Bicchiere mezzo pieno e organico da completare per Genoa e Perugia. L’esame del Ferraris di domani sera contro la formazione umbra, valido per i trentaduesimi della nuova Coppa Italia, al di là del passaggio del turno, sarà un test importante per il Vecchio Balordo per vedere la tenuta difensiva e quella offensiva. Sotto i riflettori andranno in particolare il centrocampo e le corsie laterali a 7 giorni dal debutto in campionato.
Un debutto ufficiale dopo un mese di preparazione: le sensazioni di Ballardini sul percorso effettuato in questo mese di lavoro le conosceremo durante la partita, essendo il Grifone dal suo arrivo al Pio Signorini chiuso nella propria bolla ogni giorno.
Ballardini, oltre monitorare con la società il calciomercato e le richieste effettuate, avrà lavorato sul campo con la voglia di migliorare nel rimediare ai difetti dello scorso anno cercando, per adesso, di far bastare e migliorare l’organico a disposizione.
Prove di Genoa. Di vero Genoa. O almeno di quello che, aspettando notizie dal mercato, potrebbe essere la formazione più simile che dovrebbe debuttare il 21 agosto in campionato. Ballardini dovrebbe avere a disposizione i nuovi Hernani e Ekuban: difficilmente in campo da subito, ma c’è l’idea di inserirli a partita in corso e iniziare a capire se ciò che ha in mente avrà un seguito.
La curiosità sarà tutta per Ekuban. L’attaccante ghanese, ma con passaporto italiano, può diventare un jolly per Ballardini. Seconda punta in un 3-5-2 o 4-4-2, esterno mancino in tutte le variazioni del 4-3-3, pronto a sfruttare gli spazi in profondità ma anche pronto a dare la giusta copertura. Se Eukuban capisce subito di doversi sacrificare avrà spazio nelle strategie del tecnico rossoblu. La tattica di Ballardini e del suo staff è di utilizzare il 4-3-3 e le appendici, ancora una volta potrebbero essere legati a quello che passa la rosa in questo momento.
Avversario sarà il Perugia, che gioca col 3-4-1-2. La formazione che ha Passat il turno con il Südtirol: Chichizola; Sgarbi, Angella (Curado), Dell’Orco; Falzerano (Righeti), Burrai, Vanbaleghem, Lisi; Kouan; Carretta (Bianchimano), Murano (Melchiorri). Perugia promosso in Serie B nella stagione finita a maggio scorso.
Il nuovo tecnico Albini, che arriva dalla Reggiana, in un mese di preparazione ha cercato di far capire i suoi principi di gioco: giocare alto, aggressivo, spingere sulle corsie laterali. La crisi del gol dei Grifoni umbri il tecnico vorrebbe migliorarla come successe alla Reggiana facendo fare 14 gol su 31 realizzati a centrocampisti e difensori.
Contro il Cesena, il Montevarchi e il Südtirol i perugini, pur non prendendo neanche una rete, comprese le altre due gare con i dilettanti del Suplizia e la Virtus Sangiustino, hanno avuto difficoltà nella tenuta difensiva del centrocampo a quattro e sono risultati arruffati in fase di possesso, pur dimostrando di cercare di mettere in mostra l’identità precisa voluta da tecnico.
Il tecnico dovrà lavorare molto se vorrà giocare alto nel cercare di creare occasioni come spingere sulle corsie non correndo a vuoto. Altra curiosità se Albini contro il Genoa cercherà le stesse situazioni di gioco viste nelle gare di allenamento oppure opterà per una strategia più attendista adattandosi alla gara del Genoa.
Arbitrerà Antonio Rapuano della sezione di Rimini. Gli assistenti di linea saranno Bresmes (Bergamo) e Ceccon (Lovere), quarto uomo Fiero (Pistoia). Al VAR siederà Banti della sezione di Livorno coadiuvato dall’AVAR Raspollini (Livorno). Sarà l’ottava direzione di gara col Perugia in carriera, la seconda coi rossoblu dopo Hellas Verona-Genoa del 19 ottobre 2020, gara coincisa col ritorno in campo del Grifone dopo il focolaio Covid scoppiato qualche ora dopo Napoli-Genoa.