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Rassegna Stampa del 22 Novembre: il muro del Genoa cede nel finale. Sheva, debutto senza gloria


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Mourinho vince la partita giocandosi un jolly da favola, ovvero il giovanissimo Felix Afena Gyan capace di scuotere la Roma con una doppietta. I giallorossi hanno dominato sotto il diluvio, ma i rossoblu sono andati vicinissimi al vantaggio con Sturaro. Shevchenko ha accettato la scommessa di provare a far uscire il Grifone dalle sabbie mobili della retrocessione: l’impresa non sarà semplice. Il flop della partita in casa genoana è Cambiaso (5), il migliore Vasquez (6,5).

GAZZETTA DELLO SPORT – Un 18enne, nato negli anni in cui Sheva vinceva e segnava con la maglia del Milan, salva Mou e fa Felix la Roma. L’ucraino invece va KO all’esordio: il piano era di favorire gli inserimenti da dietro, ma la sua squadra fatica pure a risalire. Il 3-5-2 risulta abbastanza compatto e permette di tenere i giallorossi lontani dalla porta fatta eccezione per le occasioni sui piedi di Mkhitaryan (particolarmente ispirato) e Shomurodov. Il risultato finale è un premio eccessivo per i giallorossi, tutto sommato deludenti, e una punizione troppo severa per i rossoblu, che non devono tuttavia derubricare la partita come semplice evento sfortunato. La classifica non mente, sono stati promessi rinforzi ma si fatica ancora troppo ad arrivare al tiro. Il migliore è Rovella (7), Pandev il peggiore (5).

REPUBBLICA GENOVA – Debutto senza gloria per Shevchenko. La squadra è come lui: modesta e giudizioso, umile e solida. Il Grifone è stato costretto nella propria metà campo sin da inizio ripresa, complice anche l’inevitabile stanchezza di Pandev. Solamente la rete annullata all’armeno, l’errore dell’uzbeko, le diagonali difensive di Cambiaso, Sabelli e un salvataggio di Biraschi hanno permesso di aggrapparsi al risultato fino a quando Mou non ha tirato fuori il coniglio dal cilindro: si tratta di Afena, talentuoso e imprendibile. Zangrillo è un luminare della rianimazione al San Raffaele di Milano. E chissà che questo 0-2 non possa parere un sussulto del “paziente più antico d’Italia”. Che il Grifone sia vivo (vuole dimostrarlo a Udine) lo ha confermato la Gradinata Nord, che non ha smesso di cantare un solo istante, anche sotto la pioggia. A far ben sperare per il futuro c’è lo spirito di gruppo messo in campo dalla squadra.

Nelle pagine destinate alla politica si legge poi del sindaco Marco Bucci che, di ritorno da Firenze, è stato guida turistica d’eccezione per i soci di 777 Partners. È la certificazione di un rapporto, quello fra il primo cittadino e i nuovi proprietari, che sembra farsi sempre più stretto.

IL SECOLO XIX – Il muro del Grifo cede nel finale sotto i colpi di Felix. La Roma comanda la partita senza brillare, la prima per Sheva (avvicinatosi alla gara nelle condizioni peggiori vista la lunga lista di infortunati) allenatore e Zangrillo presidente è bagnata ma non fortunata. A dare speranza è il serbatoio di entusiasmo portato dalla nuova proprietà: la Nord apprezza lo spirito battagliero dei giocatori e non smette un secondo di cantare. Al fischio finale ci sono gli applausi della Nord, ma bisogna fare in fretta. C’è da soffrire e ci sarà da soffrire almeno fino al mercato di gennaio, quando dovranno arrivare i rinforzi necessari per raggiungere la salvezza. Rovella e Masiello i migliori, male Badelj e Sturaro (5 per entrambi). Voto 5,5 alla prima di Shevchenko: la squadra si batte ed è anche merito suo, ma è sin troppo guardinga e si sarebbe potuto osare di più nel secondo tempo.

Bucci fa da guida nel centro storico per Steven Pasko, fondatore di 777 Partners. La priorità è il rilancio del Ferraris, tema di cui si è già ampiamente trattato con il sindaco di Genova, ieri nelle vesti di guida turistica. “Una visita gradita, mi sembra che abbiano tanta voglia di far bene…da genoano me lo auguro” le parole al Decimonono di monsignor Niccolò Anselmi, che ha accolto la nuova proprietà nel Chiostro delle Vigne. Tornando al capitolo stadio, è allo studio la formula per poter intervenire in tempi brevi o con un acquisto dell’impianto o concessione a lunga durata.

TUTTOSPORT – La cartolina da Marassi, nell’esordio di Shevchenko, è l’abbraccio di Felix a Mourinho. “L’atteggiamento mi è piaciuto, ma sono mancati i cambi” sostiene a fine partita il nuovo allenatore rossoblu. Il fortino allestito con Tassotti vale una prestazione intelligente, difensiva e di buon senso nonostante il risultato finale. A sbloccare il risultato è il giovane Gyan, che sta vivendo settimane da ricordare dopo l’esordio in Serie A smarcato a Cagliari. “E Mou ride” si legge sul quotidiano torinese. I peggiori (voto 5) sono Ekuban e Pandev, attaccanti “mai visti” in campo, così come Sabelli e il subentrato Hernani.


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