IL PERCORSO – La Slovacchia di Stefan Tarkovic, reduce da due turni di playoff al cardiopalma contro Irlanda (vinta ai rigori) e Irlanda del Nord (vinta ai supplementari), ha fatto parte del girone di qualificazione che porterà più squadre ai prossimi campionati Europei: si tratta del Gruppo E, da cui sono passate Croazia, Galles, Ungheria e proprio i “falchi” capitanati da Marek Hamsik.
COME GIOCA – Nelle ultime uscite in vista della competizione, la squadra è scesa in campo con un modulo che oscilla fra il 4-2-3-1 e il 4-3-3: le certezze in difesa si chiamano Skriniar, Hubočan e il gregario Pekarik, senza dimenticarsi di Vavro, reduce da una discreta stagione con la maglia dell’Huesca. Con Hamsik a Trebisonda per firmare con il suo nuovo club, il commissario tecnico si è affidato all’accoppiata formata dal veterano Kucka e Hromada – l’ultimo ad aggiungersi alla lista dei convocati – alle spalle di Duda, giocatore dotato di tecnica decisamente sopra la media. Sulle fasce l’ex Pescara Weiss e l’astro nascente del Sassuolo Haraslin, in attacco ballottaggio a tre fra Duris, Bozenik e Schranz. Fuori per un infortunio dell’ultimo minuto la stellina Strelec, su cui avremmo puntato diverse fiches nel capitolo sui giocatori da tener d’occhio.
IL TECNICO – Classe 1973, Tarkovic conosce a menadito il calcio slovacco, in cui lavora ininterrottamente ormai da una ventina d’anni. Diversi di questi sono stati trascorsi nei settori giovanili delle nazionali minori, con una brevissima parentesi negli Emirati Arabi con il ruolo di assistente.
DA TENER D’OCCHIO – Puntiamo su Bozenik, possente nel farsi largo e prepotente in area di rigore. Dal suo passaggio in Olanda, alla corte del Feyenoord, ha faticato a trovare spazio e soprattutto la porta. Complice la poca concorrenza per un posto al centro dell’attacco, avrà modo di rifarsi lungo tutto l’Europeo.