La Lega Serie A si ridà un protocollo per la gestione delle positività al Covid. Un protocollo che, pronto a entrare in gioco presumibilmente già dalla prossima giornata, non è poi così diverso da quello varato l’anno scorso (e non si sa come mai applicato di fatto solo una volta, dal Genoa, prima di una trasferta al Bentegodi di Verona a fine 2020), oggi aggiornato dopo mille polemiche per evitare altri turni di stop o privati di gare come quello iniziato all’ora di pranzo con l’amichevole del Dall’Ara tra l’Inter A e l’Inter B. Il tutto al posto di un regolare Bologna-Inter.
Come si apprende dal sito della Lega Serie A, “nell’esercizio delle funzioni di cui all’articolo 29 dello Statuto della Lega relativo ai calendari delle competizioni ufficiali;
letta la circolare del Ministero della Salute numero 60136 del 30 dicembre 2021;
- qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione, purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro il termine del punto 4;
- qualora il Club non disponga del numero minimo di calciatori di cui al punto 1, la Lega, delibererà di conseguenza; qualora il Club sia in grado di disporre del suddetto numero minimo di calciatori e comunque non presenti in campo la squadra, subirà le sanzioni previste dall’articolo 53 delle N.O.I.F. (ossia la sconfitta per 0-3 a tavolino)
- ciascun Club, ai fini dell’applicazione delle norme di cui ai punti 1, 2, 3 dovrà inviare a mezzo pec alla Lega Nazionale Professionisti Serie A (direzioneseriea@legalmail.it) la documentazione comprovante le riscontrate positività entro la mezzanotte del giorno precedente il giorno di gara“.
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