Trentacinquesima giornata, la prima di un trittico settimanale che dovrebbe emettere sentenze in cima e in fondo alla classifica considerato che sono solamente 9 i punti a disposizione, 12 per Lazio e Torino.
Alla fine della quartultima giornata di campionato sono solo tre le sentenze: lo scudetto dell’Inter, la retrocessione di Crotone e Parma anche se la sconfitta della Lazio in casa della Fiorentina dovrebbe aver compromesso i sogni europei di Inzaghi e Lotito. Unica fiammella la vittoria nel recupero contro il Torino il 18 maggio e le altre davanti dovrebbero perdere punti. Quasi una tragedia se Juventus e Milan non dovessero raggiungere la partecipazione alla Champions. Operazione non facile con l’Atalanta che non mollerà e il Napoli che dopo lo scatto spezzino dovrà giocare con tre squadre salve: Udinese, Verona e Fiorentina quasi.
In fondo il colpo è di Vlahovic che affonda la Lazio e salva la Viola: il calciatore serbo raggiunge un traguardo che resisteva dal 58/59, ovvero sia fare 21 gol a ventuno anni, record che apparteneva a Josè Altafini. Per lo scontro diretto il Benevento tra mille polemiche contro il Cagliari. La vittoria piena di polemiche extra calcio del Cagliari a Benevento ha fatto respirare tutte le squadre che precedono in classifica i campani.
Giornata nera per i “varristi”, non è una novità che Mazzoleni a Benevento e Pairetto a Genova sponda rossoblù decidano le partite dopo che gli arbitri Doveri e Maresca vicino all’azione avevano deciso diversamente, vedendo giusto.
Dei 7 vizi capitali almeno tre non faranno mai funzionare il VAR. Superbia per una radicata convinzione della propria superiorità. Invidia per il bene altrui percepito come male per sé stessi. Ira per l’eccessivo senso di giustizia personale con desiderio di vendicare un torto subito. Protagonisti di tutto ciò sono stati Pairetto e Mazzoleni. Il figlio d’arte e la truppa di arbitri piemontesi non ha mai digerito che i laziali siano internazionali, Mazzoleni ha perso il pelo ma non il vizio di essere protagonista.
I fatti della settimana: condannato il dottore della Fiorentina per la morte di Astori, si poteva evitare. Ci saranno 9.500 spettatori per la Finale di Europa League di Europa League che si svolgerà a Danzica così suddivisi 2000 biglietti per le squadre, 2000 per spettatori neutrali e gli altri 5.500 biglietti tra comitati organizzatori locali, Uefa,federazioni nazionali e partner commerciali e alle emittenti: questo potrebbe essere la suddivisione decisa dall’Uefa anche quando si apriranno gli stadi per i campionati. Corsi e ricorsi l’Empoli, dopo aver preso l’ennesimo paracadute e lanciato giovani torna in A. La notizia più ghiotta il cambio della Coppa Italia, 40 squadre solo di Serie A e B e subito 12 big in campo: roba da ricchi come la Superlega l’accusa di Serie D e Lega Pro, le escluse.
Il Campionato 21/22 di serie A inizierà il 22 agosto. Lega calcio sempre con bastoni tra le ruote per i diritti TV, altro rinvio. Lo Stadio Carlini di Genova co-intitolato a Marco Bollesan. Vaccino a cinque cerchi e campionati europei di calcio accordo con Pfizer con il Cio e l’Uefa. Turchia insicura per gli inglesi, potrebbe cambiare la sede della finale Champions e giocarsi in Inghilterra, i tifosi di Chelsea e Manchester non potrebbero partecipare per restrizioni del Covid. Juventus femminile campione d’Italia per la quarta volta di fila, arbitra donna ha debuttato in serie B, Maria Marotta della sezione di Sapri ha diretto Reggina-Frosinone, arbitro internazionale del calcio femminile del 2016. Lunga e grossa vetrina al ritorno di Mourinho. L’Uefa vorrebbe punire Real Madrid, Barcellona e Juventus per lo sgarro Superlega. Difficile: dovranno fare i conti con la FIFA contraria. Dal sabato alla domenica:
Udinese-Bologna 1 a 1: “Volemuse bene“.
La fame dell’Inter travolge la Samp per 5 a 1. Il Covid non ha permesso di ubriacarsi e fare feste. La passeggiata dell’Inter non digerita da Ranieri, quattro cambi contemporanei nell’intervallo. nel mirino l’attacco e la difesa beffata da Sanchez.
Spezia-Napoli 1 a 4. Napoli travolge gli Aquilotti con Osimhen e Ringhio e ritorna in gioco Champions. Finale complicato per lo Spezia bisognoso di punti.
Fiorentina-Lazio 2 a 0. Dammi un portiere e un centravanti che salvo baracca e burattini: lo show di Vlahovic e le parate di Dragowski. Duro colpo all’Aquila nella lotta per la Champions. Inzaghi dovrebbe interrogarsi sui risultati interni e quelli esterni, fuori sempre vicino al KO.
Juventus-Milan 0 a 3. La Juventus non c’è più. Il Diavolo e Ibra cuociono alla brace la Signora, Pirlo e CR7. A 270’ dalla fine Juventus fuori dalla Champions. Al capezzale della Signora è spuntato all’improvviso sul campo anche John Elkann, una presenza importante per capre cosa succede tra suo cugino, Nedved e Paratici. Fuori dalla Coppa con le grandi orecchie un bagno di euro che neanche la Fiat potrebbe digerire e supportare.
Parma-Atalanta 2 a 5. Obiettivo secondo posto per Gasperini a suon di gol.
Verona-Torino 1 a 1. Botta e risposta nel finale, Juric padrone del gioco per lungo tempo, Nicola padrone della difesa granata.
Roma-Crotone 5 a 0. Non serviva neanche il “core” romano contro un Crotone emarginato .
Benevento-Cagliari 1 a 3. Colpo salvezza dei sardi con l’aiuto del VAR Mazzoleni. Presidente del Benevento furioso a fine gara non le manda a dire alla categoria arbitrale.
Genoa-Sassuolo 1 a 2. La squadra di De Zerbi cerca il 7° posto in classifica, il Genoa ritorna nei guai per due ore, ma il Cagliari lo rianima. Ora non ci sono più scuse con 5 punti in più del Benevento. Il Genoa fa gol, ma viene castigato da un non fallo di Destro, accettato da tutti, dal Direttore di gara in primis, e non da Pairetto al Var. Pairetto non ha mai digerito Mariani internazionale e lo induce a sbagliare, anche se la personalità nell’arbitraggio non può essere un optional. Il Grifone con il rigore non concesso contro la Fiorentina e il gol annullato a Zajc sarebbe già salvo. Pairetto perché non ha giudicato con lo stesso metro il fallo su Destro di Chiriches, anche quello dubbio? Solo Saccani alla moviola della Domenica sportiva gli ha dato ragione. Povero calcio, con uno che giudica che aveva problemi a giudicare già quando arbitrava.