Il Genoa conquista un punto al Picco in una partita tanto equilibrata e bloccata nel primo tempo quanto sofferta nel secondo. Davide Ballardini, che dieci mesi fa aveva cominciato la sua quarta avventura sulla panchina rossoblu con una vittoria proprio a La Spezia, oggi strappa un pareggio di vitale importanza anche a fronte della vittoria della Salernitana in casa del Venezia.
“La prestazione non è stata buona – ha dichiarato l’allenatore ai microfoni di SkySport – Nel primo tempo siamo stati ordinati ma poco incisivi, bisogna essere più bravi dalla metà campo in avanti. Nel secondo tempo, dopo essere andati sotto, ci siamo un po’ slegati e loro hanno avuto alcune palle gol importanti. Abbiamo avuto il merito di recuperarla e alla fine anche un’occasione importante con Galdames, ma lo Spezia per le occasioni meritava certamente qualcosa in più”.
Ancora Ballardini: “C’è una canzone che dice ‘parole, parole, parole’. Le parole nel calcio contano poco. Oggi in tre situazioni abbiamo rubato palla, potevamo andare a far gol e invece niente niente lo prendiamo dallo Spezia. Ho ragazzi molto seri che soffrono molto questo momento. Le cose non gli vengono come al solito ma c’è da dire che i ragazzi fino alla fine ce la mettono tutta: cerco di sintetizzare, per me non abbiamo ancora quella compattezza che le mie squadre hanno sempre avuto. Bisogna che sia più bravo a renderla quel tipo di squadra solida e aggressiva, perché siamo lontani dall’essere così. Colpa della difesa? No, per me è dovuto all’atteggiamento, all’essere magari un po’ più leggeri: quando non hai più niente da perdere tiri fuori un altro atteggiamento perché rischi qualcosa in più. Va bene questo atteggiamento ma bisogna farlo da squadra. Anche se giochi per lungo tempo nella metà campo avversaria devi essere lungo e corto sul campo”.
Su Caicedo: “Un giocatore di cui tutti conosciamo le qualità. Lui ad oggi dice di avere mezz’ora nelle gambe, ma siamo molto contenti di averlo. Non vediamo l’ora di poterlo utilizzare per più minuti”. Sul cambio Sturaro-Ekuban: “Volevo, da centrocampista di grande inserimenti e interdizioni, un giocatore capace di legare il gioco e poi attaccare i loro difensori centrali, perché il terzino si apriva molto”.
Ballardini ha anche parlato della sua posizione: “Per me è anche giusto mettere in discussione un allenatore perché il Genoa non è ancora una squadra come la pretendo io. Quindi ci sta. Per me oggi siamo una squadra che ha 8-10 infortunati e 4-5 giocatori presi l’ultima ora di mercato, ma detto questo non ci sono alibi o scusanti: la squadra non sta facendo bene e il primo responsabile di questo rendimento, con primi tempi poco dignitosi e riprese da squadre aggressive, sono io. Per me ci sta”.
Il tecnico a DAZN è tornato sulla prestazione del Grifone: “Bisogna fare passi in avanti per essere più bravi lungo tutta la partita. Le mie squadre hanno sempre coperto bene il campo, sono sempre state solide e sapevano cosa fare in difesa e in attacco con una chiarezza che ancora oggi non abbiamo. C’è ancora da lavorare per diventarlo”.
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