Primo appuntamento di Coppa Italia per il Genoa Primavera che a Begato ospitava l’Alessandria di mister Vegliato, uscita vincente dallo spareggio con la Reggiana. Sul sintetico di via Maritano, in questa prima giornata di autunno, temperature estive intorno ai 27/28 gradi. Un leggero vento a mitigare l’alto tasso di umidità. Da segnalare in tribuna la presenza non solo di Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile del Genoa, ma anche di Yayah Kallon, reduce dalle fatiche di Bologna-Genoa e sempre estremamente legato al settore giovanile rossoblu, e Massimo Briaschi, ex attaccante rossoblu. A partita iniziata arriveranno anche Carlo Taldo assieme a Giandomenico Mesto, il tandem che oggi ricopre il ruolo di direttore sportivo, e Fabrizio Preziosi, figlio del presidente. 


LE FORMAZIONI

GENOA (3-4-2-1): Corci; Ghigliotti, Calvani, Cagia; Dellepiane, Biaggi, Cenci, Parodi; Konig, Boiga, Bornosuzov. A disposizione: Mitrovic, Ascioti, Boci, Bolcano, Le Mura, Bamba, Magliocca, Gjini, Accornero, Lipani, Bifini. Allenatore: Luca Chiappino.

ALESSANDRIA (3-5-2): Dyzeni; Nobile, Favia, Cavallieri; Gregori, Pellegrini, Ghiardelli, Oberti, Morando; Suppa, Filipi. A disposizione: Marchelli, Cocino, Ricca, Fabrucci, Ventre, Castiglione, Barisone, Licco, Gazzul, Piccardo, Mazzucco, Insolito. Allenatore: Michele Vegliato


LA PARTITA 

A dare il fischio d’inizio l’arbitro Mattia Caldera della sezione di Como, coadiuvato dai guardalinee Munerati (Rovigo) e Denardi (Conegliano). Nella prima frazione davvero molti gli errori del Genoa, che tiene il pallino del gioco a fronte di una Alessandria volenterosa e attenta in fase difensiva (meno nelle ripartenze), ma quando la squadra di mister Chiappino si trova a dover capitalizzare non trova la giusta precisione. Pericolosi Boiga, Bornosuzov, che al 13’ colpirà la parte alta della traversa su traversone di Calvani, e Konig, che si fa neutralizzare dal portiere Dyzeni. Nel finale di tempo tentativo anche del numero 19 rossoblu Parodi, da centro area, il cui mancino viene deviato in corner.

Nella ripresa si parte senza cambi per il Genoa e uno per l’Alessandria che toglie Suppa e inserisce Gazoul. Il Genoa cerca di mettere a frutto quanto mister Chiappino ha chiesto negli spogliatoi: usare la testa e attaccare gli spazi quando il pallone è alla ricerca dell’unica punta Bornosuzov. L’Alessandria si difende sempre con grande attenzione e applicazione, cercando con Filipi di impensierire Corci.

L’episodio che accende la gara arriva all’ora di gioco col rigore concesso alla formazione ospite. Dagli undici metri calcia il neo entrato Gazoul e spiazza Corci per l’uno a zero. Immediato il doppio cambio di Chiappino a inserire Bamba e Besaggio per Konig e Boiga.

La formazione ospite si renderà pericolosa anche al 70’ con la traversa dello stesso Gazoul. Chiappino entra nell’ultimo quarto d’ora con Accornero e Boci al posto dei di Parodi e Ghigliotti. All’80esimo è proprio il neo entrato Boci a sfiorare il gol del pareggio con un colpo di testa che sfiora il palo a portiere battuto. Due minuti dopo dentro anche Le Mura, ultima carta di mister Chiappino dalla panchina.

Nel finale assalto del Grifone alla rete del pareggio. Prima Accornero sfiora lo stesso palo lambito da Boci qualche minuto prima, poi Bamba trova la deviazione su una conclusione dal limite miracolosamente deviata in angolo da Dyzeni, che si ripeterà nel finale su Bornosuzov con un grande riflesso.

Provvidenziale quest’ultimo intervento perché garantirà all’Alessandria, a ridosso del novantesimo, di portarsi sul 2-0 sfruttando un pallone in orizzontale sbagliato da Biaggi e lanciando in porta Barisone, bravo a concludere di potenza e trafiggere Corci. Raddoppio decisivo per assicurarsi il passaggio del turno: la formazione grigia affronterà la vincente di Torino-Virtus Entella.

 


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