Salvatore Sirigu ha mantenuto la porta inviolata nella partita che il Genoa ha pareggiato alla Dacia Arena contro l’Udinese. Il primo punto di Shevchenko sulla panchina rossoblu passa anche dai guantoni del portiere genoano: “L’importante è stato muovere la classifica – ha ammesso Sirigu a DAZN – forse abbiamo più pensato a prestazione, organizzazione e a cercare di capire cosa voglia il nuovo allenatore. Non è facile ricominciare da zero, ma abbiamo cercato di seguire una linea guida e questo ci ha dato più certezze nella prestazione. Il mister ci sta chiedendo di essere più corti ed equilibrati, cosa che magari prima a volte non avveniva perché agivamo troppo d’istinto. Più equilibrio tra reparti, essere più stretti per facilitare le giocate. Sembra che la palla non voglia entrare in rete? È così, ma ripartiamo dalle nostre certezze. Oggi abbiamo fatto buona prestazione, ma anche contro la Roma dove siamo peccati un po’ in ingenuità. Stiamo stringendo i denti come a inizio anno. Abbiamo tanti giocatori che possono darci una mano e sono fuori per infortunio. Per un motivo o per un altro non sono ancora, rientrati ma speriamo possano tornare presto”.
Sirigu a marzo, con tutta probabilità, prenderà parte alla spedizione dell’Italia nei playoff di qualificazione ai prossimi Mondiali. La semifinale sarà contro la Macedonia del Nord, nazionale resa grande dal compagno Goran Pandev. “Gli ho già chiesto (sorride, ndr). Sarà complicata, un playoff difficile ma cerchiamo di affrontarlo con serenità. Mancano tanti mesi, l’importante ora è pensare al club”.
Udinese 0-0 Genoa, il pari dei rimpianti per il Grifone. Rossoblu a quota 10