Partito il campionato 2021/22. Sono tornati in campo gli allenatori “giochisti”, Spalletti, Sarri e i tattici Allegri. Tutto si è visto nella prima giornata di campionato. I tattici hanno giocato sulle deficienze e sulla debolezza dell’avversario, gli strateghi invece con un piano preciso per portare a casa il risultato.
Allegri è stato la prima vittima dei tattici facendosi recuperare e pareggiare dall’Udinese di Gotti. Ha voluto confermare le sue dichiarazioni quando fu nuovamente ingaggiato dalla Signora: “la formazione della Juventus non sarà più Ronaldo e altri 10 ma la deciderà l’allenatore“.
Sarri nella sua Empoli ha fatto vedere il sarrismo in embrione, Spalletti a Napoli ha avuto bisogno di due rigori per vincere con i lagunari. L’unico a godere è Mourinho che ha subito messo il timbro di fabbrica da Special One sulla Roma.
Vista la partenza non sarà un campionato in cui le ultime tre arrivate dalla B faranno la parte di Cenerentola: grinta, seguito di tifosi, corsa daranno fastidio.
Qualità e tecnica mancano in troppe squadre, l’ultima settimana di calciomercato si cerca di arginare, solo la grinta e la corsa potranno essere la carta vincente affinché al giro di boa possano apparire squadre quasi condannate sulla strada della Serie B.
La lotta scudetto e Zona Champions supereranno sicuramente l’inverno, questione di manico degli allenatori e di giocatori che possono fare la differenza nelle solite che si giocano quelle posizioni. Dalle parole e dalle amichevoli estive si uscirà alla svelta perché il gioco non si compra e tante squadre come le cosiddette Big dovranno costruirlo, non solo rodarlo.
Tornato il pubblico allo Stadio. Una bellezza che non bisognerà disperdere per lamentarsi a posteriori. A San Siro lo speaker con la partita in corso ha rivolto decine di appelli per attenersi alle norme Covid con il distanziamento e le mascherine: parole al vento.
La vetrina della prima giornata di campionato è stata per Dzeko che ha fatto dimenticare Lukaku. Dietro la lavagna su tutti i quotidiani sportivi e politici con la pagina calcistica il Genoa e Preziosi per non aver presentato contro i Campioni d’Italia una squadra degna di quel nome e della sua gloria.
Le parole sulla vendita del Genoa hanno un effetto in bocca e un altro negli orecchi. Lanciato il sasso, non da parte dei giornalisti, ma da qualche gola profonda in questo particolare e delicato momento del calciomercato dopo una estate passata in silenzio, come un pesce dentro l’Acquario di Pegli, difficile da capire. Se ci sarà l’operazione, ci vorrà il tempo delle castagne.
Inter-Genoa 4-0. I quattro squilli del Biscione dopo 48 ore vengono messi in dubbio da tanti addetti ai lavori per l’evanescenza del Vecchio Balordo. Per capire se l’Inter è ripartita dopo le eccellenti partenze al calciomercato meglio aspettare qualche altra giornata di campionato.
Empoli-Lazio 1-3. La risposta di Sarri all’Inter. La Lazio ha vinto, ma funziona dalla metà campo in su. Sarri dovrà registrare la fase difensiva spesso in balìa contro la squadra di Andreazzoli che ha continuato ad attaccare senza timori e con personalità.
Torino-Atalanta 1-2. Perde Juric, vince Gasperini sul gong finale. Gasp alla fine ha ammesso: “è andata bene, non meritavamo contro un Toro che ha incassato applausi. La squadra gioca come vuole il Pirata: rapida, aggressiva, verticale senza paura“.
Verona-Sassuolo 2-3. Il rosso a Veloso condanna gli scaligeri alla sconfitta. Il colpo del Sassuolo si potrebbe riassumere in quel episodio. Di Francesco parte male, bene il neo allenatore in A Dionisi. Super Zaccagni non basta contro un Sassol più scaltro e feroce dentro l’area di rigore.
Al Sud festa per Mou e Spalletti. La Roma batte la Fiorentina 3-1. Viola subito in salita per il tackle esagerato di Dragowski su Abraham. Mou ringrazia e sfrutta la superiorità. La lezione di Italiano per i gigliati deve migliorare in fase difensiva.
Soffroni Spalletti e il Napoli contro un Venezia coriaceo giocando buona parte della partita in 10 perché Osimhen ha pensato di essere su un ring invece di essere al Maradona Stadium. Due rigori per abbattere i lagunari, uno sbagliato da Insigne. Il Venezia in superiorità numerica ha giocato corto, reattivo e concentrato, ma spuntato. C’è voluto un colpo di Lozano per far tornare il sorriso al Maradona Stadium e un errore difensivo permettendo ad Elmas subentrato a Zielinski infortunato di avventarsi sul pallone vagante e fare gol.
Udinese-Juventus 2-2. Troppa allegra la Signora del calcio. In vantaggio di 2 a 0 si fa rimontare grazie alle papere del portiere Szczesny, che ha pensato di essere Pelè dentro la sua area di rigore. Dybala trasformato da Allegri, CR7 in panchina con Chiesa. Il tatticismo di Allegri lo ha fregato: ha iniziato con il 4-4-2 e ha finito dopo il pareggio dei friulani schierandosi a specchio con il 3-5-2. Bene l’Udinese che ha sfruttato le deficienze della Juventus come ai tempi di Pirlo. Sfortunata la Signora colpendo due pali.
Bologna-Salernitana 3-2. Sudano i petroniani per abbattere una Salernitana messa in campo da Castori in modo consistente. Partita con tre cartellini rossi. la spuntano 2 gol di testa di De Silvestri dimenticato dentro l’area campana.
Cagliari-Spezia 2-2. Considerato l’agosto di Thiago Motta alle prese con il Covid senza nessuna partita amichevole, lo Spezia a Cagliari ha dimostrato di avere l’identità dell’allenatore: senza paura, sempre in partita, votata all’attacco con un sistema difensivo fatto di raddoppi e tanta corsa. Il pareggio è più che meritato e senza la valutazione dei calci di rigore di Forneau e il Var poteva essere anche pieno. Il Cagliari senza Joao Pedro sarebbe affondato.
Sampdoria-Milan 0-1. Al Diavolo bastano due errori consecutivi dei blucerchiati (Augello e Audero) e un tiraccio di Diaz per portare via il risultato pieno dal Ferraris. La Sampdoria ha giocato alla pari, ma è stata spuntata con Quagliarella ingabbiato e Gabbiadini a fasi alterne.
Arbitri, tanti giovani, salvati dal VAR non solo sui fuorigioco. Intanto DAZN, come volevasi dimostrare, ha esordito con blackout e proteste. Non ci ha pensato per tutta l’estate a porre rimedio, difficile, passare il calcio lo sport più seguito in Italia tramite internet. Il problema è da risolvere alla svelta perché è la prima volta in assoluto nella storia televisiva del pallone che DAZN possiede i diritti di tutte le gare in esclusiva. Continuando toccherà alla Lega di Serie A, dopo aver incassato gli euro in più senza pensarci, e a DAZN trovare accordi con Sky e Rai, come è successo per vedere le gare dentro i bar, per avere canali televisivi.