Strano il sedicesimo di Finale di Coppa Italia 2021 che si giocherà domani sera al Ferraris tra Genoa e Salernitana, penultima e ultima squadra in classifica accomunate dallo stesso percorso di risultati.
Genoa con una sola vittoria e 7 pareggi, 9 punti con la gestione di Ballardini fino al 5 novembre in 12 gare, con 17 gol fatti e 18 subiti. Con il cambio con Shevchenko 1 punto in 5 gare, 10 gol subiti e 1 realizzato dopo 500 minuti.
Alla Salernitana il cambio dell’allenatore da Castori a Colantuono è arrivato il 21 ottobre dopo la sconfitta in casa dello Spezia. Castori in otto gare aveva vinto una partita con il Genoa, poi un pareggio e 6 sconfitte, 6 reti fatte, subite 17. Colantuono in 9 gare ha centrato 1 vittoria, 1 pareggio e 7 sconfitte, con 5 gol fatti e 20 subiti.
Con il cambio di panchina per Genoa e Salernitana non è cambiato nulla: oltre dover i conti con gli infortuni per entrambi gli allenatori non si è visto e non si è riuscito a trovare una continuità di uomini e di tattica. Non sarà stato facile, anche se il tecnico dei campani ha cercato nuovi moduli, mentre l’ucraino è rimasto ingessato al 3-5-2 (meglio dire 5-3-2) e sulla carta non cambia neanche in svantaggio.
Dubbi che il Grifone possa giocare solo il 5-4-0. Da Sheva nelle cinque giornate giocate, visto quello successo nelle precedenti dodici, ci si aspettava la ricerca di soluzioni di ripiego scandagliando anche i più maturi del settore giovanile. Il talento dell’ucraino e di Tassotti è riconosciuto, al loro arrivo si attendeva qualcosa di diverso, qualche mossa differente, ad esempio escogitando un calciatore in un ruolo non suo in attesa del calciomercato di riparazione. Le cronache raccontano che l’approccio alle gare di Genoa e Salernitana non è mai piaciuto non solo alla critica, ma anche ai tecnici e le partite subito indirizzate da gol provenienti da errori tecnici individuali non hanno prodotto, in particolare al Genoa nelle ultime tre gare, scosse particolari, eccetto nell’ultimo derby dal 60’ in poi. Più che probabile che i due tecnici non trovino l’assetto giusto perché mancano loro gli uomini. Gli infortuni ha fatto solo da parasole…
Ogni volta che si cambia l’allenatore, oltre la scossa, ci si aspetta qualcosa in merito ai cambiamenti tecnici/tattici nella formazione della squadra. Al Genoa questo non è successo. Colantuono ha provato a lasciare da parte il 3-5-2, il suo modulo del passato, per tentare le strade del 3-4-1-2 o 4-3-1-2, operazione cercata anche dal precedente allenatore. Sheva e Colantuono aspettano regali sotto l’albero di Natale e nella calza della Befana. Operazione per il Genoa già annunciata dai 777 Partners, ma più difficile per la Salernitana che entro il 31 dicembre deve cambiare proprietà altrimenti potrebbe essere esclusa dal campionato. Lotito sta vagliando cinque proposte in un’asta al ribasso, e non al rialzo, che non è gradita al Presidente della Lazio.
Giornata dopo giornata di campionato, l’impotenza delle due squadre non piace ai tifosi non contenti della frustrazione dimostrata al primo ostacolo o gol incassato. I tifosi della Salernitana hanno aspettato la squadra di rientro dalle 4 sberle di Firenze e hanno chiesto il passaggio del turno di Coppa Italia. Quelli del Vecchio Balordo hanno rumoreggiato pesantemente alla fine del Derby. Sono fiduciosi della nuova proprietà, ma aspettano fatti e non parole anche dai calciatori.
Per la nuova proprietà al Pio Signorini e il nuovo General Manager sono iniziati i quindici giorni decisivi che portano al calciomercato. Le notizie di rivoluzione a gennaio non potranno ripristinare serenità nelle prossime due gare dentro lo spogliatoio. Giocatori che hanno commesso molti errori difficilmente vorranno accollarsi la posizione deficitaria in classifica.
Il taglio netto con il passato e con gli ultimi deleteri anni non sarà facile per la nuova proprietà, anche se faranno il massimo per portare serenità non solo tra i tifosi, ma anche tra chi dovrà affrontare la rivoluzione annunciata. Oltre i procuratori e gli agenti che sono in fibrillazione sul futuro di troppi componenti della rosa rossoblù a quarti, anche i tifosi vorrebbero un colloquio faccia a faccia con la nuova proprietà e con il Presidente Zangrillo.
Formazioni e tattica sul 16esimo di finale di Coppa Italia sono in alto mare. Gli allenatori dovranno valutare, specialmente Sheva, se far giocare le seconde linee. Il problema che dopo 72 ore dovranno essere nuovamente in campo in casa della Lazio, ma non possono perdere anche contro la Salernitana dentro il Tempio. Anche senza Champagne in Coppa devono vincere.
Da Salerno Colantuono annuncia seconde linee, ma gli piacerebbe superare il turno. La Salernitana raggiungerà il Ferraris direttamente con un volo charter domani pomeriggio. Chi perderà il sedicesimo di finale di domani sera, anche se il prossimo avversario da affrontare sarà il Milan, sarà del gatto.