Per fare il punto sulla decima giornata di campionato abbiamo contattato telefonicamente, questo pomeriggio, il giornalista e direttore di Radio Sportiva, Michele Plastino.
La decima giornata del campionato di Serie A cosa ci ha raccontato?
“Ogni giornata ha una storia a sé: parliamo magari di conferme. Quella più importante è la fughetta, che però ritengo sostanziosa, di Napoli e Milan. La Juventus sembra ormai aver preso il tram, l’Inter rimane sulla scia, ma i punti non sono pochi. Per il momento bisogna rimarcare la fuga di Milan e Napoli. Per il resto grande bagarre ci sarà per il posto Champions, mentre la Lazio è nell’equivoco se Sarri sia quello di una volta o un altro Sarri. Sono spiacevolmente sorpreso dalla Fiorentina: sulla squadra viola conterei di più perché ha un ottimo allenatore, che seguo dai tempi dello Spezia, e ha anche dei valori. La Fiorentina potrebbe rivenire fuori da un momento all’altro. Lo Spezia l’ho seguito con particolare simpatia perché, da vecchio appassionato di calcio, mi faceva impressione quanta gente ci andasse anche in Serie C. Il giorno della promozione sono stato di una felicità incredibile immedesimandomi in quelli di vecchia data spezzini. Tra l’altro in questa giornata c’è stato anche il derby tra Spezia e Genoa. Un risultato strano: lo Spezia può fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento, mentre per il Genoa il punto è respiro, ma non è nella soddisfazione dei tifosi. E non dimentichiamoci anche il momento della Sampdoria”.
La differenza tra Napoli e Milano è il gioco? Nel senso, il Napoli gioca meglio…
“Ho qualche perplessità. Nel senso che il Napoli ci ha fatto vedere cose molto belle, seguendo la linea tattica di Spalletti, ma nel Milan vedi meno bagliori, ma un grande senso di appartenenza che firma Pioli. È una bella fuga per il momento: da un lato una squadra che gioca bene, dall’altro una che ha meno fiammate di gioco, ma una grande coesione che deriva dall’allenatore, ma anche da ruolo di Ibra. Sarà un bel duello”
Ballardini al Genoa ha sempre fatto miracoli, adesso qualcuno prova a prenderlo a pallonate. Sembra però che le sue colpe siano relative: la squadra messagli a disposizione dal primo settembre è difficile da mettere assieme…
“Rimbalzo questa domanda a voi: da quanto tempo facciamo lo stesso discorso sul Genoa, su Ballardini e Preziosi? Il problema è che sembra si ripeta sempre tutto. Si ripete sempre tutto, e in questo è racchiuso tutto”.
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