Tutti al Diavolo, perché no? Peccato che i rossoneri abbiano altra motivazione dopo le sberle del Sassuolo. Battere l’Atletico Madrid a domicilio li ha fatti cullare nella presunzione. Per colpa del fiato, però, hanno sbagliato anche tanti passaggi e preso gol, sia con la Fiorentina sia col Sassuolo, con appoggi falliti che aprono spazi facendo saltare la strategia di Pioli.
Sheva conosce bene il Diavolo e contro la sua ex squadra da calciatore dovrà mostrare nuovamente la solidità difensiva che si è vista contro la Roma per tutta la gara, nonostante la totale emergenza, e anche la possibilità di fare male nelle ripartenze come a Udine.
Diceva Schopenhauer: “Colui che crede che nel mondo i diavoli non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o zimbello“. Per Sheva e Tassotti difficile che succeda.
Il Milan è alla frutta per i troppi impegni ravvicinati. Difficile per Sheva giocare a viso aperto per mancanza di qualcuno davanti che la butti dentro. La rabbia del Milan per la sconfitta contro il Sassuolo, riversandosi nel centrocampo genoano, potrebbe concedere spazi interessanti alle ripartenze genoane.
La prima preoccupazione della coppia Sheva-Tassotti sarà di non farsi attrarre dal movimento del pallone cercando di far mantenere alto il livello di attenzione per non concedere facili opportunità ai rossoneri che, come si è visto, sono abili nel muovere il pallone di prima intenzione saltando i blocchi difensivi e cercando spazi da attaccare, con fisico e dribbling.
Il Diavolo ha tanti punti di forza, intensità, raddoppi sulla corsie laterali, specialmente a sinistra con il trequartista che si abbassa per lasciare spazio alle incursioni del terzino, pressing e contro pressing. Il rovescio della medaglia che ha fatto vedere in campionato sono i punti di debolezza e lo spazio dietro ai terzini giocando alti con la fase difensiva e uscendo in pressing.
Sheva e Tassotti studiano le contromosse e leggono bene le partite. Per quanto riguarda la formazione, la speranza è di mandare in campo almeno Kallon e la sua velocità.
Domani sera al Ferraris si aspettava in campo un altro Milan rispetto a quello della scorsa stagione. Il merito è di Pioli, e il Milan ha fatto bene ad allungargli il contratto. Il Diavolo ha cambiato indirizzo appoggiandosi meno sui dribbling di Theo, palleggia meno nella metà campo avversaria, gioca più verticale e con tre passaggi cerca la porta avversaria.
Invece arriverà un Diavolo dopo la seconda sconfitta consecutiva in campionato e 7 gol incassati non sulle grucce, con poco fiato nonostante la ricca panchina a disposizione. Il Diavolo è all’inferno non solo per i gol incassati, nelle ultime 5 gare ha fatto solamente un gol su azione. Lo scorso anno senza Champions c’era più continuità.
Contro il Grifone ci sarà in porta Maigna , portiere che dà altre soluzioni al gioco di Pioli: oltre ad essere abile nelle uscite, ha un piede e un calcio preciso che trova spazio in avanti e compagni smarcati, tutti abili negli stop e nel far salire la squadra.
Pioli ci ha messo molto di suo, fino alla decima giornata, potendo utilizzare tante soluzioni tattiche e avendo a disposizione giocatori duttili e adattabili in varie posizioni.
Il modulo base è il 4-2-3-1, strategia che può cambiare non solo di partita in partita ma anche durante la gara, operazione per sorprendere l’avversario di turno che gli ha preso le contromisure. Il segreto di Pioli, da ritrovare, far sentire tutta la rosa del Diavolo titolare.
Il modulo attraverso i numeri in fase difensiva diventa un 4-4-2 o 4-1-4-1, strategie che permettono a Pioli di alternare costruzione dal basso e diretta, permettendogli anche di fare in fase di non possesso un pressing alto.
La formazione difficilmente lascerà fuori nuovamente in coppia Tonali e Kessiè, in panchina dopo la deludente prestazione precedente in casa della Fiorentina.
Arbitra Sacchi di Macerata, classe 1984, impiegato, arbitro dal 2007, in precedenza aveva tentato la carriera di calciatore. Raggiunta la serie ufficialmente nell’accorpamento tra Serie A e B nel 2020. In precedenza utilizzato nella massima serie dal 2014 al 2020 sole 8 volte. In 25 gare dirette in Serie A due rigori e due espulsi. In stagione 3 gare dirette.
Con il Genoa dirette 3 gare (1 vittoria, 2 sconfitte). Con il Milan una sola partita, quella persa lo scorso Aprile al Meazza contro il Sassuolo.
Primo assistente Vivenzi di Brescia, secondo Lo Cicero di Brescia, quarto uomo Ayroldi di Molfetta, VAR Banti di Livorno, AVAR Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
Squalificato Romagnoli del Milan. Diffidato il solo Biraschi.