Altro avversario decisamente non facile, non semplice, quella Lazio che sta cercando di agguantare un posto in Champions League. Anche questa volta come qualche anno fa Ballardini non vorrà andare a Roma a prendere solo la Benedizione di Francesco. La benedizione “Urbi” a tutti va bene, no quella “orbi” nel senso di ciechi nel fare errori in fase difensiva all’inizio per servire la partita dell’ora di pranzo in contropiede, su un piatto d’argento, all’Aquila.
Ballardini prenderà come nelle altre gare degli accorgimenti per cercare di controllare al meglio i principali riferimenti laziali: Immobile, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Correa. Altra accortezza che Ballardini e lo staff insegneranno ai difensori genoani i movimenti delle due punte di Simone Inzaghi. Immobile e Correa si dividono i compiti di attacco alla profondità e i movimenti incontro al pallone per ricevere. Correa cerca di attaccare immediatamente lo spazio alle spalle del difensore, Immobile si smarca giocando all’indietro o defilandosi sulla corsia laterale, tutto fatto mai rigidamente. Gli incroci dei due attaccanti laziali dovranno essere letti bene dai difensori nel cambio di marcatura.
Contro la Lazio saranno importanti non solo il lavoro di Badelj e Strootman, ma anche del terzo calciatore che giocherà a centrocampo nello stringere, abbassandosi sulle corsie laterali per attaccare coi difensori in superiorità numerica gli esterni laziali, altra forza del gioco di Simone Inzaghi.
Nessuna meraviglia se Ballardini dovesse scegliere Radovanovic al rientro e utilizzarlo nel ruolo di mediano dove nelle partite precedenti all’infortunio del febbraio 2020 giocò anche bene. Biraschi confermato centrale e una mediana di peso che copra anche le corsie laterali, operazione richiesta dal tecnico a chi ha giocato nelle scorse gare) potrebbero essere la soluzione.
Il Vecchio Balordo contro la Lazio in prevalenza si dovrebbe difendere con il baricentro basso difendendosi di posizione, superiorità numerica contro giocatori che attaccheranno velocemente con l’obiettivo di disorientare.
A questo punto occorreranno idee nella manovra offensiva. Il pallone dovrà girare velocemente con gli smarcamenti che non dovranno essere assenti con calciatori fermi. Le punte del Genoa dovranno calcolare che nella Lazio mancherà Acerbi, colui che ha giocato di più fra i difensori. Inzaghi ha il dubbio con chi sostituirlo, Luiz Felipe non è pronto , Hoedt dovrebbe essere favorito ma il tecnico non si fida contro l’attacco del Genoa dove Ballardini utilizza 4 prime punte, alterandoli in ogni gara in base al risultato. A Formello negli ultimi allenamenti nel ruolo di centrale difensivo hanno visto giocare, come già successo in emergenza in altre gare, Parolo.
Ballardini e il suo staff con lavagne e filmati spiegheranno come la Lazio sappia essere letale quando le sue punte hanno tempo e spazio di attaccare la profondità con o senza palla. Peccato l’infortunio a Capitan Criscito. Ballardini però non si piangerà addosso e tra i dieci difensori a disposizione sceglierà il meglio.
La Lazio con Simone Inzaghi lavora dal 2017. In questi anni l’Aquila ha dimostrato di volare alto con le squadre elevate della classifica, invece bassa con le squadre di media e bassa classifica perdendo punti sanguinosi per raggiungere gli obiettivi.
Gioca con il 3-5-2 che in fase di possesso diventa un 2-5-3, due difensori rimangono occupati nelle marcature preventive e in fase di non possesso 5-3-1. Obiettivo principale: palleggio basso e stoccate verticali. L’idea di sempre di Inzaghi Jr resta quella di attrarre l’avversario verso la linea centrale del campo per infilarlo in profondità con le punte e i tagli di Milinkovic-Savic. A questo gioco va aggiunta l’ampiezza data e cercata dagli esterni di centrocampo.
La solidità biancoceleste è merito di Lucas Leiva che scherma bene le soluzioni di passaggio avversarie, difensori che accorciano bene e attenti (il più pronto è sempre stato Acerbi), mentre le chicche sono Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Il primo copre bene le fasce e il centro, il secondo guida la squadra nelle ripartenze a campo aperto, pronto a spostare il gioco nella fase offensiva e sfruttare il talento in avanti di Correa e Immobile nell’aggredire la profondità. Quando le situazioni non risolvono cercano di armare la fisicità di Caicedo che non rientrerà in panchina contro il Grifo.
Contro il Genoa, Caicedo, Luis Felipe, Escalante non sono pronti. Lulic e Leiva hanno recuperato. Per Simone Inzaghi non ci sono dubbi di formazione, ma altri dovuti all’elenco dei diffidati e del rischio di infortuni. Giocarsi l’accesso alla Champions in 5 gare di cui 3 in una settimana in questa stagione turboenta non fa dormire tranquilli gli allenatori che hanno obiettivi da raggiungere.
Per le formazioni oggi la rifinitura, meglio passare a domani. Lotito in Tribuna, squalificato ieri per 12 mesi dalla Corte d’Appello Federale dopo il ricorso della Procura Federale alla sentenza di 1° grado di 7 mesi di squalifica per il caso Tamponi.
Arbitro Giacomelli di Trieste, nato il novembre 1977. 43 anni e ancora una stagione per appendeee le scarpe al chiodo. Il triestino non è più ristoratore, è imprenditore. 150 gare in Serie A con 57 rigori e 26 espulsi. In stagione 14 gare in Serie A e tre in B. 0 rossi nella massima categoria. Ha diretto la Lazio a febbraio scorso perdente 2 a 0 in casa del Bologna anche il Grifone diretto a fine gennaio vincente 3 a 0 contro il Kroton.
Giacomelli ritorna all’Olimpico di Roma contro la Lazio dopo 3 anni e mezzo. Scatenate le Radio romane di stampo laziale che ricordano la sconfitta casalinga dell’Aquila contro il Torino nel dicembre 2017 per 1 a 3 . La partita delle testate tra Burdisso e Immobile con quest’ultimo espulso, Burdisso neanche ammonito. Giacomelli accusato di essere romanista, per il suo ristorante iniziò il calvario.
L’esperienza ha cresciuto negli ultimi anni il suo arbitraggio. Operazione riuscita per il buon utilizzo dei cartellini. Precedenti con la Lazio 10 gare: 6 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte. Con il Genoa 17 gare: 4 vittorie 7 pareggi, 6 sconfitte.
Primo assistente Baccini di Conegliano, secondo Bottegoni Terni, quarto uomo Abisso Palermo. VAR Di Paolo (Avezzano), AVAR De Meo Foggia.
Diffidati Lazio : Caicedo, Fares, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Parolo, Pereira. Genoa : Ghiglione, Zajc.