Che derby sarà? La domanda che si pongono tutti i tifosi di Genoa e Sampdoria, non solo da lunedì scorso quando è uscita la bomba dell’arresto del Presidente Ferrero.
Tra i popolo rossoblu la domanda è se 777 Partners hanno intenzione di fare una squadra pronta a salvarsi già da gennaio perché è operazione non facile, vista la classifica, quella di far arrivare giocatori di grido pronti a compiere l’operazione. Procuratori che chiederanno non solo la Luna, ma anche il Sole. Gli americani, se faranno il sacrificio di investire pesantemente, altrimenti non servirà, dovranno fare dei contratti a tempo e obiettivi per non rimanere con una mano davanti e una dietro in Primavera quando i nuovi arrivati si trincerano dietro la classifica passata. L’operazione salvezza del Vecchio Balordo la conoscono tutti ed è semplice: bisogna fare dai 28 ai 30 punti, se la soglia salvezza sarà come sempre di 40 punti, e bisognerà farli su 57 a disposizione in 19 gare, a partire dal 6 gennaio, a meno che coi rientri degli infortunati qualche “miracolo” non riesca a farlo già Shevchenko contro Sampdoria, Atalanta e Lazio, tanto in casa quanto fuori.
Per i tifosi blucerchiati sotto choc, anche se qualcuno lo aveva preventivato, le ansie saranno per gli eventi prossimi, anche se sono rassicurati sul fatto che la squadra non abbia nulla a che spartire con le vicende giudiziarie di Viperetta. Anche loro si aspettano che qualcuno arrivi a rilevare la società non solo da fuori, ma anche da Genova in particolare da chi ha portato alla ribalta del calcio italiano il cineasta Ferrero, rimpinguando le casse societarie. Non faceva neanche in tempo Ferrero ad entrare dietro le sbarre che sul club doriano c’erano già cordate di acquirenti: in questo momento è ghiotto, però il proprietario è sempre Ferrero.
Che derby sarà il 124° sul campo? Attraverso i numeri, il certificato di vita nelle precedenti 16 giornate di campionato non è lusinghiero per entrambi gli allenatori e squadre.
Genoa 10 punti in classifica; 13 gare senza vittorie; zero reti realizzate con l’arrivo dell’ucraino Shevchenko (l’ultimo gol è stato fatto da Bianchi ad Empoli con Ballardini); 17 gol fatti e 31 incassati (e per aver incassato un gol in più del Cagliari il Vecchio Balordo è penultimo in classifica pur avendo vinto l’unica gara della stagione proprio in casa sarda).
Sampdoria 15 punti, quindicesima posizione in classifica, 22 gol fatti e 32 incassati. L’ultima volta che la squadra di D’Aversa non ha incassato un gol è stato il 29 agosto contro il Sassuolo.
Sarà difficile vedere la qualità del gioco da entrambe le squadre. Il 124° derby della Lanterna dovrà essere supportato da altri valori importanti per fare il risultato: determinazione, cattiveria, personalità, responsabilità che ognuno dovrà prendersi. Valori che sono mancanti a Genoa e Samp in questo campionato. Basta ricordare le parole di Sheva e D’Aversa alla fine delle ultime gare.
Per quanto riguarda il Vecchio Balordo, che conosciamo meglio, il segreto di quello scritto in precedenza sta solamente in due parole: coraggio e cuore. Tradotto, sul prato verde questa due aspetti devono diventare aggressività, grinta, voglia di rubare spazio e tempo agli avversari giocando in modo compatto, non subire fisicamente, pronti ad attaccare e attenti quando ci si deve rintanare, al di là dei numeri di modulo o strategie tattiche.
Shevchenko dovrebbe avere a disposizione qualche infortunato, in particolare i genoani Criscito, Sturaro e lo stesso Kallon che friggono e vogliono giocare la stracittadina. Altri potrebbero unirsi, come Destro e Fares dall’inizio o in corso di partita. Maksimovic in panchina?
Meglio aver 23 calciatori in panchina a mezzo servizio visti lunghi infortuni con meno fiato pronti a subentrare, perché Sheva e Tassotti potranno preparare anche le cinque sostituzioni che nel bene e nel male saranno importanti. Sheva potrebbe cambiare modulo? Lo scopriremo domani sera alle 20.45. In campo non dovrebbe esserci l’1-5-4-0: si deve giocare per vincere.
Tatticamente D’Aversa dovrebbe proporre il 4-4-2 utilizzato in 12 gare. L’unica volta che non ha incassato gol è stato contro il Sassuolo in campo con il 4-2-3-1. Con il 4-4-1-1 ha incassato tre gol a Cagliari, con il 4-3-3 tre gol contro l’Atalanta, con il 3-5-2 altri 3 gol contro il Toro sotto la Mole. Il 4-4-2 è dettato anche dall’ottimo momento di forma di Candreva tornato all’antica e pronto a fare la “spola” con buone capacità sia offensive che difensive. Non a caso è il capocannoniere doriano.
Anche per D’Aversa ci saranno dei ballottaggi in difesa tra Chabot e Yoshida, con Colley al rientro, a centrocampo sicuri di giocare Candreva, Thorsby, Silva. Il dubbio sarà su chi sarà a giocare sulla corsia di sinistra, probabile Thorsby a sinistra e Ekdal a centrocampo. Davanti Gabbiadini in gol nelle ultime due gare dovrebbe lasciare il ballottaggio tra Quagliarella e Caputo, anche se Martedì ha accusato qualche disturbo uscendo prima dell’allenamento. Assenti per infortunio Torregrossa, Damsgaard e Vieira.
Al di là della chiacchere e delle previsioni, è un Derby che per entrambe le squadre non si potrà sbagliare. Questo dentro lo spogliatoio lo dovranno far capire le vecchie guardie.
Arbitra Doveri di Roma. Nelle partite più dure nelle 16 giornate giocate è sempre stato utilizzato da Rocchi. L’esperienza non manca, 44 anni, 185 gare in serie A con 68 rigori e 42 rossi sventolati. In stagione 5 gare in serie A (5 rigori, 0 espulsi), due partite in serie B. Doveri il prossimo maggio appenderà il fischietto al chiodo entrando nella schiera dei varristi di professione. Primo assistente Liberti, secondo Bercigli. VAR Nasca, AVAR Bresmes.
Diffidati Genoa: Biraschi. Diffidati Sampdoria: Askildsen.