Benvenuti al Sud non sarà per Ballardini, i calciatori, i tifosi che scenderanno all’Arechi. Salernitana-Genoa è finita nel mirino dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni Sportive che ha allertato l’Autorità provinciale e la Pubblica sicurezza di Salerno inserendola tra quelle gare da bollino rosso anche per la rivalità delle frange ultras.
Benvenuti al Sud per Ballardini e compagnia dovrà essere alle ore 17 di domani alla fine della partita quando avranno disputato altra partita da tripallici. Se fossi Ballardini tirerei fuori le immagini di quel Salernitana-Genoa playoff semifinale di serie C del 2005/2006 che Stellini ha raccontato a Buoncalcioatutti. Partita spaventosa giocata in un clima infernale.
Scarpi e Rossi c’erano e potrebbero raccontare loro il clima che aspetterà
Criscito e compagni domani all’Arechi.
A Salerno il Vecchio Balordo dovrà crederci sempre già dentro lo spogliatoio, tapparsi le orecchie durante il riscaldamento. L’occasione ci sarà, ma bisognerà cercarsela. L’importante esprimere il massimo dai 16 che giocheranno avendo la voglia di mettersi in gioco con la qualità e avere idee chiare per tutta la gara.
Spesso si afferma che il calcio è una situazione pratica: lo è infatti, ma senza una base teorica che Balla e il suo staff avranno insegnato e elaborato in questo mese di lavoro e più difficile affrontare un percorso. Adesso dipende più dai calciatori che dal tecnico.
Spesso si parla di moduli, allenare per principi o per “sistemi” ma in ogni gara può lasciare – anzi ha lasciato per quanto riguarda il Genoa – il tempo che trova se si sbagliano i cinque principi della fase di possesso: scaglionamento, profondità, ampiezza, mobilità e imprevedibilità, che dovrebbero rappresentare la base della fase offensiva e difensiva di qualsiasi squadra e prescindere dalle dislocazioni tattiche da attuare.
La difesa dispari o pari toccherà a Ballardini sceglierla in base alle caratteristiche dei calciatori che ha disposizione. L maggior parte dei 15 gol incassati dal Genoa sono arrivati da errori dei singoli ma anche dai principi elencati in precedenza, utilizzati male. La differenza tra il Genoa e la Salernitana sono i gol realizzati: 10 da parte del Grifone e 4 da parte dei campani. Dato che potrebbe essere decisivo e positivo nella prestazione di domani all’Arechi. Per i gol incassati camminano a braccetto.
Formazione: la novità la convocazione di Galdames nella lista dei 25 e l’esclusione di Cassata. Chi gioca gioca, importante che non ci sia nessuno in campo con lo spirito da Croce Rossa, successo tante volte in trasferta, seppur poco con Ballardini.
Ai Campani serviva un impresa salvarsi già ad agosto, figurarsi dopo le vicende societarie sulla vendita della società per la presa di posizione della FIGC sulla società multiproprietà. La data fissata ieri da parte della FIGC sul provvedimento, basta proroghe, ha messo ancora di più in ambasce i tifosi amaranto, avvelenati dopo una estate passata a sentire offerte di Fondi arabi, del Qatar e di imprenditori locali. L’ultima offerta della scorsa settimana da 45 milioni è stata rifiutata dal patrin Lotito.Il passaggio di proprietà certificato si dovrà risolvere entro il 31 dicembre 2021. Senza cambio di proprietà la Salernitana rischia di uscire dal campionato.
Sul campo per tutta la settimana Castori, alla sua seconda esperienza in serie A dopo il Carpi andata male, ha gridato sul campo di allenamento: “vi voglio velenosi”.
La Salernitana fa tutto: corre, prova a fare, gioca ma il centravanti di turno timbra il gol difficilmente.
Quattro gol realizzati sono pochi come pericolosi sono i 15 incassati in 6 giornate di campionato. Pane e salame, grinta e corsa non sono mancati agli amaranto in ogni gara. Ma il prima non prenderle si è visto poco anche quando il pallone veniva lanciato in Tribuna o lungo per il centravanti alto e grosso.
Tatticamente in sei gare giocate Castori ha cambiato strategia tattica dal 3 5 2 al 3–4-1-2 e 4-3-1-2.
Contro il Sassuolo l’ultima di campionato è passato dalla difesa a tre a quella a 4 alzando il baricentro rispetto alle gare giocate in precedenza e attaccando di più nella metà campo avversaria. Ha perso lo stesso ma il Sassuolo ha fatto fatica a fare gol, Simy e gli altri centravanti alternati ancor di più, l’alibi la manca di Ribery.
Con il Genoa sarà una sfida verità con Ribery o senza. Senza il francese e i suoi piedi mancano le visioni, l’inventiva, la capacità creativa.
Ribery non c’era contro il Sassuolo per affaticamento muscolare anche importante e in Campania vogliono recuperarlo a tutti i costi per la partita contro il Genoa considerata un crinale da salire per non compromettere già alla settimana giornata il campionato. Ribery mercoledì è rientrato in gruppo.
Per gli amaranto superare il Genoa vuol dire dopo la sosta avere un calendario facile sulla carta: Spezia, Empoli e Venezia.
Per qualcuno il tecnico Castori contro il Genoa è all’ultima spiaggia, dimenticandosi il miracolo per portarli in A, chebper altri ha bisogno di tempo. Il trainer accusato di non avere lucidità nelle scelte e di troppe variazioni di formazioni. Il tecnico, contestato per aver giocato aperto contro il Sassuolo, ha tuonato: “abbiamo perso perché non abbiamo fatto gol. Abbiamo preso il Sassuolo nella sua metà campo”
Se non giocherà Ribery, dato in campo per almeno 60′, pronto Castanos a sostituirlo. Bonazzoli contro il Genoa rivuole la maglia da titolare. Dubbi in attacco ballottaggio con Djuric, Bonazzoli e Gondo. Simy è in ritardo.nCon Ribery favoriti Bonazzoli e Gondo.
La formazione, la difesa più utilizzata è stata Gyomber, Strandberg , Gagilolo a tre con l’aggiunta di Ranieri a quattro. A centrocampo tanti ballottaggi: in tutte le gare giocate gli unici sempre utilizzati i due Coulibaly, il numero 18 Lassana e il numero 2 Mamadou, entrambi box to box (non sono parenti il primo senegalese il secondo maliano).
Ieri il Direttore Fabiani ha chiuso la squadra negli spogliatoi caricandola faccia a faccia e confermando sulla panchina Castori anche con un risultato negativo.
Arbitro Mariani di Aprilia, classe 1982, arbitro dal 2000, informatico, in Serie A dal 2015, internazionale dal 2019. Vanta 122 presenze in A.
Rocchi da quando è il responsabile delle designazioni, eccetto Doveri nelle altre 5 gare ha designato arbitri con cui il Genoa non è stato…fortunato. Mariani ha diretto il Vecchio Balordo 12 volte (9 sconfitte, 2 pareggi, una vittoria). Con la Salernitana l’ultimo incontro risale a 10 anni fa in Cremonese-Salernitana 1 a 1.
Primo assistente Valeriani (Ravenna), secondo assistente Marchi (Bologna), quarto uomo Massimi (Termoli). VAR Irrati, AVAR Mondin (Treviso).