Giro giro tondo…che non sia altro finale di campionato degli ultimi due anni. Perciò forza Balla, forza tutti quelli che giocheranno, fuori altra “cazzimma”, quella che avete già fatto vedere in questo girone di ritorno.
Il Tifoso del Genoa, con ragione, è anche un inguaribile pessimista. Buoncalcioatutti prova a dargli qualche speranza in più rispetto alla semplice deriva quando il mare intorno si agita, non solo tifosa.
Occorre contro il Sassuolo, al di là della strategia e della tattica e del modulo, un Grifone che scenda subito in campo con gli artigli molto affilati.
In questa situazione solo la massima concentrazione può aiutarti a riguadagnare quella frazione di secondo utile a coprire il ritardo determinato dai movimenti vanitosi del gioco di De Zerbi. Se la concentrazione non sarà totale dal fischio arbitrale si apriranno come spesso è accaduto, in particolare in trasferta, squarci dove sarà facile per gli emiliani entrare.
Sarà una partita troppo importante e siamo sicuri che l’atteggiamento mentale di tutti i calciatori sarà diverso già dentro lo spogliatoio.
Il Genoa in tutte le sconfitte rimediate sotto l’egida di Ballardini non ha fatto vedere precarietà fisica, tattica e soprattutto psicologica e non ha mai perso l’autostima anche sotto nel risultato, non ha mollato di fronte alla prima avversità.
Se il Vecchio Balordo riuscirà a non permettere che il Sassol diventi presto il dominatore della partita e del gioco a proprio piacimento, incassando un gol non per meriti ma per demeriti altrui nei primi 10’ di gioco come contro Juventus, Benevento, Inter, Milan e con le squadre capitoline dopo il 25′, tanto per citare i casi delle ultime sconfitte, può dire e fare altra gara.
Tutte le sconfitte sono arrivate non per strategia, numeri di modulo, ma per un vasto campionario di errori individuali, di reparto, di squadra, di posture, di lettura e di interpretazione.
Ballardini cercherà come sempre l’equilibrio del sistema, cercherà di dividere il campo in senso longitudinale in 4/5 parti per tentare di tenere in stabilità il sistema in ampiezza e profondità. Operando su tre reparti, assegnerà a ciascun calciatore una zona di campo ottimale anche se nel mezzo, in difesa, i difetti da calciomercato non sono facili da rimediare.
Domani contro il Sassuolo occorrerà una squadra corta, con la difesa che sale, il centrocampo che pressa e sale, le punte non passive, il non perdere facilmente il pallone, una squadra non troppo larga e soprattutto non piatta.
La scelta di Ballardini contro il Sassuolo è chi giocherà sulle corsie laterali, chi sarà il terzo centrocampista con Badelj e Strootman chi saranno i tre difensori visti gli incidenti di Criscito e Biraschi con le punte e mezze punte neroverdi che sono mobili e intercambiabili. Chiaro che nel sistema che vuole adottare Ballardini è fondamentale il gioco dei centrocampisti, dal cui comportamento dipenderà un carattere prevalentemente offensivo e difensivo.
Diventa difficile e fa perdere la voce a Balla trovare l’equilibrio se i due centrocampisti laterali non offrono adeguata protezione sulle corsie laterali quando i due esterni assumono le funzioni di centrocampisti esterni a tutti gli effetti proponendosi in fase offensiva sia in fase di appoggio che di inserimento.
Il gioco di De Zerbi ha mostrato lacune pesanti per mancanza di alternative al gioco con il pallone per terra quando la pressione avversaria è efficace, il che ha costretto gli emiliani a giocare con il pallone lungo ed essere preda degli avversari: nelle statistiche del gioco aereo non primeggiano. La formazione del Genoa a domani alle ore 12.
Il Sassuolo che arriverà al Ferraris non vuole migliorare l’ottavo posto dello scorso anno ma arrivare al 6 posto come nel 2015/2016. Entrare da settimo dalla porta di servizio in Europa League interessa poco non solo al Sassuolo, vista e considerata la fatica nell’anno successivo in campionato con tanti rischi con allenamenti iniziati i primi giorni di luglio e le prime partite dopo il 15 luglio.
De Zerbi, il più giovane allenatore in Serie A, guida gli emiliani per la terza stagione di fila e anno dopo anno ha cercato di migliorare i meccanismi di gioco con la rosa a disposizione. Il segreto di De Zerbi sta nel controllo del gioco con il possesso pallone, con l’azione che parte dal basso e si sviluppa prevalentemente sulla trequarti dove ci sono gli elementi con più qualità. Anche il portiere viene chiamato in causa nel fraseggio insistito per liberare i terzini e favorire più facilmente la manovra dei centrocampisti. Quando provano rischi, i neroverdi cercano lo spazio largo sventagliando da una fascia all’altra alla ricerca della superiorità numerica a centrocampo coi terzini.
Il modulo preferito è il 4-2-3-1, in corso di gara adottano altre varianti se gli avversari tendono a chiudersi. Il pressing inizia nella metà campo avversaria, si difendono molto alti. Partecipano in modo massiccio alla fase offensiva per mantenere il pallino del gioco nella metà campo altrui, anche cercando una costante superiorità sulle corsie laterali. De Zerbi si agita molto quando i terzini tendono a stringersi perché favoriscono gli inserimenti dei calciatori avversari.
La probabile formazione con Consigli in porta; Muldur (Toljan), Chiriches, Ferrari, Rogerio; Locatelli, Maxime Lopez (Obiang); Berardi, Djuricic (Defrel), Boga; Raspadori
Arbitro Mariani di Aprilia, 38 anni, consulente informatico, internazionale da gennaio 2019, utilizzato nei gironi di qualificazione all’Europeo delle under 21. Quindici gare dirette in Serie A in stagione (0 espulsi e 7 rigori). Undici gare in carriera con il Genoa (2 vinte, 1 pareggiata, 8 perse). Con il Sassuolo 15 gare (5 vinte, 5 pareggiate, 5 perse). Il Genoa ha vinto l’ultima gara diretta in stagione a Parma, il Sassuolo ha perso in casa del Torino.
Diffidati Genoa: Ghiglione, Zajc. Diffidati Sassuolo: Berardi, Locatelli, Obiang, Rogerio.