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Genoa-Roma, i precedenti: quarto precedente alla 13° giornata – INFOGRAFICA

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Con avversaria la Roma è in corso la più lunga serie negativa di match casalinghi senza vittorie per il Genoa. Non di certo la migliore premessa, anche se “tempo” e “pazienza” sono diventate le parole che mister Shevchenko ha messo davanti al fianco del lavoro sul campo.

Da 7 stagioni la Roma fa punti al Ferraris: 5 successi e 2 segni X. Il più recente segno 1 in schedina risale all’ultima giornata del torneo 2013/14: 1-0 con Fetfatzidis man of the match all’83esimo.

Pensare che dopo 55 incontri disputati fra massimo campionato e cadetteria i punteggi più ricorrenti strizzano l’occhio, tutti, al Grifone. Il risultato con più ricorrenze è l’1-0 visto per 9 volte. Quindi ecco l’1-1 con 7 presenze. Sul gradino più basso del podio la combo 2-1 e 0-0, per ciascun punteggio 5 comparsate.

Scartabellando gli almanacchi rintracciamo 3 Genoa-Roma alla 13esima di Serie A. Nel 2007/08 fu 0-1 con rete di Panucci. Nel 1962/63 ecco un 2-2: Bean e Firmani da un lato, Jonsson e Charles dall’altro. Nel 1946/47 finì 3-0: doppietta di Dalla Torre e rete di Chizzo.

Insomma, bilancio in perfetto equilibrio: un successo per parte e un pareggio. Alla sfida i due club arrivano staccati di 10 punti. I giallorossi sono davanti a quota 19 (6 vittorie, 1 pareggio, 5 sconfitte con 21 gol fatti e 15 subiti), i rossoblù rispondono con 9 (1 vittoria – 6 pareggi – 5 sconfitte con 17 gol fatti e 24 subiti). Curiosamente entrambe le squadre hanno rimediato 5 KO. Non solo. La Roma in trasferta non ha ancora fatto X, l’ultimo pari è del 23 maggio scorso (2-2 a La Spezia). Il Genoa in casa non vanta successi, il più recente è del 24 aprile (2-0 nel confronto con lo Spezia).

Attenzione agli ex El Shaarawy, 3 reti negli ultimi 6 match al Ferraris, e Shomurodov, 31 presenze e 8 reti col Grifone in A.

Sul fronte allenatori, assieme hanno vestito il blu del Chelsea. Stavolta si ritroveranno avversari indossando il rossoblù, Andriy Shevchenko, e il giallorosso, José Mourinho. L’ucraino è il tecnico scelto dalla nuova proprietà del Grifone per ripartire dopo la fine del Ballardini IV.

Un tecnico alla sua prima esperienza con squadre di club, ma che nell’ultimo quinquennio ha lavorato con la selezione ucraina, tanto da assumere poi il ruolo di primo allenatore.

Per forza di cose tutti gli occhi, di supporter genoani ma anche semplici appassionati di calcio, saranno puntati sul risultato della sua prima in Serie A. Com’è andata per chi l’ha preceduto sulla panchina genoana?

Prendiamo in considerazione soltanto gli esordienti in rossoblù dall’annata 2011/2012 (escludendo quindi richiami o seconde esperienze). Nel 2020/2021 Rolando Maran esordì con un successo. Stesso esito per Thiago Motta e Davide Nicola nel 2019/2020.

Avevano fatto X Aurelio Andreazzoli nel 2019/2020, Cesare Prandelli nel 2018/2019 e Andrea Mandorlini nel 2016/2017. Nella stessa stagione, 2016/2017, Ivan Juric aveva cominciato la sua avventura con una affermazione. Insomma, gli ultimi 7 deb in rossoblù hanno tutti fatto almeno un punto.

Sconfitte, al contrario, per Fabio Liverani nel 2013/2014, Luigi Delneri nel 2012/2013, Pasquale Marino nel 2011/2012 (non abbiamo considerato Luigi De Canio che già aveva diretto la squadra nel 2003/2004 in B). Genoa-Atalanta 2-2 l’11 settembre 2011 rappresentò il debutto di Alberto Malesani.

José Mourinho il Vecchio Balordo l’ha già incrociato 4 volte nel massimo torneo italiano: 2 vittorie e 2 pareggi sempre con l’Inter (l’ultimo faccia a faccia risale al 2009/2010 e terminò 0-0). Colpisce però un altro dato, quello dell’imperforabilità della difesa del portoghese contro le formazioni liguri.


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