È stata presentata quest’oggi, nel centro VAR di Lissone (presso l’International Broadcast Centre della Lega Serie A), la nuova stanza centralizzata che verrà utilizzata al posto di quella inizialmente posta a Coverciano. Presenti Gabriele Gravina (FIGC), Paolo Dal Pino (Lega di A) e Alfredo Trentalange (AIA).
Così Gravina: “È un sogno che si realizza e che diversi mesi fa sembrava irrealizzabile. La struttura rappresenta una nuova eccellenza del calcio e dello sport italiano e ci fa capire che siamo entrati in una nuova era. La Figc è stata la prima al mondo a voler lanciare la tecnologia nel calcio, dalla GLT al Var, e stiamo lavorando ad altri progetti. Siamo proiettati verso il futuro e vogliamo anche incidere sulla parte culturale di questo mondo. Aver abbandonato Coverciano per venire qui a Lissone mi rende felice, non siamo pentiti, ma entusiasti e soprattutto contenti di esserci potuti agganciare ad una idea straordinaria come questo centro di produzione che sarà un altro passo verso il futuro”.
Dal Pino: “Questa struttura è un centro di produzione televisivo a tutti gli effetti, si realizza così un primo sogno condiviso con l’AD Luigi De Siervo. È la base di una media company, come Lega saremmo già pronti per essere operativi nella distribuzione dei nostri contenuti sul mercato. È una visione di lungo periodo che ci mette davanti alle altre leghe in Europa, nessuno ha una Var Room come la nostra così come un centro di produzione integrato come questo. È un primo tassello che spero si trasformi in qualcosa di operativo per le nostre squadre che hanno bisogno di una visione strategica forte”.
Il presidente dell’AIA conclude: “La Var Room centralizzata è un’opportunità unica e incredibile. Si respira un’aria innovativa e di benessere particolare, in questo modo l’arbitro può sbagliare meno. Sarà impossibile non sbagliare, perchè è umano, ma qui siamo messi nelle condizioni migliori per non farlo. Vorremmo fare nostra la trasparenza, lo sforzo organizzativo sarà messo a disposizione di tutti. Per fare cose nuove e diverse bisogna che noi per primi siamo nuovi e diversi. Tutti abbiamo bisogno di formazione, qui e ora. Non posso che essere felice di questa opportunità”.
Presente anche Gianluca Rocchi: “Si tratta di un centro VAR all’avanguardia, vivere professionalità in un centro come questo dà qualcosa di valore. Poter contare su un centro dove si possa avere un confronto diretto con un supervisore e la commissione arbitrale è un grande valore, perché si evita dispersione e si dà un feedback immediato. Possiamo permetterci di fare un paio di partite a settimana agli arbitri più bravi. Il 18 novembre ci sarà un raduno qui, stiamo scegliendo solo chi possa garantire un alto livello. Pian piano ci aspettiamo possano venire tutti: oggi solo professionisti di alto livello. Può essere uno stimolo a far meglio. Sono convinto che i ragazzi hanno grande qualità, vi chiedo di sostenerli perché sono bravi. Tante volte li critichiamo ma vanno sostenuti, sbaglieranno perché è normale, ma darci una chance significa riportare l’Italia al top anche per quanto riguarda arbitri: l’obiettivo è riportare 6 arbitri al top in Europa. Sono convinto facciano fare bella figura al calcio italiano”.
Italia, tifo organizzato chiede apertura curve al 100%. Il comunicato