Quo vadis Genoa? La musica anche alla prima gara del girone di ritorno contro il Sassuolo è stata sempre la stessa.
Dovrà essere il calciomercato di riparazione, se si vuole rincorrere la salvezza, a dare alla svelta la copertura di quello mancante: un mediano/mezzala pronto a fare le due fasi di gioco, almeno un esterno d’attacco che punti e salti l’uomo e una punta che finalizzi il gioco.
La Befana 2022 ha portato un punto che è oro di Bologna considerato che i Grifoni hanno giocato contro un Sassuolo ai minimi termini con 9 assenze importanti tra calciomercato, Covid e Coppa d’Africa: sette degli assenti sono stati titolari nelle 19 gare giocate nel girone di andata.
Il gol di Destro da vero bomber bisognava portarlo in porto invece di chiudersi nel solito 5-4-1. Ekuban si è mangiato un altro gol davanti a Consigli nei primi minuti di gioco, Destro ha fatto il centravanti moderno per chilometri percorsi, tocchi, sponde, pressing.
Il 4-2-3-1 di Dionisi ha fatto la differenza perché il Genoa non è stato efficace ed efficiente nel cuore del gioco per i troppi errori di Badelj e per l’assenza di Hernani, sostituito troppo tardi, anche se Melegoni appena entrato poteva evitare di fare la tipica rabona da frustrazione da panchina anziché crossare.
Nel primo tempo una buona e unica preoccupazione per i rossoblu in grigio, quella di impedire le ripartenze, il palleggio, il possesso pallone avversario con discrete chiusure preventive e marcature a scalare che bloccavano immediatamente l’avversario. Dimenticandosi che il gollonzo sarebbe arrivato e di attaccare, dopo il gol di Destro al quinto minuto, Consigli si è scoperto disoccupato.
Nel secondo tempo Sheva e Tassotti hanno continuato a giocare con quell’atteggiamento, con la stessa squadra. Hanno tentato di attaccare solo una volta,subito terrorizzati dal contropiede di Berardi che Defrel ha sprecato davanti a Sirigu.
La paura del Genoa ha permesso un altro monologo di possesso e palleggio da parte degli emiliani, spesso senza impensierire per davvero Sirigu, e solamente il solito errore difensivo di un tackle sbagliato dentro l’area di rigore di Vanheusden ha permesso a Berardi di fare gol.
I cambi dal 75’ in poi, anche con Pandev, Caicedo e Fares che faceva il terzino, non hanno creato occasioni da gol.
Destro sostituito perché non ce la faceva? Destro con la qualità in campo di Pandev e Caicedo avrebbe potuto creare più guai a Consigli? Domande a cui è difficile dare risposte.
Lo sanno anche le pietre: la realtà e il profumo del pallone in qualsiasi categoria è il gol. Shevchenko da quando è arrivato, vista la rosa a disposizione, ha optato per non prendere gol.
Già da domenica contro lo Spezia dovrà inventarsi qualcosa. Caicedo vuol rimanere? E allora giochi subito con Destro. Il futuro del Vecchio Balordo lo conosce benissimo Spors ed è quello di cercare soluzioni utili a cercare il gol.
Il gol è figlio della tecnica, della tattica e non solo di quello che succede durante una gara, ma anche della qualità di chi gioca.
È una operazione non facile per Sheva e Tassotti dal momento che il Genoa con i calciatori schierati davanti non si è mai trovato nella fase offensiva. Quando ha dovuto attaccare si è sempre spaventato con avversari pronti a togliere spazio alle sue spalle. Operazione che è riuscita bene a tanti avversari anche al Ferraris.
Shevchenko con la sua idea di gioco in futuro vorrà avere e vedere conclusioni in uno spazio frontale, laterale, con sovrapposizioni esterne, dribbling, cambi campo e soprattutto tiri da fuori area troppo mancanti nel gare del Grifone.
Spors ha lavorato per questo cercando di ingaggiare Piatek, ma il Pistolero ha le pistole scariche, altrimenti non avrebbe scelto di fare la riserva invece di ritrovare la contentezza e libertà di giocare senza sprecare energie, quanto successo con Juric e Pioli quando si è inceppato mentre era pronto solo a finalizzare. Operazione che Shevchenko conosce perfettamente visto il suo passato da goleador.
Questo tipo di gioco, strategia, modulo attualmente sembra difficile, allora si ricerchi il gioco in mischia sfruttando la fisicità non solo sui palloni inattivi o corner, ma anche quando il pallone viene buttato dentro l’area di rigore avversaria: il gioco in mischia si può e si deve organizzare.