Continua il viaggio attraverso le Nazionali che parteciperanno al torneo di Euro2020: è il turno della Svizzera, appartenente allo stesso girone dell’Italia e guidata dall’ex allenatore della Lazio Vladimir Petkovic.
IL PERCORSO – I rossocrociati di mister Vladimir Petkovic si sono qualificati come primi nel gruppo D di qualificazione, raccogliendo 17 punti totali frutto di 5 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta. La Svizzera si è fermata agli ottavi di finale sia durante l’ultima edizione degli Europei in Francia nel 2016 sia nell’ultimo Mondiale giocato in Russia nel 2018, uscendo sconfitta rispettivamente contro Polonia e Svezia. Pur non avendo mai portato a casa grosse soddisfazioni nella propria storia, la Nazionale svizzera si è sempre dimostrata una formazione solida da affrontare, ed in un girone equilibrato con Italia, Galles e Turchia può puntare al raggiungimento della fase finale come seconda classificata o migliore terza.
COME GIOCA – Da quando ha ottenuto la panchina della Svizzera nel 2014, Vladimir Petkovic predilige un modulo mutevole che da 4-4-2 può trasformarsi in 4-2-3-1, con due centrocampisti di rottura nel mezzo e tre elementi più offensivi per dare man forte all’unica punta. La miglior formazione possibile prevede Sommer fra i pali ed in difesa la coppia centrale formata da Schar e Akanji. Corsia destra in mano a Widmer mentre a sinistra è intoccabile il laterale del Torino Ricardo Rodriguez. Tra la mediana ed il cerchio di centrocampo troviamo Remo Freuler ed il capitano Xhaka a fare da rompi-gioco e smista palloni, mentre la trequarti è il territorio del reparto offensivo: le due punte sono il bomber del Benfica Seferovic e il rapidissimo Embolo, che può coprire anche il ruolo di esterno destro. Le due ali sono entrambe mancine, Zuber si piazza a sinistra mentre Shaqiri gioca a destra a piede invertito: proprio dai piedi dell’esterno del Liverpool partono le manovre più pericolose della Svizzera, visto che grazie al suo mancino telecomandato è in grado di lanciare a rete i compagni oppure accentrarsi e tentare la conclusione dalla distanza. Ottimo battitore anche su calcio piazzato.
IL TECNICO – In possesso di tre nazionalità, Vladimir Petkovic è nato nel 1963 a Sarajevo, in ex Jugoslavia ed attuale Bosnia-Erzegovina: è di origine croata ma da calciatore è stato naturalizzato svizzero, anche perché ha passato gran parte della sua carriera nel paese dei cantoni. Dopo aver allenato in varie società fra Svizzera e Turchia, dal 2012 al 2014 è alla guida della Lazio, con cui vince una Coppa Italia nel 2013 contro la Roma. Dopo l’esperienza italiana, nel 2014 viene selezionato per occupare la panchina della nazionale svizzera. Soprannominato “Il Dottore”, è noto per la sua duttilità tattica e la capacità di interpretare l’andamento della gara, cosa che lo porta spesso a sperimentare nuovi schemi di gioco e nuove soluzioni d’attacco a partita in corso e curando ogni minimo dettaglio.
DA TENERE D’OCCHIO – Fra i marcatori più efficaci nella storia della Nazionale svizzera ci sono il bomber Haris Seferovic e il fantasista Xherdan Shaqiri, che attualmente occupano il sesto e quinto posto nella classifica dei cannonieri all-time della Svizzera. La retroguardia elvetica può contare su giovani centrali promettenti come Akanji del Borussia Dortmund e Nico Elvedi del Borussia Mönchengladbach in alternativa a Fabian Schar. In attacco, oltre al già conosciuto Breel-Donald Embolo, spazio anche al classe ’98 Ruben Vargas, che in due stagioni di Bundesliga ha segnato 13 gol con la maglia dell’Augsburg.