“Abbiamo iniziato benissimo, con un bellissimo gol pronti e via, poi è successo qualcosa: ci siamo un po’ addormentati e abbiamo perso le distanze. La differenza l’ha fatta l’area di rigore: loro molto più cattivi dentro l’area di rigore, noi molto più leggeri dentro la loro”. A parlare è mister Luca Chiappino, chiamato oggi a commentare la terza sconfitta consecutiva per la sua Primavera che, dopo un inizio di stagione estremamente positivo, sembra dover ritrovare quella brillantezza e attenzione che da qualche settimana si vedono meno.
“Non so quante volte abbiamo portato la palla dentro l’area di rigore senza mai concretizzare trovando tiri leggeri e poca attenzione sulle seconde palle. Sui primi due cross abbiamo preso due gol, il terzo è arrivato con un tiro dalla distanza anche di facile lettura, mentre il quarto da una rimessa laterale dove avevamo una superiorità numerica netta. Sull’uno a uno, probabilmente, c’è stata una palla di Boci con un rigore per noi sacrosanto, ma non possiamo attaccarci a quello perché comunque la partita è finita 4-2. Sono state troppe le situazioni che non mi sono piaciute come atteggiamento, perdendo troppi duelli, e non esiste. Forse il problema viene fuori dal fatto che qualcuno pensa di essere diventato troppo bravo, e invece bisogna tornare un po’ coi piedi per terra. Queste partite non vorremmo mai perderle, ma se siamo intelligenti possono darci il “la” per riprendere le cose che dobbiamo fare”.
Dalle tribune si è visto che avete perso nel cuore del gioco. Il Genoa ha sbagliato il primo pressing, la Sampdoria con contropiede e palloni lunghi vi ha messi in difficoltà. E l’unico che si è salvato è forse Besaggio
“Sapevamo che loro sarebbero venuti a fare una gara aggressiva e che avrebbero giocato sulla profondità perché hanno caratteristiche per fare così. Noi abbiamo sbagliato troppo tecnicamente mettendoli nelle condizioni di giocare in campo aperto. Non ricordo che Corci abbia fatto una parata e ha preso quattro gol e non sa nemmeno lui come ha fatto. Abbiamo perso lucidità in mezzo al campo dopo essere andati in vantaggio, avremmo dovuto muoverla e continuavamo a dare la palla a loro. Anche coi difensori perché c’era molta densità in mezzo al campo e avevamo spazio coi difensori di venire fuori per giocare. L’unico a proporsi è stato Gjini perdendo comunque qualcosina dal punto di vista difensivo. Ma ripeto: sono le partite che fa male perdere così, ma se tutti siamo attenti e facciamo le considerazioni giuste, sono partite che ti aiutano a essere più concreto, determinato, meno leggero nelle situazioni che contano”.
Anche tu avrai un mercato di gennaio. E hai due tesserati che ancora non puoi fare giocare…
“Ho un gruppo che mi viene dato e con chi mi viene dato andiamo e lavoriamo. Non è importante per noi pensare a giocatori non tesserati o che non possono giocare, se non altro perché anche senza questi 5/6 giocatori le prime sei gare le abbiamo fatte bene. È piuttosto il fatto che tutti gli altri devono ricominciare a pedalare di più, ad essere più concreti e meno fumosi: oggi tante palle le abbiamo perse per fare giocate che non c’erano. A questo livello non te lo permettono. Abbiamo preso gol su palle di facile lettura ed è quello che dà fastidio”.