La seconda giornata di campionato ha confermato che quasi tutte le squadre, eccetto l’Inter, avranno bisogno del calciomercato.
L’uomo in vetrina dopo due partite non è un calciatore, ma Marotta, il dirigente dell’Inter: senza Lukaku, Hakimi e Conte il Biscione può continuare ad avere aspettative per difendere il titolo di campione d’Italia.
A punteggio pieno le squadre milanesi, le romane e il Napoli. La sorpresa è la Roma: l’effetto Mourinho dà i suoi frutti, la Lupa non è più pecora. La Juventus non è più colpa di Pirlo ma dei dirigenti, della programmazione e delle idee degli uomini mercato. Nedved non può sostituire Marotta o Paratici. La famiglia Agnelli quest’anno non potrà nascondersi come Adamo e Eva dietro la foglia di Ronaldo, la cui rinuncia è giusta, ma affrettata senza che i dirigenti avessero prima azzeccato un sostituto anche se non all’altezza di CR7.
Non è una vera sorpresa l’Empoli, basta far lavorare Andreazzoli. Il “nonno”, come lo chiamano da quelle parti: ha messo in piedi una squadra di giovani e sconosciuti che ha lasciato il segno nel giorno in cui all’Allianz Stadium veleggiava sul campo e sugli spalti il fantasma di CR7.
Tanti i personaggi che potrebbero avere la vetrina della seconda giornata di campionato, la nostra per Juric e per Pellissier.
Juric non le ha mandate a dire pubblicamente a Cairo, il Presidente proprietario di giornali e televisioni: “sto allenando una squadra che in due anni ha preso 140 gol salvandosi all’ultima giornata, ha pure venduto calciatori. Mi hanno fatto firmare un contratto di tre anni promettendomi un progetto tecnico ma adesso siamo né carne né pesce“. La risposta Juric se l’aspetta entro stasera dal calciomercato. Nessuna sorpresa se mollerà il contratto.
Pellissier, mentre Verona faceva funerali e parole per il fallimento del Chievo, ha messo mano alla rifondazione dei clivensi. Stessa operazione da bomber iniziata qualche giorno prima da Protti per rilanciare il calcio a Livorno dopo l’esclusione da parte della FIGC.
Al Venerdì dopo l’ultima rovesciata di CR7 scappato da Torino, l’ultimo arrivato in casa Inter Correa ha abbattuto nella ripresa il Verona con una doppietta. Risultato di 3 a 1 per Inzaghi con gol al rientro per Lautaro Martinez. Di Francesco e il suo gioco continuano ad illudersi, 6 gol in due partite.
Udinese-Venezia 3 a 0. I friulani vanno, i veneziani affondano. Zanetti, allenatore lagunare, ha subito capito che la Serie A non è la B. Ha idee, la manovra gira, mancano i calciatori.
Al sabato mentre la Bebe Vio infilzava la cinese e altra medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Tokyo Andreazzoli infilzava Allegri con altro numero 7, Mancuso. Abbandonato da “Grazzie a tutti”, Allegri pur cambiando tre volte modulo per abbattere l’Empoli non è stato allegro. Gioia Andreazzoli per aver messo su nuovamente una squadra che non ha patito la Juventus proponendo anche un calcio piacevole, con idee, e lanciando altri due giovani che creeranno plusvalenze per il Presidente Corsi: Samuele Ricci e Nedim Bajrami, protagonisti già nel calciomercato invernale 2022.
Fiorentina-Torino 2 a 1. Italiano c’è, Vlahovic e Gonzalez anche. Il Toro no, scornato non ha retto il ritmo della viola. Juric ha provato a metterla sul fisico. Belotti e Sanabria assenti mai serviti, Pjaca subentrato non si è visto.
Lazio-Spezia 6 a 0. Sarrismo da giostra o Thiago Motta da baraccone nella fase difensiva? Thiago Motta conferma il suo gioco senza filtro e spregiudicato nel pressing e la difesa a tre viene asfaltata da una tripletta di Immobile.
Atalanta-Bologna 0 a 0. La notizia è che la Dea non ha fatto gol. Prestazione di carattere dei felsinei che hanno chiuso tutti i varchi. Gasperini ha giocato come sa, ma senza la velocità non spaventa gli avversari.
Alla domenica il Milan fa il Diavolo a quattro col Cagliari e con Giroud protagonista senza Ibra. Accade tutto nel primo tempo e la squadra di Pioli convince per la gioia del Meazza tornato quasi pieno. Il Cagliari di Semplici ha retto solo un quarto d’ora, dopo è stato asfaltato pur pareggiando al 15’ il primo gol rossonero.
Sassuolo-Sampdoria 0 a 0. Inceppata la macchina da gol emiliana. Caputo sbaglia anche per l’attenta difesa doriana con Audero sugli scudi. D’Aversa il nuovo tecnico blucerchiato ha puntato sul primo non prenderle e Quagliarella ha fatto lo spettatore non pagante.
Salernitana-Roma 0 a 4. La Roma in questo momento gira, gioca e picchia. La Salernitana ha pensato solo a chiudersi ed è riuscita andare al riposo sullo 0 a 0. Pellegrini la stende al 48’ con un tiro da posizione defilata, dopo la goleada.
Genoa-Napoli 1 a 2. Scritto tutto ieri non ho più voglia di ripetermi. Poco da scrivere. Voglia di rivedere il nuovo Genoa fra due settimane. Ballardini ha fatto vedere di avere modelli di gioco e i calciatori decisione. Spalletti salvato dalla mossa della disperazione Petagna dopo non aver sfondato con i piccoletti.
Si sono fatti tanti gol alla seconda giornata di campionato. Il bis dello scorso campionato merito degli attaccanti, demeriti dei difensori o il primo non prenderle ancora nel cassetto degli allenatori?
Tanti arbitri alle prime armi in Serie A in campo provano a fischiare meno a centrocampo ma vengono fregati dentro le aree di rigore dal VAR e dai colleghi più navigati. Un film già visto: al VAR i protagonisti non possono essere arbitri in attività. La squadra di varristi Trentalange la può formare subito, tanti arbitri non più in attività dentro le sezioni arbitrali sono in grado di giudicare e far applicare il regolamento anche solo attraverso alle cuffie.
Torna la Nazionale: la notizia di oggi che fra qualche ora finirà, finalmente, il calciomercato.