La Nord in campo. Sì, per quello che hanno fatto vedere i Grifoni sul prato verde per 95’ di gioco.
La Nord non ha smesso un solo minuto di cantare, incitare, spingere la squadra nell’intensità, nella “cazzimma”, nel cuore, nella voglia di fare risultato con attenzione a non fare errori banali e regali natalizi alla Dea di Gasperini.
Contro la squadra che esprime il miglior calcio in Italia e non solo, offensivo carico di pressing e intensità vedere il Genoa combattere su tutte le seconde palle e giocare compatto con due linee strette ha lasciato l’amaro in bocca per averglielo visto fare solamente all’ultima giornata del girone di andata della stagione 2021/22.
Qualche risultato in più sarebbe sicuramente arrivato e il Vecchio Balordo non sarebbe arrivato al giro di boa senza neanche aver vinto una gara nel Tempio. Tutti oltre la sufficienza i giocatori genoani ma un plauso particolare va a “Braveheart” Manolo Portanova con la sua capigliatura alla Mel Gibson, un cuore impavido che ha svolto un ruolo chiave nel risveglio della coscienza genoana nella partita più difficile contro la squadra più ostica che ha dovuto affrontare Sheva dal suo arrivo.
Sturaro e Portanova hanno fatto vedere quello che è mancato al Genoa in quasi tutto il girone di andata. Due centrocampisti che con la loro presenza e col loro movimento diano un peso enorme al gioco e alla squadra: bravi nel pulire palloni sporchi in mezzo al campo e poi cercare di lanciarlo. Bello il 5-3-2 del Grifone stretto e basso e non solamente passivo.
È stata l’Atalanta a fare la partita, ma senza che Sirigu si sporcasse i guantoni eccessivamente. Mai in difficoltà con la squadra bergamasca molto alta a centrocampo, qualche impiccio è stato creato da Ekuban in particolare, un ariete negli spazi. La forza del Vecchio Balordo è quella di non tirarsi mai indietro nelle battaglie dentro la sua metà campo.
Il miglior Genoa della gestione Shevchenko ha meritato il pareggio, contro una Dea e Gasperini che hanno provato di tutto per fare risultato cambiando molti calciatori. Da questa partita il Genoa deve uscire rafforzato nello spirito, nell’anima e nella consapevolezza che nel girone di ritorno può essere pronto a giocarsi la salvezza con qualche giovane, qualche altro calciatore in crescita, e Sheva con il calciomercato in arrivo potrà avere più scelte.
All’inizio della partita con il Genoa si pensava che il futuro del Genoa iniziasse alle 22.30 del 21 dicembre 2021, invece è cominciato alle 20.45 dello stesso giorno.
Giustamente la Holding 777 ha investito e vuole continuare ad investire nel Genoa e nel Campionato italiano perché ha capito che il calcio italiano ha scarso appeal e la struttura di chi lo comanda è un vero disastro: l’ultima è la Federazione contro la Lega Serie A per salvare la Salernitana e Lotito.
Considerato che la trattativa di vendita con Preziosi andava avanti da lungo tempo, probabilmente alla fine del calciomercato estivo, come tutti gli opinionisti da griglia (la prima volta da anni) che pronosticavano una tranquilla zona sinistra della classifica, non si aspettavano la squadra genoana così mal ridotta non solo in fondo alla classifica, e hanno deciso di concludere la trattativa con la stagione in corso.
I 777 hanno idee di marketing, di comunicazione e pensano di ripetere un progetto uguale a quello dei Red Bull, del Lipsia e anche del Vitesse. Club che hanno puntato sullo scambio di calciatori giovani da lanciare, perfezionare, migliorare senza panico o incertezze.
Per tale motivo hanno ingaggiato come General Manager responsabile dell’area tecnica Johannes Spors, uno che arriva da quella galassia. Spors con il Vitesse ha lavorato molto con il mercato degli svincolati e la sua azione e quella dei 777 in futuro potrebbe essere quella di fare o avere una partnership ufficiale con la divisione Calcistica della Red Bull provando a fare operazioni di mercato congiunte.
Se non ci fosse stata la maledetta caccia alla salvezza sarebbe stato interessante capire cosa avrebbe potuto fare Spors e quanto sarebbe contato mescolare tutto non solo con Sheva e il suo staff, ma con il calcio italiano che potrebbe vedere il primo vagito del ciclo della galassia RedBull Sport.
L’ambiente genoano che per sognare deve contare le lastre per terra potrebbe accettare con piacere il modello 777-Red Bull. Tutto il progetto americano in questa stagione ha uno step inaspettato e imprevisto non da poco: salvare la categoria.
Spors la prima trattativa l’ha fatta per Younes, calciatore che il terzetto Fabrizio Preziosi, Milanetto e Salucci aveva già consigliato e fermato nel 2015. Se arriverà e se avrà superato qualche intoppo fisico potrebbe essere utile essendo un esterno offensivo di piede destro, piccolo, rapido nel breve, votato a puntare sempre l’avversario. Spors per Younes si è subito rivolto alla galassia di cui abbiamo scritto in precedenza, la CAA Base Ltd. Oltre Younes trattative avanzate per Vecino, Miranchuk, Castillejo, Strand Larsen per far dimenticare a Sheva il 5-4-0 anemico.
La quota salvezza non dovrebbe essere a 40 punti bensì molto più bassa, gli investimenti per riuscire a fare 25-27 punti nel girone di ritorno devono essere mirati con giocatori innanzitutto sani e pronti per raggiungere questo obiettivo che non sarebbe un miracolo per Sheva, Spors e Taldo avendo capito i difetti dell’attuale rosa a disposizione.
Spors quando avrà tempo, ma si sarà certamente già informato con i video, approfondirà anche la galassia Sbravati e il settore giovanile, tesoro economico del Genoa del passato, e troverà qualche giovanotto che gli interesserà.
Troppo prematura l’annunciazione della rivoluzione dei 777? Può darsi di sì. Qualche problema potrebbe essere stato vissuto dentro lo spogliatoio. Altrimenti certe prestazioni singole sarebbero difficili da capire. A conferma di tutto la partita giocata contro l’Atalanta.
Non è un momento facile per il Genoa, i 777, Zangrillo. La sua prima tenuta a rapporto della squadra di domenica scorsa assieme a Spors ha avuto successo e non solo per la classifica.
Oltre il calciomercato in entrata bisogna fare quello in uscita. Il grande errore di aver fatto allenare tutti insieme 34 calciatori, al netto degli infortunati 25/26 (di cui 4 portieri) con diversi calciatori che non servivano, non si deve ripetere perché ha portato più confusione che risultati nella testa degli staff e degli allenatori.
Ingaggiare sarà più facile che vendere. Con i dollari potrebbero muoversi in entrata giocatori. In uscita o si regalano il cartellino con buona uscita o continueranno a darli in prestito pagando loro l’ingaggio come sempre successo nel passato.
La rivoluzione che non arriva alle sue ultime conseguenze, affermava Che Guevara, potrebbe essere perduta. Con il Genoa di mezzo dentro e fuori dal campo potrebbe essere lo stesso.