GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
REPUBBLICA GENOVA – In casa rossoblu occorre un ultimo sforzo, poi cambierà tutto: il Grifone arriva a natale ancora una volta penultimo, come accaduto l’anno scorso prima dell’arrivo di Ballardini e la vittoria contro lo Spezia, che diede il la a una rimonta incredibile. Quel gruppo era ampiamente più forte di quello attuale: lo fotografano i numeri e neanche il cambio in panchina è servito a trasformare la squadra. D’altra parte il credo principale di Shevchenko è fondato sul 4-3-3, modulo che da anni non si vede più al Genoa dove era quasi d’obbligo il 3-5-2 tanto caro all’ex presidente. L’allenatore ucraino forse non avrebbe immaginato di trovarsi di fronte a una situazione del genere tra giocatori spariti dai radar e infortuni a catena figli anche di scelte sbagliate. Viene portato l’esempio di Caicedo, che già aveva avuto problemi fisici sotto la gestione precedente. E la sfortuna continua a colpire: Vanheusden e Sturaro, per motivi fisici, sono stati sostituiti all’intervallo della partita contro la Lazio. Dopo tante parole e dichiarazioni importanti, adesso è arrivato il momento di cambiare. La nuova proprietà avrà la possibilità di dimostrare concretamente l’idea di calcio a cui punta, sebbene non sarà facile mettere in atto in pochi giorni una rivoluzione come quella che ci si attende dalla nuova dirigenza. Ma di tempo ce n’è ben poco.
SECOLO XIX – Mai come quest’anno il calciomercato ha tradito le attese, senza rinforzare la squadra ma rendendola anzi più fragile. Infortuni e limiti tecnici hanno reso inutili gli acquisti milionari arrivati negli ultimi giorni di sessione, quando la sensazione era di una squadra che potesse fare molto meglio di quanto visto finora. La frase dell’ex presidente Preziosi in merito alla rosa, definita “la più forte degli ultimi 7-8 anni” viene a propria volta definita incauta. Il mercato è stato portato avanti “anche con l’avallo di 777 Partners, visto che sono stati presi accordi per circa 40 milioni e i contatti con Preziosi andavano avanti fin da maggio”.
Con 5-6 innesti da regalare a Sheva, si preannuncia un periodo di full-immersion proprio sul mercato per il nuovo general manager Spors, attivo anche sul fronte cessioni e rinnovi: il contratto di Destro scade il prossimo giugno, c’è un impegno di massima già dall’estate scorsa per continuare assieme e nelle prossime settimane la trattativa è pronta a partire. Finora il mister si è adeguato al 3-5-2 ma da gennaio porta affidarsi al 4-3-3: non è un caso se i nomi circolati sono esterni d’attacco. Spors punterà sul mercato tedesco, olandese, dell’Est Europa con un occhio anche in Italia. Qui ci sono Castillejo e Miranchuk, quest’ultimo conteso con il Verona. Valutazione dell’Atalanta? 16 milioni. Per Younes, invece, questa potrebbe essere la volta buona. Si profilano cessioni per gli acquisti che non hanno ingranato, così come potrebbero salutare alcuni veterani. Il Decimonono fa il nome di Biraschi, sottolineando come potrebbero essere valutate eventuali offerte per Sirigu. Tra i giocatori ad aver deluso le aspettative vengono inseriti Caicedo, Maksimovic, Fares, Toure (passato da capitano del Nantes a centrocampista impacciato) fino alle “cocenti delusioni” Hernani e Sabelli. Per il primo, si legge in un sottotitolo, non è presente alcun obbligo di riscatto e pertanto può salutare già a gennaio.
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