Era un Consiglio Federale molto atteso quello di oggi pomeriggio, non fosse altro perché era il primo calendarizzato dopo lo scoppio del caso Superlega. All’ordine del giorno vi erano diversi argomenti tra cui la “nomina dei nuovi organi di Giustizia Sportiva, l’approvazione dell’aggiornamento al Manuale delle Licenze Nazionali 2021/2022, la determinazione di un compenso per chi ricopre determinati incarichi in Federazione, ma anche alcune importanti modifiche regolamentari“. Come riporta il sito della FIGC, la decisione più importante è sicuramente stata quella di “impedire l’iscrizione ai campionati nazionali per i club che partecipino a competizioni organizzate da organismi privati non riconosciuti da UEFA e FIFA“.
‘‘Chi ritiene di dover partecipare a una competizione non autorizzata da FIGC, UEFA e FIFA perde l’affiliazione. Al momento non abbiamo notizie di chi è rimasto e chi è uscito dalla Superlega, questa norma si riferisce alle licenze nazionali. È però evidente che se al 21 giugno, data di scadenza delle domande di iscrizione, qualcuno dovesse voler partecipare a competizioni di natura privatistica, non prenderà parte al nostro campionato”. È stato questo il commento a margine dell’Assemblea federale da parte del presidente Gabriele Gravina in merito alla Superlega e al fatto che, se non ci saranno chiare ed esplicitate uscite dal format di questa nuova lega, le squadre interessate alla scadenza dell’iscrizione non saranno iscritte al campionato. “Chi ha interpretato la Superlega come un atto di debolezza da parte di alcune società che vivono un momento di difficoltà economica e un’insurrezione nel Sistema Calcio si sbaglia – ha poi proseguito Gravina – Sicuramente è un tema delicato da approfondire“. Tema che, ancora una volta, spalanca le porte all’ipotesi di una riforma dei campionato. “Il format deve tenere conto della riduzione delle squadre – spiega Gravina – Non è un mistero la mia idea su playoff e playout, ora che ci sta pensando anche la Premier è diventata di moda. Nessuno è profeta in patria, ma spero serva da stimolo”.
Per mettere queste dichiarazioni nero su bianco, su proposta dello stesso presidente Gravina, è stato votato l’inserimento del testo che segue all’interno del sistema delle Licenze Nazionali, nonché la modifica dell’articolo 16. delle NOIF: “ai fini della iscrizione al campionato la società si impegna a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC. La partecipazione a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC comporta la decadenza della affiliazione. La disputa di gare e tornei amichevoli non riconosciuti dalla FIGC è soggetta alla autorizzazione della federazione medesima. La disputa di gare e tornei amichevoli senza la autorizzazione della FIGC comporta la decadenza della affiliazione”.
Altro tema all’ordine del giorno e molto importante perché inquadra già la prossima stagione sportiva 2021/2022 è stato quello delle Licenze Nazionali necessarie per iscriversi al prossimo torneo. Aggiornato il manuale apposito, come riporta il sito della FIGC, “si è reso necessario contemperare l’esigenza di assicurare alla Federazione il monitoraggio dell’equilibrio economico e finanziario del calcio professionistico e di tenere, al contempo, in adeguata considerazione le conseguenze negative economiche derivanti dal perdurare della situazione pandemica”.
Quali saranno, dunque, i parametri richiesti dalla Federazione per potersi iscrivere al campionato? Nell’ordine, le società dovranno aver assolto:
- al pagamento dei debiti per trasferimenti internazionali di calciatori:
- al pagamento dei debiti tributari, tenendo conto dei provvedimenti agevolativi e della sospensione dell’invio delle comunicazioni d’irregolarità per l’anno d’imposta 2020;
- al pagamento dei debiti nei confronti dei tesserati e delle altre figure amministrative per emolumenti fino a maggio 2021 e delle relative ritenute fiscali sugli emolumenti fino alla mensilità di aprile e dei contributi previdenziali fino alla mensilità di maggio.
Ultimo passaggio non meno importante del Consiglio Federale odierno è stato quello legato alla nomina e al rinnovo degli Organi di Giustizia Sportiva a livello nazionale che entreranno in carica dal prossimo 1 luglio:
- Corte Federale d’Appello – Mario Torsello (Presidente Sezione del Consiglio di Stato) I sezione; Salvatore Mezzacapo (Presidente di Sezione Tar del Lazio) II sezione; Mauro Mazzoni (Avvocato cassazionista) III sezione; Marco Lipari (Presidente Sezione del Consiglio di Stato) IV sezione; Paolo Cirillo (Presidente Sezione del Consiglio di Stato) sezione consultiva
- Corte Sportiva d’Appello – Carmine Volpe (Presidente di Sezione del Consiglio di Stato) I sezione; Pasquale Marino (Notaio) II sezione; Patrizio Leozappa (Avvocato cassazionista) III sezione
- Tribunale Federale Nazionale – Carlo Sica (Vice Avvocato Generale dello Stato) I sezione disciplinare; Gioacchino Tornatore (Presidente Sezione Corte Militare d’Appello di Roma) II sezione tesseramenti; Stanislao Chimenti (Avvocato cassazionista) III sezione vertenze economiche
- Procuratore Federale – Giuseppe Chinè (Consigliere di Stato)
- Procuratore Federale aggiunto con funzioni di procuratore interregionale – Paolo Mormando (avvocato cassazionista)
- Giudice Sportivo Lega Serie A – Gerardo Mastrandrea (Presidente di Sezione del Consiglio di Stato)
- Giudice Sportivo Lega B – Germana Panzironi (Presidente TAR Emilia Romagna – sezione di Parma)
- Giudice Sportivo Lega Pro – Stefano Palazzi (Presidente Corte di Appello Militare di Napoli)
- Giudice Sportivo LND – Aniello Merone (Avvocato)
- Giudice Sportivo Calcio a 5 – Massimiliano De Renzis (Avvocato)
- Giudice Sportivo Settore Giovanile e Scolastico – Francesco Alessandro Magni (Avvocato cassazionista)
- Giudice Sportivo Calcio Femminile – Sergio Lauro (Avvocato)
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