Ciao Roberto. Stasera guarderai per la prima volta il tuo Genoa dal terzo anello in compagnia di tanti altri che continueranno a fare il tifo come quando erano nella Gradinata Nord.
Ti ho conosciuto come ultras ai tempi del “Genoa Club Borgoratti“, sul pullman capitanato da Callaghan, con tanti della Fossa dei Grifoni partendo a qualsiasi ora della notte per raggiungere qualsiasi campo sparso nella penisola italiana che fosse in C, B e A.
Ti ho sempre contemplato per il tuo modo di comportati, nell’intrigarti e interessarti dei problemi degli altri, pronto a fare del bene non solo nel Tempio della Nord. Non eri amante del male.
Ti sei tirato su le maniche, ti sei buttato nelle mischie sempre con lo spirito di paciere, un modo diverso di vivere la Gradinata Nord. Hai fatto qualcosa di impossibile con altri ultras nell’aiutare i bisognosi, non solo genoani ma in tutto il mondo, con iniziative umanitarie e di solidarietà. C’è un’ospedale in Kurdistan che potrebbe portare il tuo nome.
Sei stato l’artefice della Cooperativa Genova e della rinascita di persone svantaggiate, genti che difficilmente senza il tuo aiuto difficilmente avrebbero trovato inserimento nel mondo del lavoro.
Grazie Roberto, Ciao Roberto, riposa in pace e continua a seguire il Vecchio Balordo ché ne avrà sempre bisogno.