Da una decina di giorni sono entrate in vigore le nuove regole del gioco del calcio promosse dall’IFAB (International Football Association Board), che aveva deliberato già in primavera nuove modifiche al Regolamento specificando che, salvo deroghe, sarebbero entrate in vigore dal prossimo 1 luglio. L’Europeo sarà il primo palcoscenico nel quale verranno applicate.

L’oggetto delle modifiche resta principalmente il fallo di mano. Cosa dice la nuova regola? La nuova regola dice che è fallo di mano quando il giocatore “tocca deliberatamente la palla con la mano oppure il braccio, ad esempio spostandoli verso la palla” o quando “tocca la palla con la mano oppure il braccio quando ha reso il suo corpo più grande in un movimento innaturale”. Poco di nuovo in tal senso, ovvero sia viene considerata un’infrazione quando nel gesto si ravvisano volontarietà oppure non naturalezza del movimento del corpo (il giocatore, in altre parole, muove mani o braccia in maniera non giustificabile rispetto al movimento del corpo che sta compiendo).

Qual è la vera novità? La vera novità è che non sarà più considerato falloso, a patto che sia involontario, quel tocco di mano “che porti un compagno di squadra a segnare un gol o ad avere un’opportunità di segnare“. C’è da immaginarsi che il nuovo discrimine sarà fra arbitri che valutino o meno involontario uno specifico tocco di mano o braccio quando gli arti non siano così innaturalmente larghi da poter essere considerate gestualità volontarie. Di seguito la nuova Regola 12 del Regolamento:

Commetterà un fallo il giocatore che:

  • tocca volontariamente la palla con la mano o il braccio, ad esempio facendo un movimento verso la palla con queste parti del corpo;
  • tocca la palla con la mano o il braccio quando la mano o il braccio è posizionato in modo innaturale e fa sì che il corpo occupi più spazio. Si riterrà che un giocatore abbia fatto occupare al suo corpo più spazio in modo innaturale quando la posizione della sua mano o del suo braccio non sono una conseguenza del movimento del suo corpo in quella specifica azione o non può essere giustificata da tale movimento. Mettendo la mano o il braccio in questa posizione, il giocatore rischia che la palla colpisca quella parte del suo corpo e ciò costituisce un’infrazione;
  • segna un gol nella porta avversaria o direttamente con la mano o il braccio – anche se l’azione avviene accidentalmente – compreso il portiere oppure segna subito dopo che la palla ha toccato la mano o il braccio, anche accidentalmente“.

Tradotto, i direttori di gara dovranno valutare quali contatti di mano rappresentino un’infrazione. “Gli arbitri devono valutare la posizione della mano o del braccio in relazione all’azione del giocatore in una situazione specifica. Le azioni in cui un compagno di squadra tocca accidentalmente la palla con la mano o il braccio appena prima della porta oppure quando, toccando accidentalmente la palla con la mano o il braccio, crea un’occasione da rete non saranno più considerate infrazioni”.

Ma non sono le uniche modifiche approvate dall’IFAB. Si è deciso, per esempio, di applicare la definizione di “braccio” come parte del corpo che termina sotto l’ascella anche nella valutazione al VAR del fuorigioco. In altre parole, non varrà più la spalla come parte del corpo in potenziale offside. Si è anche discusso dell’emendamento sin qui temporaneo della Legge 3, quella legata al numero massimo di cambi a partita, e si sta valutando quale impatto stia avendo nel calcio giocato e se non sia urgente procrastinare questo ampliamento nel numero di cambi oltre il prossimo mese di luglio.

In ultimo, si è aperto un filone di discussione sul fuorigioco. L’IFAB ha incamerato alcuni suggerimenti arrivati dalla FIFA e si lavorerà per capire se nuove interpretazioni saranno introdotte anche in questo ambito.

Nel determinare se un giocatore è in posizione di fuorigioco, le mani e le braccia dei giocatori non saranno prese in considerazione, neppure nel caso di portieri. Al fine di determinare chiaramente le infrazioni di fuorigioco, il limite superiore del braccio coincide con il punto inferiore dell’ascella”. In altre parole, come spiega l’IFAB chiaramente, “per i falli di mano la spalla non è considerata parte del braccio. Pertanto, è una parte del corpo con cui può essere segnato un gol in maniera regolamentare, e ciò dovrebbe essere considerato anche quando si valutano situazioni di fuorigioco“.

Leggere modifiche anche per quanto riguarda la Goal Line Technology. “Il dispositivo deve indicare immediatamente se una rete è stata segnata e confermarla automaticamente entro un tempo massimo di un secondo, dati che saranno trasmessi solo alla squadra arbitrale (tramite orologio arbitrale, vibrazione e segnale visivo). La segnalazione può essere trasmessa anche alla sala video“. Infine, un’indicazione sulla concessione dei recuperi a fine partita“Si chiarisce che se, ad esempio, verso la fine della partita si verifica un’interruzione che dura più a lungo del tempo rimasto in gioco, il “tempo aggiunto” (mostrato dal quarto uomo) corrisponderà al tempo di gioco residuo, non alla durata di detta interruzione”.

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