In questo martedì 23 novembre, a ventiquattro ore dalla conferenza stampa di presentazione di Alberto Zangrillo quale presidente del Genoa, siamo andati a ripercorrere e riprendere i vari passaggi della conferenza, leggibile integralmente cliccando QUI.
- “Parliamo di un progetto a medio-lungo termine che ha come obiettivo internazionalizzare il mondo del calcio nella città di Genova partendo dal Genoa”
- “Devo rispondere alle grandi ambizioni di 777 ovvero non trascurare mai il mandato: fare da collegamento a persone che non hanno conosciuto direttamente la realtà genovese e hanno bisogno di una persona che faccia da interprete del loro obiettivo, estremamente ambizioso”
- “Bisognerà dedicare più tempo per perseguire gli obiettivi senza dimenticarsi che alle spalle ci sono ambizioni e aspettative del popolo e della città”
- “Sono sempre stato molto distante dalla politica anche se avrei potuto farne parte, ma proprio questo mio voler essere autonomo mi garantisce una libertà di azione”
- “Solo dando una svolta imprenditoriale e moderna riusciremo a dare una svolta al Genoa e alla città di Genova”
- “Con una certa frequenza mi sento con Milito, persona straordinaria che mi ha detto di essere a disposizione”
- “Se sarà richiesto il mio parere sul mercato lo darò, già questa notte abbiamo parlato di calcio ma non è il mio ruolo. Ciò detto, non mi presto a fare il presidente cucchiaio di legno, figurina o burattino, ma dovrò essere una figura alta che rappresenti al meglio il Genoa nella comunità del calcio italiano”
- “Siamo di fronte a una rivoluzione. Questo significa abbandonare i vecchi schemi che facevano vivere alla giornata, pensando che tutto si potesse risolvere sperando di potersi accontentare di un risultato intermedio, se andava bene. Probabilmente attraverseremo momenti difficili, in cui bisogna che il popolo genoano creda in noi ancor più di prima, perché la rivoluzione non è semplice. Rivoluzione è cercare di attirare giovani, tifosi e abitanti del futuro, per creare una nuova esperienza che derivi da una profonda conoscenza della frontline di progetti come questo”.
- “Non spetta alla società decidere (in merito ai murales, ndr), ma posso pensare che sarebbe come recidere un fiore che nasce dove non era prevista un’aiuola quindi in merito cerco di essere conservativo ed equilibrato”
- “I signori di 777 Partners hanno cercato di parlare immediatamente con chi gestisce la politica per un progetto che grazie alla loro presenza debba essere realizzato. In altri termini, il Genoa è un veicolo per proporre un progetto allargato che merita la città. E che ci faccia dimenticare che per arrivare a Milano in macchina ci vogliano 2 ore e mezza”