Nel giorno in cui Kelvin Yeboah ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto diventando così ufficialmente un nuovo giocatore del Genoa, la squadra mercato si avvicina alla sfida salvezza contro lo Spezia senza chinare la testa, concentrata sulle operazioni in entrata e in uscita. Dopo aver piazzato due innesti in difesa, dopo l’annuncio del primo attaccante, la lente d’ingrandimento resta sul centrocampo, su giocatori capaci di ribaltare l’azione e rinforzare il reparto.
Se Yeboah ha rappresentato per lo Sturm Graz la cessione più remunerativa nella storia del club, in casa rossoblu non mancano neppure alcune possibili soluzioni low-cost. Nelle scorse ore sono stati proposti due profili, rispettivamente da Norvegia ed Emirati Arabi: il primo è Carlo Holse, esterno offensivo del Rosenborg cresciuto nel Copenaghen. Agile e brevilineo, ha un ottimo piede e molta inventiva: “Non voglio terminare la mia carriera al Rosenborg – ha dichiarato recentemente il 22enne danese – Credo che lo sappiano tutti. Devo fare un giusto passo in avanti”. Il secondo è il centrocampista Evert Linthorst, cresciuto nella cantera del PSV e considerato fra i migliori prospetti olandesi tra il 2018 e il 2019. Figlio d’arte, ha esordito da giovanissimo in Eredivisie, dove vanta già una cinquantina di presenze nonostante sia un classe 2000. Un anno fa è volato un po’ a sorpresa all’Ittihad Kalba, trovando poca fortuna. Fortuna che ora vorrebbe cercare nuovamente in Europa. Due proposte, Linthorst e Holse, da scartare o portare avanti in parallelo a operazioni più importanti e costose.
A Firenze, nel frattempo, si è presentato Kzrysztof Piatek: “Non voglio parlare tanto di Genoa – ha dichiarato in conferenza stampa – Lì c’è il mio cuore, ma sono qui e sono molto felice. Ho molta voglia di dimostrare il mio valore. Questo è un grande progetto e la squadra gioca un calcio veramente offensivo. Per me è importante“. Il direttore sportivo Pradé ammette: “Aveva altre cose avviate in maniera conclusiva, ma è stato importante prenderlo e siamo molto contenti. È stata un’operazione sotterranea su cui siamo stati durante tutte le feste. È capitata l’opportunità di prenderlo, è venuto qualche giorno in Italia: lo abbiamo incontrato con Barone e abbiamo visto la sua determinazione nello sceglierci”.
