È stato diffuso ufficialmente il regolamento della prossima Coppa Italia fino alla stagione 2023/24. Vi parteciperanno tutte le 20 formazioni di Serie A e tutte le 20 formazioni di Serie B, mentre completeranno l’organico quattro società “invitate dall’Organizzatrice”, come recita il comunicato. Un termine, “invitare”, che la dice lunga sulla retorica fatta intorno alla Superlega, contro ogni principio di romanticismo calcistico, quando in seno si progettava già una Coppa Italia ben lontana dagli schemi inglesi, ma proiettata a tagliare fuori quasi del tutto il calcio di Lega Pro. Quello per il quale un palcoscenico prestigioso poteva significare moltissimo.
Ma come si svolgerà la nuova Coppa Italia? Ci saranno turni ad eliminazione diretta sino alla finale disposti sul consueto tabellone in stile tennistico. Otto squadre partiranno al turno preliminare, 28 dai trentaduesimi di finale e le restanti 8, le cosiddette Teste di Serie A, entreranno in gioco dagli ottavi.
Per determinare la composizione del tabellone ci sarà un Ranking basato su criteri di posizionamento finale nella stagione precedente. La vincitrice della Coppa Italia (Juventus) sarà testa di serie così come le squadre dalla 1° alla 7° posizione (Inter, Milan, Atalanta, Juventus, Napoli, Lazio, Roma) con l’ottava che rientra in gioco solamente laddove la vincitrice della Coppa Italia rientri fra le prime sette. Situazione che si verificherà quest’anno visto il successo della Juventus che farà così diventare il Sassuolo ultima testa di serie.
A scendere nella numerazione si troveranno altre sedici squadre. Si tratta delle restanti formazioni di Serie A dal nono al diciassettesimo posto (il Genoa occuperà lo slot numero 11), comprese le tre neopromosse (Empoli, Salernitana, Venezia avranno i numeri 18, 19 e 20), le tre retrocesse (che avranno il numero 21, 22 e 23 nel tabellone) e la perdente della finale playoff (Cittadella).
Gli slot dal numero 25 sino al numero 36 si completeranno con le restanti dodici squadre provenienti dal campionato di Serie B (in ordine di classifica: Monza, Lecce, Brescia, Chievo, Spal, Frosinone, Reggina, Vicenza, Cremonese, Pisa, Pordenone, Ascoli), mentre dal numero 37 al 40 si troveranno le formazioni promosse dalla Lega Pro alla cadetteria (Como, Perugia, Ternana e una tra Albinoleffe, Alessandria, Padova e Avellino ancora impegnate nelle semifinali playoff). Le ultime quattro squadre saranno le tre migliori seconde del campionato di Lega Pro e la numero 44 la vincitrice della Coppa Italia Serie C (che però nell’edizione 2020/2021 è stata annullata e non si è disputata). Il Regolamento, in tal senso, prevede ripescaggi e incroci di varia natura che è ancora impossibile determinare. Quello che invece è chiaro è che ci saranno nuovamente le cinque sostituzioni, ma anche l’utilizzo del VAR già a partire dai trentaduesimi di finale e la Goal Line Technology a partire dagli ottavi.
Un ultimo punto di non poco conto va sottolineato ed è quello che dà un valore ulteriore all’undicesimo posto centrato da mister Ballardini. Non ha avuto solamente un riflesso di natura economica, ma il piazzamento finale è vantaggioso anche per quanto concerne la Coppa Italia. Il Genoa entrerà in gioco ai trentaduesimi di finale e sa già di giocare al Ferraris (e ciò accadrà anche in caso di passaggio del turno, ndr). Ma il dato interessante è che il Genoa, in virtù del proprio piazzamento, affronterà una delle formazioni provenienti dalla Lega Pro, una di quelle squadre reduci dallo spareggio che le farà accedere al tabellone da quaranta squadre. Stessa sorte toccherà a Sampdoria, Bologna ed Hellas Verona.
Stando alla numerazione del tabellone, il Genoa dovrebbe affrontare la vincente dell’incontro fra numero 38 (una delle quattro promosse in Serie B) e numero 43 (una fra Catanzaro, Alessandria e Padova, ma solo nel caso queste ultime due non vengano promosse in Serie B). In caso di passaggio del turno affronterà la vincente dell’incrocio fra numero 19 e numero 30, che ad oggi dovrebbero coincidere con Salernitana e Frosinone.