La trentunesima giornata ha confermato che si tratta di un campionato anomalo. Tra cali fisiologici preventivati da parte di tutte le squadre, dei risultati ribaltati e di qualche team che ha perso sicurezze, si andrà avanti fino al termine del campionato. Non saranno solamente i campioni a decidere la stagione Covid bis, anche gli allenatori che saranno capaci ed efficienti ad utilizzare le rose pletoriche a disposizione e i cinque cambi nel ribaltare le gare, vedi il sabato calcistico appena giocato di Sampdoria e Sassuolo.
Alla fine oppure fino alla 33ª giornata, quella di domenica prossima con le 3 gare giocate in una settimana, potrebbero esserci verdetti quasi definitivi? In cima, al di là dello Scudetto colorato di nero azzurro interista, è il quarto posto che fa gola, in fondo il quartultimo posto non è una novità per le squadre che ci hanno sempre girato intorno…l’originalità del campionato al Covid che interessano anche gli ultimi posti della parte sinistra della classifica con qualcuno attento a non scivolare nella fossa dell’Europa League con partite in pieno luglio.
In settimana tutto il calcio ha chiesto certezze a Dazn per le 266 partite in esclusiva che dovrà trasmettere nella prossima stagione di Serie A, 7 per ogni turno di cui 2 con i canali prenotati con la 7. Se Sky confermerà il 209 sulla sua piattaforma potrebbero esser meno le gare da vedere in streaming. Si aspettano notizie sulle trattative segrete di Dazn , non solo con Sky ma anche con la RAI per le gare da vedere al Sud. Basta film muti per il calcio italiano per adesso nel prossimo Europeo, l’Olimpico aperto 11 maggio per la Nazionale di Mancini con il 25% di spettatori. Il 2 maggio dovrebbero essere aperti anche gli Stadi per la 34ma giornata di campionato. I tifosi si chiedono chi saranno coloro che vedranno le gare dal vivo? Difficilmente i tifosi. L’app preparata dalla FIGC per l’Europeo ha dentro tanti personaggi ma non tifosi.
La Roma capoccia unica squadra italiana in Europa a giocarsi le semifinali di Europa League. Vincendo la coppetta europea all’inizio della stagione accederanno di diritto alla Champions. 5 squadre italiane a competere nelle Coppa con le orecchie, record con miracolo. Fondi e diritti TV sette società in rivolta chiedono la testa del Presidente della Lega Dal Pino. Capitanate da Juventus e Inter le squadre che reclamano il suo allontanamento sono. Atalanta, Fiorentina, Lazio, Napoli, Verona. Nell’ultimo week end è uscita la vera motivazione perché Agnelli e compagnia sono contro i fondi. La Super Lega, la NBA con le 16 più forti squadre subito in campo in autunno, sfruttando i ritardi e i dubbi dell’UEFA. Leghe e federazioni contestano, pronte a negare altre competizioni e le nazionali ai loro calciatori.
Sampdoria Verona 3 a 1. Ranieri ha ribaltato Juric con i cambi. Strategia del tecnico romano di usare nella seconda parte i presunti tenori anche del passato andata a buon segno. Ivan ci ha provato con la solita intensità, i cambi non l’hanno aiutato, tradito anche dal portiere Silvestri.
Cagliari Parma 4 a 3. Il risultato parla chiaro e male per due squadre che devono salvarsi. Il Parma due volte in vantaggio di due gol si fa raggiungere dai sardi all’87’ di gioco. Cerri fa piangere i ducali, con un piede in B, ma non può far sorridere Semplici e il Cagliari se continueranno a giocare così. Semplici ha dichiarato: “Ci davano per morti ma non lo siamo”. Non morti, ma in apnea di gioco si: e questo è il problema.
Sassuolo Fiorentina 3 a 1. Al tecnico emiliano De Zerbi è stato quasi semplice fare entrare Berardi e affondare la Viola. Il disco non è più solamente giallo per Iachini, incassato 6 gol nelle ultime due gare. La Fiorentina ha perso ancora , nonostante Dragoswki, la sua difesa è un colabrodo anche con Iachini più propenso a difendersi e non far giocare gli avversari e non sfruttare la miniera gol inaspettata di Vlahovic. A Comisso i tortelloni del Sassol sono stati indigesti, come una furia ha ordinato subito il ritiro della squadra.
All’ora di pranzo brividi per il Diavolo. Solo il deretano ha salvato i rossoneri. Peccato che l’errore di Scamacca, glorificato il giorno prima su SportWeek, come successe a Rovella prima della gara con la Juventus, abbia vanificato la buona gara della squadra di Ballardini. Giunge vaghezza, solo una domanda: perché il tabloid sportivo della rosea dedica paginoni solo a giocatori non di proprietà del Genoa? Sono commissionati dai procuratori? Perché prima di gare con i possibili acquirenti? Sono tutte domande poste senza nulla togliere a Rovella e Scamacca e alla loro professionalità.
Napoli Inter 1 a 1. Per l’Inter un punto solido contro un’ avversario tosto che ha giocato bene. Handanovic fa il “paperone”, rimedia Eriksen non più il pulcino nero di Conte.
Atalanta Juventus 1 a 0. Madama gioca solo un tempo, la Dea solo fisica stanca non l’ha impaurita. Un film in bianconero già visto , sprecano quando giocano senza CR7, e sul finale delle gare prendono il gol. A rischio la Champions .Bravo Gaspe dopo l’anno faticoso al terzo posto in classifica.
Torino Roma 3 a 1. Nicola conferma le sue doti di allenatore non solo di salvezze. Con una squadra da parte sinistra della classifica dall’inizio della stagione potrebbe essere protagonista. Ribalta la Rometta di Fonseca che manda in campo i riservisti con in testa un solo pensiero: la finale di Europa League. Non tanto per il trofeo ma perché la vittoria aprirebbe la via della Champions. Bravo Nicola, bravo Belotti, bravo Sanabria. Dopo il finale dello scorso anno, salva Genoa, Didi l’unico a crederci.
Lazio Benevento 5 a 3. Festival del gol e di Immobile .Quinta vittoria consecutiva per l’Aquila biancoceleste , a meno 1 dal Napoli e una partita da recuperare con il Torino. Stagione in altalena per Pippo Inzaghi accende e spegne la luce e senza la vittoria in casa della Juventus rischierebbe con 60 reti sul groppone.
Crotone Udinese 1 a 2. Basta De Paul a battere i pitagorici che non si arrendono mai terrorizzati dalle urla di Cosmi.
Bologna Spezia 4 a 1. Travolto lo Spezia da un Bologna reduce da due sconfitte consecutive. Italiano in trasferta fa fatica e il gioco non dà i suoi frutti.