si gioca anche Arthur al posto di Chiesa (a cui seguirà Ramsey per Rabiot dieci minuti più tardi, ultima sostituzione bianconera). Al minuto 82′ giallo per Alex Sandro.

Nonostante l’inferiorità numerica e malgrado la strategia di non dare punti di riferimento davanti venga vanificata dall’infortunio di Zappacosta che rende tutto più complicato, il Genoa ci prova fino alla fine. Perin evita il 4-1 di Alex Sandro, poi dopo quattro minuti di recupero la partita si chiude. Successo bianconero per 3-1 sfruttando tre errori del Genoa di natura differente, due nel primo tempo e uno nella ripresa. Il Genoa nella sua migliore versione è quello di apertura secondo tempo, che accorcia dopo tre minuti su calcio piazzato e fallisce poi due occasioni nitide per pareggiare. A complicare l’ultimo quarto d’ora non soltanto la terza rete di McKennie appena entrato, ma anche l’infortunio di Zappacosta alla coscia (da valutare le sue condizioni) che costringe il Grifone a chiudere in dieci uomini. Problemi nel finale anche per Pjaca, che però ha portato a termine la sfida senza apparenti difficoltà. Criscito squalificato nella prossima gara esterna contro il Milan.


IL TABELLINO

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado (46′ Alex Sandro), De Ligt, Chiellini, Danilo; Kulusevski (67′ McKennie), Bentancur, Rabiot (83′ Ramsey), Chiesa (74′ Arthur); Cristiano Ronaldo, Morata (67′ Dybala). A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Arthur, Ramsey, Dybala, Alex Sandro, McKennie, Demiral, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Fagioli. Allenatore: Pirlo

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi (46′ Ghiglione), Behrami (46′ Pjaca), Badelj, Rovella (62′ Zajc), Zappacosta; Pandev (62′ Shomurodov), Scamacca (68′ Melegoni). A disposizione: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Zajc, Ghiglione, Destro, Melegoni, Onguene, Pjaca, Shomurodov. Allenatore: Ballardini.

MARCATORI: Kulusevski (4′), Morata (21′), Scamacca (48′), McKennie (69′)

AMMONIZIONI: Cuadrado (19′), Kulusevski (37′), Behrami (38′), Rovella (52′), Criscito (62′), Alex Sandro (82′)

ESPULSIONI: