Genoa alla Scala del Calcio contro il Milan senza il tenore principale Ibrahimovic. Anche il Grifo sarà senza l’uomo in più nelle gare giocate con l’arrivo di Ballardini, Zappacosta (difficile che venga rischiato), e capitan Criscito squalificato ma con il rientro di Strootman, che quanto sia stato utile per risultati del Balladream lo abbiamo constatato durante le sue assenze.
Ballardini a San Siro domani vorrà dimostrare anche con altri ingredienti che il pranzo del popolo genoano sarà senza Maalox, non sarà indigesto e potrebbe essere gustoso.
A Pegli c’è il pensiero delle tre gare in una settimana che valgono la tranquillità del finale di stagione. Ballardini è un saggio e rammenterà che non sono andate a buon fine le rivoluzioni in altre gare con le squadre in testa alla classifica, anche se erano altri tempi con pochi allenamenti. A San Siro, se sarà rivoluzione preservando i diffidati in vista delle altre due gare in una settimana, non sarà distruzione della formazione base senza costruzione. Rispetto all’ultimo turno infrasettimanale, dove per qualcuno era difficile giocare tre gare in una settimana, i tempi e gli allenamenti sono cambiati.
Ci proveranno i ragazzi di Ballardini nel mandare il Diavolo all’inferno per il secondo anno consecutivo con pressing sul portatore di pallone avversario e cercando di portarlo a fare errori di transizione e di non farli in ripartenza, un neo ancora non cancellato anche con Zio Balla in panchina. Per ottenere risultati il primo genoano che presserà dovrà essere accompagnato dal resto dei compagni che dovranno cercare di limitare altri possibili rossoneri ricevitori di pallone.
Il Milan nell’ottimo campionato giocato ha palesato lacune quasi strutturali nella gestione del possesso del pallone., limite che si è notato quando cercano di dominare il gioco palleggiando con pazienza. A tutto bisogna aggiungere, dopo il finale della scorsa stagione e quello in corso, che la stanchezza ha incominciato a fare capolino. Se attaccati o aggrediti alti in fase di costruzione ragionano poco e fanno fatica a raggiungere gli spazi nella trequarti.
Il Diavolo ha fatto anche sforzo in alcune gare con le squadre chiuse dal baricentro basso, facendo fatica a disorganizzare lo schieramento stretto, corto e compatto, anche se alla fine hanno raggiunto il risultato non attraverso il loro gioco. Cosa opterà Ballardini domani contro il Diavolo rossonero?
Una soluzione quella vista contro la Juventus per 20/25 minuti all’inizio della ripresa con un Grifone pronto a riempire l’area avversaria, cercando il gol rapidamente non solo dentro i 16 metri dell’area di rigore, ma anche con tiri da fuori, oppure un Grifone basso, chiuso, compatto, stretto, pronto a ripartire. Importante, come già detto, non sbagliare la misura del passaggio lungo o corto ed essere quasi sicuri per chi lo effettuerà di aver un buon successo.
La formazione del Genoa domani alle ore 11. Oltre chi giocherà a sinistra di piede destro nella difesa a tre, chi sulle corsie laterali, chi saranno gli attaccanti. Ci sarà in mezzo il turnover?
Domani all’ora di pranzo il Milan affronterà il Genoa senza Ibrahimovic. Sarà la quattordicesima volta da quando è arrivato lo svedese nel gennaio 2020 che il Diavolo giocherà senza il suo Leader.
Nella prima assenza dello svedese nella scorsa stagione qualcuno asseriva per controbattere che il Milan non era Ibra dipendente, che senza vince lo stesso e gioca anche meglio. Quasi un sacrilegio per gli Ibra dipendenti perché in campo o fuori ilDiavolo svedese rossonero ci ha sempre messo lo zampino, anche dalla Tribuna, da vero leader, orientando la mentalità al risultato che i compagni e lo stesso Pioli concretizzano sul campo anche senza di lui.
Al netto del personaggio Ibrahimovic, nel passato senza lo svedese il livello di gioco e di strategia di Pioli è stato evidente. Tutto in modo semplice con poca propensione a manovrare dal basso puntando sulle immediate verticalizzazioni. Il pregio rossonero sono anche le transizioni dopo il recupero del pallone. Strategia idonea ad esaltare la squadra in campo aperto con lo svedese o senza, giocando molto sulle catene laterali ricorrendo all’uno contro uno visti i giocatori dai piedi buoni che cercano di puntare l’avversario e superarlo per cercare superiorità numerica.
Tatticamente, con Ibra o senza Ibra, il modulo di Pioli non è mai cambiato il 4-2-3-1. Senza lo svedese la scelta è con chi rimpiazzarlo fra Leao o Rebic. In passato in corso di partita Pioli ha cercato di farli convivere, operazione non riuscita bene. Scalpita anche Mandzukic, in ritardo di forma con soli 82’ giocati dal suo arrivo a gennaio.
La formazione di Pioli con Calabria infortunato e Ibra in tribuna dovrebbe essere stata decisa con Leo a sostituire lo svedese, con Rebic a sinistra nei tre alle spalle dell’attacante. In difesa tutti confermati con Dalot, Kjaer, Tomori Hernandez e Romagnoli in panchina. A centrocampo Bennacer e Kessiè davanti alla difesa, Saelemaekers, Calhanogli, Rebic alle spalle di Leao.
Anche Pioli farà turnover? Dopo il Genoa, in una settimana giocherà con Sassuolo e Lazio. A rifinitura completato qualche notizia in più.
Arbitro sarà Calvarese di Teramo, ingegnere di 45 anni. A giugno dovrebbe appendere il fischietto al chiodo, difficile che abbia una proroga. Arbitro dal 1993, alla Can A dal 2009. Vanta 152 gare in Serie A, 46 rossi, 37 espulsi. In stagione 11 gare in Serie A, 5 rigori (uno contro il Genoa al Ferraris contro la Lazio, altro a favore del Milan sempre al Ferraris contro la Sampdoria), un cartellino rosso contro Perin a Udine. Dirette anche tre gare in Serie B.
In stagione ha diretto Sampdoria-Milan (1-2), Udinese-Genoa (1-0) e Genoa-Lazio (1-1). Nel curriculum con il Milan 15 gare (9 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte). Con il Genoa 15 gare (2 vittorie, 6 pareggi, 7 sconfitte).
Primo assistente Vivenzi di Brescia, secondo assistente Lo Cicero di Brescia, quarto uomo Abbattista di Bari. VAR Chiffi di Padova, AVAR Valeriani di Ravenna.
Diffidati Milan: Calhanoglu, Castillejo, Dalot, Hernandez, Rebic, Saelemaekers. Diffidati Genoa: Ghiglione, Pandev, Radovanovic, Zajc.