Uno sguardo d’insieme sulla Lazio.
Simone Inzaghi, allenatore biancoceleste da più stagioni, è diventato uno degli tecnici più in vista nel panorama italiano. La formazione romana scende in campo con il 3-5-2, modulo ormai consolidato negli anni. La gran parte della rosa gioca insieme da tempo, va ricordato che anche il Genoa usa il 3-5-2 e che in campo si avranno molti duelli uomo contro uomo.
L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.
Lo spagnolo Reina è il portiere del momento. Partito come riserva, è subentrato a Strakosha a stagione inoltrata e con buone prestazioni e con la sua forte personalità ha conquistato i galloni da titolare. Svelto, reattivo tra i pali e bravo con il pallone tra i piedi, non ama molto uscire sulle palle alte. Patric, uno tra Hoedt e Parolo (provato in settimana come centrale) e Radu sono i tre difensori centrali. La Lazio perde per squalifica Acerbi, il vero leader della retroguardia, forte di testa e con buone qualità tecniche, il quale possiede un ottimo senso della posizione. Patric, il “braccino” di destra, è rapido e forte nell’ anticipo: nato come esterno, con Inzaghi è stato impiegato molte volte come marcatore e con buoni risultati. Radu, il “braccino” di sinistra, in questa stagione ha palesato qualche incertezza e non sta attraversando un ottimo periodo di forma. Anche lui usa bene il sinistro ed è giocatore intelligente, ma non è un fulmine di guerra. Di nazionalità romena, è un veterano laziale.
Il centrocampo.
Lazzari e Marusic sono i due “quinti”. Lazzari, sulla fascia destra, se in giornata può essere devastante: ad un’esagerata velocità unisce una buona tempistica negli inserimenti. Pericolosi i suoi assist da fondo campo, ma in fase difensiva non garantisce buone letture di gioco. Marusic, sulla fascia opposta, è anche lui veloce, ma ha meno propensione all’ inserimento. E’ forte sulle gambe ed essendo destro difficilmente crossa con il sinistro: a differenza di Lazzari a volte cerca anche il taglio verso l’ interno del campo. Escalante, Milinkovic Savic e Luis Alberto formano la mediana. Lucas Leiva è un centrocampista per lo più difensivo, ma il vero cervello della squadra biancoceleste in entrambe le fasi. Bravo nei contrasti e nel recupero della palla, agisce come frangiflutti davanti alla difesa. Ha tecnica discreta e poca fantasia, doti che invece abbondano in Luis Alberto, ispiratore delle manovre più pericolose. Le sue avanzate palla al piede sono gioie per gli occhi e i suoi assist sono delizie per i compagni, soprattutto per Immobile. Milinkovic è il braccio armato, impone il strapotere fisico e una buona tecnica, valori conditi da un ottimo stacco aereo e da un tiro al fulmicotone dal limite. E’ un giocatore richiesto da tutte le big europee.
L’attacco.
Carrera e Immobile sono le due punte. Immobile è il cannoniere per eccellenza, sempre pronto allo smarcamento e a proporsi per il passaggio. Bravo e furbo dentro l’area di rigore, veloce, ama essere lanciato in profondità e tira in porta appena gli si presenta l’ occasione, anche da fuori area. Correa è il suo partner d’attacco ideale, reduce dalla grande partita disputata contro il Milan dove è stato autore di una doppietta.
Come si comportano sulle palle inattive?
Su quelle a sfavore difendono a zona, ma prima di Natale a San Siro contro il Milan hanno subito due reti in situazioni di corner. Su angoli e calci piazzati a favore Hoedt e Radu salgono per colpire, Milinkovic è il pericolo numero uno, Immobile va sul secondo palo a caccia di eventuali spizzate. I corner e le punizioni sono quasi tutte di Luis Alberto. Anche dal limite dell’ area sulle punizioni dirette il maggior indiziato a calciarle è Luis Alberto, ma a volte si cimenta anche Radu con il sinistro o Immobile, quando serve un calcio potente.
Quali accorgimenti per imbrigliare la Lazio?
È una squadra che predilige il palleggio e quando può esce dalla propria area con la palla. Se sono sotto pressione, Hoedt/Parolo e Radu cercano Immobile in profondità o Milinkovic per la spizzata. Parliamo di una compagine esperta, guidata con maestria da Inzaghi, e portatrice di un calcio semplice, bello da vedere, che si sposa perfettamente con le qualità dei propri giocatori. A mio parere neutralizzare o limitare le giocate di Luis Alberto sarebbe molto importante, come sarebbe cruciale isolare la fisicità di Milinkovic-Savic.
In conclusione?