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Cagliari-Genoa

Cagliari-Genoa alla vigilia è gara imponderabile, partita difficile ed aperta a tutte le soluzioni per i rossoblu sardi e per quelli liguri.

Il Cagliari ha un punto in classifica e ha incassato 6 reti, il Genoa ne ha zerocon sei palloni finiti alle spalle di Sirigu. Entrambe le squadre hanno scricchiolato fortemente nei primi tempi di gioco.

Entrambi gli allenatori, Semplici del Cagliari e Ballardini del Grifone, dopo la fine del calciomercato sono ancora cantieri aperti. Ballardini con la rivoluzione della rosa a disposizione ha da lavorare senza tempo a disposizione. Per entrambi ormai non è più tempo di esperimenti.

I problemi per entrambe le formazioni, nelle prime due giornate di campionato, sono stati le difese lente e, più in generale, la fase difensiva. A Cagliari e Genoa a centrocampo  manca una mezzala ben strutturata, capace di interdire, ma anche di sapersi proporre. I sardi hanno perso Nainggolan, uno dei pochi in rosa a fare le due fasi, anche se lo scorso anno ha avuto alti e bassi.

La differenza all’inizio del campionato è stata fatta da un solo giocatore: Joao Pedro. Alla prima gara contro lo Spezia Joao Pedro ha recuperato da solo due gol di svantaggio. Via Simeone Jr, è arrivato Keita.

I moduli di Cagliari e Genoa nelle prime due gare giocate hanno ribadito, in particolare nei primi tempi, che se non hai gli uomini giusti al posto giusto è difficile sfruttare il fronte d’attacco e che, quando succede, non è assicurata adeguata copertura in difesa e sulle corsie laterali.

Il materiale a disposizione dei due tecnici potrebbe esserci in rosa se qualche mezzala o mediano si dimenticherà l’antica interpretazione data al ruolo buttandosi negli spazi senza pallone.

Semplici è alle prese con il rientro dei sudamericani Godin, Pereiro, Nandez e Caceres, che hanno giocato tutte le gare in programma con l’Uruguay: arriveranno in Sardegna oggi, Marin invece dalla Romania è arrivato giovedì nel pomeriggio, mentre il difensore under 21 Bellanova ha già lavorato mercoledì ad Asseminello.

Ballardini alla prese con l’assemblaggio e la strategia tattica per far giocare al meglio nuovi e vecchi arrivati. Gli ultimi giunti a Pegli, svincolati, avranno ancora bisogno di qualche allenamento per rimettere in moto la macchina dei muscoli e del fiato.

Ballardini e calciatori contro il Napoli hanno fatto vedere qualcosa di diverso rispetto al debutto: non solo la cazzimma, ma anche il fatto di provare a giocare in velocità, profondità, girare senza pallone. Tante altre situazioni sono state negative e su queste si dovrà lavorare, anzi Ballardini già vi avrà lavorato in queste due settimane di sosta.

Considerato che la rosa del Vecchio Balordo è composta da calciatori di esperienza, la speranza è che durante gli allenamenti si siano “annusati” per capirsi, operazione che potrebbe essere utile sull’isola sarda per tornare indenni.

I moduli giocati da Cagliari e Genoa sono  stati il 3-5-2. Ballardini ha cambiato nel secondo tempo di entrambe le gare con Inter e Napoli. Semplici domani è tentato dal 4-3-1-2 per far esordire Keita vicino a Pavoletti e Joao Pedro alle spalle.

Semplici domani dopo aver visto le condizioni di Nandez di ritorno dal Sudamerica potrebbe chiedergli di giocare a centrocampo e non sulla corsia di destra. Assenti per infortunio fino a giovedì il portiere Cragno, che vuole recuperare pur rischiando ricadute, e il difensore Ceppitelli, per il quale appare difficile un recupero.

Ballardini la formazione la farà domani mattina e chissà se si ricorderà che lo scorso maggio è stato un Pirata con un’altra strategia.

Cagliari-Genoa affidata a Pairetto di Nichelino. Nessuna considerazione sull’arbitro che sarà giudicato alla fine, ma sulla designazione.

Rocchi e tutta la dirigenza arbitrale studiano le tattiche, i giocatori delle squadre e anche i vizi sul terreno di gioco, ma il designatore non guarda le statistiche altrimenti si sarebbe accorto che con Di Bello arbitro di Genoa-Napoli e Pairetto il Vecchio Balordo ha avuto negli anni passati qualche problema condito da errori grossolani al VAR. Con Di Bello e Pairetto il Vecchio Balordo su 21 gare arbitrate ne ha perse 15. Rocchi con 48 arbitri a disposizione poteva soprassedere la designazione di Pairetto ancora per qualche turno? Fermi per una giornata Di Bello e Fabbri al VAR contro i partenopei, ma nessuno ha dato il gol regolare a Pandev.

Primo assistente Ranghetti (Chiari), secondo Perrotti (Campobasso), quarto uomo Miele (Nola), VAR Di Paolo (Avezzano), AVAR Camplone (Pescara)

Radiocronaca su Radio Nostalgia.

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