Per fare il punto sul campionato dopo l’undicesima giornata, a poco più di 48 ore dal fischio iniziale del 12° turno aperto proprio da Empoli-Genoa, abbiamo contattato Giorgio Perinetti, ex direttore generale del Grifone, da quest’anno nel quadro dirigenziale del Siena.

“Di solito quando ci sono le grandi manifestazioni internazionali come Mondiali ed Europei, il campionato è abbastanza aperto alle novità. Quest’anno c’è questo campionato molto incerto, con almeno tre squadre che possono giocarsi lo Scudetto: Napoli e Milan sono avvantaggiate, ma anche l’Inter è una squadra molto attrezzata, benché abbia perso due giocatori molto forti. Non c’è più in questo contesto la Juventus, troppo attardata”. 

La parte destra della classifica racconta di 4/5 allenatori che tra venerdì e domenica prossime si giocheranno la panchina. C’è però molta compattezza nella parte destra della classifica: in sei punti ci sono 7/8 squadre. 

“La lotta per la salvezza è abbastanza cruenta e coinvolge anche società importanti. C’è un Cagliari in crisi di risultati, ma con una rosa molto forte. Non vanno molto bene le genovesi, anche se c’è tempo per recuperare e rimettersi in sesto. Il Venezia è un discorso a sé: oltre alla scelta dei giocatori, ha un allenatore che ha dimostrato di avere qualità. L’Empoli, poi, in questo momento ha il vento in poppa”.

Il tecnico del’Empoli Andreazzoli, peraltro, era stato un suo pallino da portare a Genova in quella famosa riunione a Forte dei Marmi. 

“Andreazzoli conosce benissimo l’ambiente di Empoli e lì si esprime al massimo. Ha buoni giocatori e una buona squadra. Poi sicuramente Dionisi ha lasciato qualcosa di importante, anche se a volte sembra peccare di un pizzico di presunzione, pur essendo molto bravo. Tutto è incerto, tutto è da vedere: siamo comunque in una prima parte del campionato. Quando i punti diventeranno pesanti si valuterà chi veramente avrà le possibilità di staccarsi dalla lotta salvezza e chi vi rimarrà invischiato fino alla fine”.

Il Genoa è il solito film. Preziosi e Ballardini sempre a rischio dopo 11/12 giornate è qualcosa che si ripete tutte le volte che inizia un campionato dall’inizio.

“Ballardini sa il fatto suo, al Genoa lo ha sempre dimostrato. In questo contesto è sempre abbastanza sereno, pur navigando in acque tempestose. Chiaramente con la definizione di un assetto societario, con questo closing più volte annunciato, diventerà più facile per il Genoa prendere una strada che sia definitiva e cercare di venire fuori dalle secche di una classifica al momento abbastanza precaria. Pirlo potrebbe fare qualcosa di positivo, se dovesse arrivare, o deve ancora fare esperienza? Pirlo, in assoluto, è allenatore valido. Vedrebbe certamente i giocatori con la sua filosofia di calcio, trasmettendo tranquillità e quant’altro. Chiaramente se la lotta salvezza dovesse coinvolgere il Genoa bisognerebbe capire quanto possa dare in termini non dico di solidità, perché la tranquillità lì si perde, ma a livello di temperamento, nel reggere un ambiento sanguigno e passionale che da sempre non accetta questo genere di classifica per la propria squadra”. 


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