Il Genoa Primavera di Luca Chiappino torna in campo a pochi giorni dalla cocente delusione per la sconfitta in rimonta contro il Sassuolo, risultato che ha di fatto vanificato la possibilità di giocarsi un posto alle fasi finali del campionato. A Zingonia i Grifoncini affrontano l’Atalanta, obbligata a vincere per non rischiare di venire agganciata dalla SPAL e avvicinata ulteriormente da Milan e Sassuolo. Arbitra Pashuku di Albano Laziale.
LA FORMAZIONE DEL GENOA (5-3-2) – Agostino; Boci, Marcandalli, Piccardo, Serpe, Dellepiane; Maglione, Sadiku, Turchet; Yayah Kallon, Felipe Estrella. A disposizione: Tononi, De Angelis, Dumbravanu, Zaccone, Boli, Zielski, Zenelaj, Vassallo, Konig, Conti, Corci, Della Pietra. Allenatore: Chiappino
LA FORMAZIONE DELL’ATALANTA (3-4-2-1) – Dajcar; Scalvini, Berto, Ceresoli; Ghislandi, Gyabuaa, Giovane, Renault, Ghisleni, Cortinovis; Italeng. A disposizione: Sassi, Scanagatta, Grassi, Oliveri, De Nipoti, Falleni, Mehic, Kobacki, Gelmi. Allenatore: Brambilla
LA PARTITA – Il primo quarto d’ora di partita è molto combattuto e povero di occasioni. I nerazzurri ci provano con maggiore insistenza, forti della padronanza nel possesso palla, i rossoblu chiudono bene sui calci piazzati e provano ad affacciarsi dalle parti di Dajcar con rapide combinazioni in contropiede.
Al 17′, dopo che un’ottima azione del Genoa era stata vanificata da un leggero fuorigioco, l’Atalanta va molto vicina al vantaggio con un traversone da destra verso sinistra, in classico stile “gasperiniano”: lancio di Ghislandi, spizzata col tacco di Renault al centro dell’area, dove Ghisleni manca il colpo vincente. Nell’azione successiva sono i Grifoncini a rendersi pericolosi, impegnando qualche minuto più tardi il portiere sloveno con un colpo di testa sferrato da Boci. Al 26′ padroni di casa vicini al gol con un bel tiro di Cortinovis, di poco a lato.
Al 32′ la squadra di Brambilla passa con Ghislandi: il laterale è abile a incunearsi in area e ricevere il pallone da Gyabuaa dopo una serie ravvicinata di tocchi, combinazioni di prima intenzione. Difesa genoana immobile: 1-0. Al 40′ ci prova di testa Italeng: palla a lato. Al 41′ Kallon è straordinario nell’inventarsi il pareggio genoano: semina il panico nella difesa avversaria, salta due avversari con una serpentina, viene spintonato ma rimane in piedi e supera il portiere con un tocco leggerissimo.
All’ora di gioco, in una ripresa dove l’Atalanta riparte con veemenza, l’Atalanta torna avanti su calcio di rigore letteralmente inesistente concesso dall’arbitro Pashuku che vede un braccio largo che non c’è di Serpe su Italeng, che cade a terra con troppa facilità e tradisce l’arbitro della sezione di Roma, che ammonisce il capitano rossoblu. Dal dischetto Cortinovis spiazza Agostino e porta la gara sul 2-1. Risuona forte a Zingonia il “non molliamo” di mister Chiappino.
È una marcatura, quella di Cortinovis, che non spegne il Genoa, ma indirizza senz’altro la gara. I ragazzi di Chiappino restano in partita sino alla fine, anche nell’extra time del secondo tempo (5′) che sarà così abbondante tra infortuni e gioco fermo. Al triplice fischio Atalanta che sale a 48 punti, a -3 dalla vetta occupata dalla Juventus, col Genoa che rimane a quota 36.