GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
GAZZETTA DELLO SPORT – Il Venezia brucia le tappe e si prepara alla partenza verso la Liguria, prevista già in giornata, dopo l’allenamento del mattino. Ballardini nel frattempo è in bilico e scatta il “piano B”: la società pensa ad Andrea Pirlo (definito dalla rosea un “nome prestigioso”), carismatico e capace di gestire situazioni complicate come quella di una Juventus in piena ricostruzione. La situazione complicata in casa rossoblu? Il fatto che la piazza si aspettasse, dopo l’annuncio del cambio di proprietà, un futuro meno plumbeo e più ambizioso. Piacciono anche Gennaro Gattuso e Roberto Donadoni, entrambi profili valutati a Villa Rostan. A Ballardini servirà fare almeno 4 punti (“il minimo di legge”) nelle prossime due partite, altrimenti sarà cambio in panchina. Preziosi ha allestito e consegnato al tecnico una squadra competitiva, minata dai parecchi imprevisti.
REPUBBLICA GENOVA – “Venezia, un ricordo da incubo, ma ora serve voltare pagina”. Titola così questa mattina l’edizione genovese del quotidiano, che ritorna sul precedente ultimo, risalente a 16 anni fa e coinciso con una promozione in Serie A tramutatasi poi in retrocessione in Serie C. “Domenica Ballardini deve assolutamente trovare i tre punti per non precipitare in classifica” è la successiva constatazione sulla pagine sportiva, dove si legge di una gara che non sarà come le altre. No, non è una partita come le altre. “E non per la classifica o per il futuro di Ballardini […], ma perché Genoa-Venezia 16 anni dopo non può essere una gara come le altre, anche se ne avrebbe tutte le possibilità”. Possibilità che il Genoa dovrà crearsi e procurarsi perché la sensazione è che al gruppo rossoblu possa bastare davvero poco per incendiarsi.
IL SECOLO XIX – Balla “si gioca tutto” aggrappandosi alle poche certezze rimaste e ai suoi fedelissimi per provare a risalire la china con un Grifo ormai al bivio. In caso di nuovo KO, sottolinea anche il Decimonono, il nome più caldo porta a Pirlo. Dietro Donadoni, Gattuso e Maran. Da Criscito a Behrami, passando per uno dei pilastri della passata stagione come Masiello, accantonato e messo sul mercato ad agosto salvo poi restare ma finire ai margini. Riutilizzato al Picco di La Spezia, è stato tra i migliori in campo a conferma della sua grande dedizione alla causa genoana. Questo senza dimenticare le parate decisive di Sirigu. Pronto il rilancio del 4-3-1-2 con Pandev nel ruolo di trequartista dietro le punte. Nel frattempo continua la guerra intestina a Siviglia: 777 Partners ha presentato ricorso al Tribunale Mercantile contro una deliberazione del club che prevede la maggioranza di 2/3 per l’aumento di capitale.
Intervista a Serse Cosmi, che definisce la partita contro il Venezia del 2005 “una ferita aperta”. Quella partita “è stata l’11 settembre della mia carriera” racconterà il tecnico, che poi ribadirà come sceglierebbe ancora il Genoa “milioni di volte” anche a distanza di anni. “L’anno dopo andai a fare la Champions con l’Udinese, uscimmo con il Barcellona a tre minuti dalla fine ma io con la mia testa ero rimasto a Genova e a quei giorni che avevamo vissuto”. Ancora Cosmi: “Con Preziosi non c’è mai stata l’occasione né la volontà di ricucire, né da parte sua né da parte mia”.
TUTTOSPORT – Il punto preso al Picco ha mosso la classifica, ma non abbastanza. Ballardini ora è al bivio e preferirebbe non doversi trovare ogni partita in svantaggio per riuscire a vedere la sua squadra lanciarsi in avanti. Domenica il Grifone avrà dalla sua il calore del pubblico, già fondamentale nella rimonta contro il Sassuolo. Tra i giocatori indisponibili per infortunio si legge anche il nome di Vasquez.
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