Genoa-Spezia: non si possono fare calcoli sulla partita di domani per il Vecchio Balordo è da vincere, la X buona solo per Thiago Motta.
Con i 90’ che si giocheranno domani sera al Ferraris per Shevchenko e Thiago Motta si dovrà mandare in archivio il peggior girone di andata – con appendice la prima di ritorno – degli ultimi anni, il peggiore del nuovo millennio del Vecchio Balordo.
Il General Manager Spors e i 777, anche se in ritardo, stanno cercando di salvare il Vecchio Balordo e il risultato di domani potrebbe anche riflettersi sul calciomercato di riparazione: non solo sul piano degli investimenti, ma anche sul piano del benestare di trasferirsi a Pegli di giocatori pronti a giocarsi una salvezza.
Piace come lavora Spors con la linea dei due nuovi acquisti. A Pegli, da quasi un mese se non di più, sta facendo fatica a risolvere il problema atavico e principale della squadra con qualsiasi allenatore: il centrocampista. Quando non hai un centrocampo subisci e non fai facendo prestazioni per 90’ di gioco.
Le lezioni del passato non sono contate a nulla, non sono state messe a frutto, gli errori sul piano tecnico sono stati solo e sempre gli stessi. Adesso cambiare rotta da parte della nuova proprietà è arduo. Spors ascolta chi deve far girare e funzionare la squadra, ma trova ostacoli nel concludere operazioni di mercato anche se ci sono i dollari.
Tanto forte è il dispetto nel vedere la partita di domani sera che vi sarebbe di che mettersi a piangere. Tutto è più cocente quanto più ingenuamente erano state le speranze con il cambio di proprietà.
Sheva e Thiago hanno dovuto abiurare al loro gioco con una differenza: Motta ci prova e gioca con un baricentro alto, anche se ultimamente anche lui si è votato al prima non prenderle. Sheva e Tassotti non possono continuare con un baricentro bassissimo davanti alla porta di Sirigu e prendere regolarmente un gol per errore individuale.
D’altronde stazionare davanti all’area di Sirigu per buona parte di una partita al minimo errore ti punisce: i calciatori patiscono di essere il capro espiatorio di tutti i gol incassati. Se si tiene il pallone e si sta nella altrui metà campo il momento giusto per tirare in porta potrebbe arrivare e non si subirebbe un calcio pilotato dagli avversari nella propria metà campo.
Contro il Sassuolo e in altre gare bisognava rischiare. D’accordo, Sheva e il suo staff potrebbero non avere la rosa per giocare il 4-3-3, ma domani sera devono inventarsi qualcosa di diverso. Neanche il Sassuolo aveva gli uomini per giocare il 4-2-3-1, ma a sinistra nei tre dietro la punta ha fatto giocare un terzino di ruolo.
Sheva non può fare miracoli, ma neanche continuare con il disco rotto sulle prestazioni dei calciatori e l’atteggiamento. Contro lo Spezia, oltre il gol e la vittoria, dovrà trovare più cattiveria sotto rete e anche in campo. Pazienza se arriverà qualche cartellino giallo mancante in altre gare per una squadra che lotta per la salvezza.
Thiago Motta è meno sbarazzino rispetto al 2-7-2 quando si è presentato al Genoa, ma in ogni gara ha sempre cercato di schermare le giocate avversarie aspettandole sulla linea mediana e dopo ripartire conquistando il pallone, in particolare sulle vie esterne, con frequenza a sinistra e con un principio: cercare il tiro da fuori area.
Bisogna credere nella salvezza per la rabbia di Sheva e Tassotti e la Nord che dovrà essere subito incanalata in coloro che giocheranno. Le motivazioni domani sera dovranno essere a mille per buttare il cuore oltre l’ostacolo con grinta, determinazione, forza e decisione di voler raggiungere l’obiettivo, sprigionando energia come un Grifone in gabbia.
Per le formazioni entrambi i tecnici dovranno fare salti mortali tra infortuni, Covid e fiato. Criscito tornato negativo sarà una carta in più?
La gara Genoa-Spezia è un ultimatum: il principio della fine. Per il popolo genoano iniziare, cominciare e avviare la via della salvezza.
Arbitra Guida di Torre Annunziata, classe 1981, 170 gare in serie A con 61 rigori e 49 espulsi. In stagione 6 gare dirette 1 rigore e 0 rossi sventolati. Dirige in Serie A dal 2008/2009. Con il Genoa dirette 14 gare (6 vittorie, 3 pareggi, 5 sconfitte). Con lo Spezia una partita e una sconfitta. Il consulente finanziario campano è arbitro dal 1996, dall’età 15 anni, ed è internazionale dal 2013.
Primo assistente Sechi di Sassari, secondo Avalos di Legnano, quarto uomo Di Martino di Teramo, VAR Orsato di Schio, AVAR Mondin di Treviso.
Diffidati Genoa: Biraschi e Vasquez. Diffidati Spezia: nessuno. Squalificato Agudelo.