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Champions, Europa e Conference League: 7 italiane a spasso per le coppe

(Nicolo Campo / Shutterstock.com)

È iniziato ieri il percorso delle formazioni italiane in Europa. L’Atalanta ha raccolto un pareggio importante in casa del Villareal, mentre la Juventus si è imposta per 3-0 sul campo del Malmö. Esordio positivo, dunque, per le prime due formazioni del campionato di Serie A, che attende di essere confermato questa sera dalle gare di Inter e Milan. Due partite subito molto insidiose: i nerazzurri a San Siro col Real Madrid, i rossoneri ad Anfield, per la prima volta nella tana del Liverpool avversario di molte finalissime.

I gironi delle italiane non saranno semplici. Il Milan (Gruppo B) dovrà vedersela tanto coi Reds quanto con Atletico Madrid e Porto. Tre formazioni blasonate, con esperienza in Champions League, e il nuovo “battesimo” del Diavolo nella massima competizione europea sarà tutto da vedere e circoscrivere. Otto anni di assenza dalla Coppa dei Campioni sono tanti e l’impatto, in un girone composto anche dai campioni di Spagna e dai vice-campioni di Portogallo, oltre che dal Liverpool di Jurgen Klopp, potrebbe essere complicato.

Sull’altra sponda di Milano, in casa Simone Inzaghi, l’Inter darà il via al Gruppo D. Meno complicato sulla carta, coi moldavi dello Sheriff Tiraspol come outsider, potrebbe prevedere un testa a testa per il primo posto fra nerazzurri e Real Madrid. A fare da terzo in comodo sarà lo Shakhtar Donetsk di mister De Zerbi, qualificatosi alla fase finale di Champions ai danni del Monaco in una doppia sfida che ha fatto vedere poco del calcio osservato a Sassuolo. Pressione ed emozione dell’ex tecnico neroverde si sono condensate in un preliminare che avrebbe poi sorriso alla formazione ucraina, che adesso dovrà confermare la sua tradizione di squadra ostica da affrontare in tutte le competizioni. L’Inter potrà giocarsi una buona fetta di qualificazione già questa sera contro i Blancos. 

Ci sono poi le due italiane scese in campo ieri. L’Atalanta sorride al pareggio ottenuto in casa del Villareal, un po’ perché mette già in una posizione di vantaggio la Dea rispetto al Manchester United, sconfitto in casa dello Young Boys. Un po’ perché è pareggio derivante da una prestazione sempre più “europea” della squadra bergamasca: per larghi tratti ha dominato, per larghi tratti ha subito il gioco e la vivacità offensive del Villareal, campione in carica di Europa League. Avversarie, nel Gruppo F, sono per l’appunto gli svizzeri dello Young Boys e gli inglesi del Manchester United. Un girone molto equilibrato, dove il fattore casa tornerà a farsi sentire alla luce del ritorno dei tifosi negli stadi (in alcune nazioni parziale, in altre totale come Svizzera e Inghilterra) e dove un errore in più o in meno potrà fare la differenza, in negativo o in positivo.

Chiude il bagaglio Champions la Juventus. Nettamente insufficiente l’avvio in campionato, ma soddisfacente quello in Europa. La trasferta di Malmö era solamente un assaggio del Gruppo H, che ha sicuramente nel Chelsea l’avversaria numero uno per la vittoria del girone. I Blues campioni in carica hanno comunque faticato a superare lo Zenit San Pietroburgo allenato da Sergey Semak, e ciò dimostra che aver colto subito tre punti in Svezia è un buon punto di partenza. La forza di questa Juventus verrà testata soprattutto nella doppia sfida con Lukaku e compagni, ma girone del quale diffidare. Sino a prova contraria.

Un gradino sotto troviamo le due italiane impegnate in Europa League: Napoli e Lazio. I partenopei sono inseriti nel Gruppo C e vivranno un avvio tutt’altro che semplice in casa del Leicester di Brandon Rodgers, formazione in crescita costante e ormai stabile presenza nelle coppe europee così come in Premier League. Avvio non semplice, prosecuzione da non sottovalutare: le avversarie, sulla carta, sono inferiori alla formazione di mister Spalletti (Spartak Mosca, Russia, e Legia Varsavia, Polonia), ma come in tutte le passerelle europee promettono di dare battaglia. Senza dimenticare che dovrà essere un Napoli nuovo, più maturo e solido, non essendo nuovo a debacle europee con formazioni sulla carta meno attrezzate: basti pensare all’eliminazione dell’anno scorso per mano del Granada.

Maurizio Sarri e la sua Lazio, invece, dovranno fare tutto tranne che sottovalutare il Gruppo E nel quale sono state inserite squadre con grande esperienza nella seconda competizione europea: la prima avversaria sarà il Galatasaray ad Istanbul, ma seguiranno Lokomotiv Mosca e Marsiglia. Girone non semplice quello biancoceleste, pressoché un eterno scontro diretto per arrivare primi. Il perché è presto motivato: le seconde classificate non accedono direttamente agli ottavi, ma dovranno vedersela in uno spareggio andata e ritorno con le terze classificate dei gironi di Champions League. Il tutto dettato dall’allargamento del numero di squadre che possono accedere all’Europa League da questa stagione 2021/22.

Chiude la Roma, impegnata in Conference League. Una competizione nuova che Mourinho, dal canto suo, non teme. Anzi, ha fatto capire che proverà ad arrivare sino in fondo. Le avversarie, nel Gruppo C, saranno Zorya (Ucraina), CSKA Sofia (Bulgaria) e Bodø Glimt (Norvegia). Più che la girone, sulla carta più che abbordabile, è ad alcune delle avversarie nell’eventuale prosieguo che bisognerà prestare attenzione: dall’AZ al Tottenham, dal Basilea al Copenaghen. Si parte il 16 settembre all’Olimpico col CSKA Sofia.

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