“La nostra è stata un’impresa straordinaria fatta grazie ai giocatori, allo staff, alla società, al direttore sportivo. Il tutt’uno ha fatto sì che accadesse tutto questo”. Così Davide Ballardini, ai microfoni di SkySport, poco dopo la vittoria del suo Genoa contro il Cagliari. “Tutti pensano con una testa, tutti pensano all’essere utili. La mentalità è un coinvolgimento totale nelle due fasi di gioco, con le idee chiare. Sono convinto che il Genoa, che ha fatto 35 punti da quando siamo arrivati noi, lo ha fatto grazie al coinvolgimento, al lavoro quotidiano e anche alla sofferenza. Servono idee chiare e qualità, fondamentali. Ma prima delle qualità di ognuno c’è tutto questo”.
Sull’esordio in Serie A di Yayah Kallon: “L’ho visto arrivare mercoledì e mi sono anche molto arrabbiato, perché ho pensato: ‘Ma come, sono qui da mesi e me lo fate vedere solamente a fine campionato?’. È un ragazzo interessante: quando dico che serve avere una rosa di 16-18 giocatori e poi 7-8 giovani intendo questo, così hai già fatto la rosa del prossimo anno. Lui mi sembra un ragazzino molto serio. E quello che ha passato certamente è una cosa che a lui può dare una motivazione in più. Quel che posso dire è che ero solo molto arrabbiato, perché me l’hanno fatto vedere molto tardi”.
Ancora Ballardini: “La mia storia è questa. A Cagliari, dopo che ci sono stato, per 7-8 anni hanno fatto le cose che avevo imposto io. A Palermo, dopo che sono arrivato, hanno continuato a giocare con quella disposizione per diversi anni. Al Genoa, dove ho iniziato una sola volta, dopo 7 partite eravamo all’8º posto con 12 punti. Questo solo per sottolineare quanto fatto prima di oggi”. Sul futuro, il mister non si sbilancia ma ricorda: “Se qualche anno fa il Genoa aveva 12 punti dopo aver fatto il ritiro, io chiedo: come mai dopo poche partite Ballardini è andato via dal Genoa? Questo per dire che al Genoa possono succedere anche queste cose. Tutto qua”.
Di seguito le parole di Ballardini a Genoa Channel – IN AGGIORNAMENTO