La quindicesima giornata in turno infrasettimanale andrà in archivio con i risultati scontati di Atalanta, Juventus, Inter, Milan con le ultime tre della classifica, con il Napoli sprecone, col Bologna che colpisce Mou, con Sarri in crisi e Andreazzoli che è la foto della tranquillità che produce risultati. Sono stati 31 gol realizzati.
Oltre il pallone, sui campi ha tenuto banco il caso Juventus con il falso bilancio e le plusvalenze. La Signora non si può mai “godere” una indagine da sola. Bisogna mischiare sempre altre squadre, tra cui il Genoa, senza fare i conti con quante squadre hanno sempre operato durante i calciomercato con Madama. Il prezzo di Rovella è congruo considerato a quanto sono stati venduti altri calciatori. Le plusvalenze sono questioni tecniche, faranno riflessioni i magistrati. Non potranno essere prese in esame, come nel passato, i criteri con cui gli addetti ai lavori stabiliscono i “prezzi” dei calciatori nell’ambito delle operazioni di compravendita e di scambio. La Procura di Torino affiderà nell’ambito dell’inchiesta a qualche esperto di bilanci l’incarico di vagliare ad oggi solo il bilancio bianconero. Tra plusvalenze o falso in bilancio dovrebbe esserci una grossa differenza. Il Presidente della FIGC avverte: “no a processi sommari”. La Procura di Torino ha nel mirino solo il contratto di CR7,vogliono interrogare Mendes il potente procuratore. Le plusvalenze juventine, per adesso, con altre squadre notizie solo dai media.
France Football pentita di aver dato il settimo pallone d’oro del 2021 a Messi e non a Lewandowski farà un passo da gambero e darà al bomber del Bayern quello del 2020 non assegnato per colpa del Covid. Quando tornerà alle origini il Pallone d’Oro? Messi, ben inteso, non si può discutere, ma non se lo meritava con quello che è successo. E non solo nei risultati al Barcellona. Se non cambia sarà un pallone di gomma che rimbalzerà sempre tra sponsor e procuratori. Impossibile pensare che il Pallone d’Oro 2021 sia stato assegnato dalla stampa sportiva internazionale.
Salernitana-Juventus 0 a 2. Un brodino meridionale per la Signora. Anche senza il gioco. Ha rischiato con la Salernitana: abbastanza facile penetrare Dybala e compagni.
Verona-Cagliari 0 a 0. Un tempo per uno, prima i sardi e dopo l’Hellas, che ha costruito tante occasioni non trasformate in gol.
Fiorentina-Sampdoria 3 a 1. Per la prima volta in campionato Italiano ha rimontato un risultato. Candreva non ha fatto gol, ma l’assist per Gabbiadini. Italiano e D’Aversa alla ricerca di continuità non solo di risultati, ma di gioco. Doria ribaltata con giocate da una fascia all’altra.
Atalanta-Venezia 4 a 0. A Bergamo non c’è il mare, Gasperini e la Dea hanno sommerso il lagunari.
Sassuolo-Napoli 2 a 2. Spalletti furioso, anche espulso. Il Ciuccio capolista prima domina, dopo cincischia e permette a Berardi e Scamacca, in particolare il bomber, di fare altro Show per la gioia di Mancini. Pareggia il Sassol, che ha poi rischiato di vincere nel finale.
Genoa-Milan 0 a 3. Ibra dirige, Messias fa i primi gol in campionato, Maignan non fa rimpiangere Donnarumma e a Sheva tocca guardare un Genoa che non fa gol neanche con il cacciafruste. Le assenze sono tante per il Pallone D’Oro. Il semaforo è rosso non solo per i risultati ma anche per gli infortuni che continuano: oggi tocca a Rovella e Sturaro fare accertamenti.
Inter-Spezia 2 a 0. Inzaghi fa turnover e trova i varchi anche se Thiago Motta questa volta ha provato a giocare: primo non prenderle.
Bologna-Roma 1 a 0. La Lupa di Mourinho non riesce a giocare due gare nel giro di pochi giorni. Dopo la sconfitta di Venezia anche Mihajlovic e il Bologna le hanno fatto uno scherzetto non da poco.
Torino-Empoli 2 a 2. Continua a stupire la squadra di Andreazzoli. Nonno Aurelio specialista in rimonte: prima la Fiorentina, ieri il Torino di Juric in vantaggio di due reti. Juric perde Singo espulso per fallo da ultimo uomo, crolla in 10 e l’Empoli attacca con un pressing continuo. Giusto il pareggio.
Lazio-Udinese 4 a 4. La Lazio si butta via anche se è tornata l’Aquila prima della gara. Va sotto due volte, anzi tre, recupera fino al 4 a 3 e viene poi raggiunta al 99esimo. Polemiche e risse alla fine, arbitro Piccinini nel mirino non solo per il lungo recupero. Sarri in confusione: 4 gol contro il Napoli, 4 contro l’Udinese. Rischia la panchina.